lunedì 29 settembre 2025

GLI ARTIGLI DI DIO, Wanda Luban

C'È CHI SOSTIENE CHE, QUANDO SI CAMBIA NOME, SI RINASCE

SCHEDA TECNICA:

Titolo: Gli artigli di Dio
Autore: Wanda Luban 
Data di pubblicazione: 12 settembre 2024
Ce: Alter ego 
Costo: cartaceo 17,10 euro
Disponibilità cartaceo: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥,5/5




TRAMA:

Il 10 marzo 1971, in un borgo situato sulla sponda svizzera del Lago Maggiore, una bambina miope ossessionata dall'origine delle cose evoca l'aiuto di una tigre. Il felino, dalla cima di un abete di una Siberia deforestata, ascolta il suo richiamo e si materializza. In un susseguirsi di viaggi nel tempo e nello spazio, la tigre insegna alla bambina a onorare la natura e la avvicina ai suoi antenati. Lacera il velo dietro cui si nascondono falsità, opportunismo e dolorosi segreti di famiglia guidandola attraverso una serie di incontri: nonno Pietro che finge di morire per verificare che le sue ultime disposizioni vengano rispettate; Khan, l'uomo-donna detentore di tutti gli alfabeti; un bastone che abbaia e una pietra caduta dal cielo che al cielo deve fare ritorno. Epifanie volte a incarnare una febbre nostalgica, simbolo del desiderio di conoscenza che serpeggia lungo l'intero romanzo. "Gli artigli di Dio" è un racconto picaresco, una fiaba misterica per adulti ordita immaginificamente come un’opera alchemica. Wanda Luban percorre una strada a ritroso nella storia delle religioni fino al loro principio: lo sciamanesimo.
















COSA NE PENSO? 

In un questo inusuale romanzo che se vogliamo, potrebbe essere definito di formazione senza che sia un classico del genere, abbiamo una bambina denominata Da e uno spirito guida chiamato in soccorso, una tigre niente meno, denominata da Da, Surava.

Nel testo incontreremo diverse e bizzarre personalità come la signora Helma, Jack il bastone, il signor Kahn detto anche uomo-donna.
Vedremo definire Cristo in croce come l'Appeso e citare un certo dottor Omini giusto per poco.

Ma avremo anche la classica pettegola del villaggio quale Anselma Scettrini, nonché la famiglia di Da composta da madre, padre farmacista, la sorella abbondante Tatiana e la nonna Sofia.

Siamo al 10 marzo 1972.

Da vivrà un susseguirsi di avventure che la porteranno anche a rischiare grosso con scarponi piccoli e scarponi grossi...ma in fondo lei non poteva rinunciare al ballo e al suo tutù. Amava danzare, l'aveva fatto persino in chiesa no?

Da svelerà anche verità di famiglia celate, apprendere di come nonno Pietro facesse finta di lasciare il mondo per poter valutare come le figlie seguissero le sue indicazioni ma anche dettagli sull'altro nonno, Igor.

Una bambina che non vuole saperne di vedere davvero la vita, di camminare su una vita illuminata...Da difatti è moooolto miope ma si ostina a non volere gli occhiali, a costo di lasciare in bianco le verifiche che prevedono le indicazioni scritte alla lavagna.

"Non lo vedi? Sono una tigre."

Parleremo anche di una pietra che dovrebbe tornare da dov'è venuta. Del Luxin e del suo inventore, nonché marito due volte, ma sempre dal nome Isabelle.

Avremo modo anche di sentire parlare di guerra, di ebrei, di tedeschi, di russi anche se non è il fulcro del testo.

Surava insegnerà a Da il mondo, come viverlo e camminarci da adulta.
Da dovrà acquisire la consapevolezza necessaria per potersela cavare sola.


Un testo davvero particolare ove, a parlare in prima persona, è una tigre come spirito guida.

Un testo che parla di molto, un testo che può risultare un po' noioso in alcuni punti, divertente e ribelle in altri.

Un testo non di facile lettura e non adatto a tutti. Un testo sicuramente inusuale e che non capita di leggere tutti i giorni.























I MIEI PRO

Particolare e originale, una prima persona che convince.

I MIEI CONTRO

Alcuni punti mi risultano noiosetti o particolarmente ostici.







Se acquisterete la vostra copia dal link in scheda tecnica, mi aiuterete con una piccola percentuale. Le vostre condizioni di acquisto non subiranno alcuna modifica, grazie ❤️



Grazie a Matilde per la copia ❣️














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BLOG TOUR: POMERIGGI DI AMORE SOSPESO, Stefania Lucchetti

SECONDA TAPPA: LA CREATIVITÀ 





SCHEDA TECNICA:

Titolo: Pomeriggi di amore sospeso
Autore: Stefania Lucchetti 
Data di pubblicazione: 19 luglio 2025
Ce: Gruppo Albatros 
Costo: ebook 6,00 euro/cartaceo 12,00 euro
Disponibilità eBookAmazon clicca qui
Disponibilità cartaceoAmazon clicca qui
Genere: stili poetici
Numero di pagine: 99


TRAMA:



"Pomeriggi di amore sospeso", di Stefania Lucchetti, è un viaggio poetico attraverso le stagioni dell'amore coniugale, una raccolta bilingue che esplora la vita di coppia nella sua verità più profonda: fatta di gesti quotidiani, di sfide condivise, di intimità che si rinnova. Con una scrittura fluida, calda e musicale, l'autrice ci conduce nei pomeriggi sospesi di due amanti che, nel cuore di un matrimonio maturo, sanno ancora cercarsi e scegliersi. L'amore qui non è idealizzato, ma vissuto: tra disincanto e incanto, tra fatica e passione, tra pelle e anima. Un inno alla forza silenziosa della dedizione, alla bellezza delle piccole cose, al coraggio di trasformare il tempo in complicità. Un libro che parla al cuore di chi ama e di chi ha amato, a chi crede che l'amore vero non si consumi, ma si trasformi ogni giorno, insieme.






CREATIVITÀ

La creatività è un’energia trascendente che connette il mondo interiore con quello esteriore. Ne ho scritto nella mia poesia Arte (inclusa nella mia precedente silloge Macchie di caffè sui miei libri (Albatros, 2024). Capace di abbattere ogni barriera e di tradurre le emozioni e i pensieri in forme tangibili e condivisibili, l’arte nel mio mondo non è solo un’espressione estetica, ma come un linguaggio universale e spirituale, una forza trasformativa e alchemica che dà voce a ciò che può essere difficile da esprimere in linguaggio mondano, e collega l’individuo all’universale.
L’arte prende il linguaggio dell’anima, spesso incomprensibile e ineffabile, e lo rende visibile e percepibile agli altri. Per questo è un mezzo di comunicazione tra due mondi, tra il visibile e l’invisibile, un luogo in cui l’anima si espande e si rivela portando alla luce storie altrimenti invisibili.
In “Pomeriggi di amore sospeso” racconto una storia d’amore. L’amore, in tutte le sue forme, è una forza universale e creativa, capace di plasmare e alimentare l’esistenza. È il motore che spinge l’essere umano a crescere, esplorare, immaginare e creare. Che si tratti di amore per un’altra persona, per i figli, per la vita o per l’arte, questa forza alchemica ci permette di superare i nostri limiti e raggiungere nuove vette di espressione e realizzazione. L’amore, in ogni sua manifestazione, è il filo invisibile che intreccia le esperienze della nostra vita, dando loro significato e profondità e spesso è il motore che consente di raggiungere nuovi livelli di espressione e realizzazione.


  
















COSA NE PENSO? 

Ho letto le parole dell'autrice circa la creatività e sono rimasta davvero a bocca aperta. Penso anche voi...

Che aspettate? se amate il genere, non vi resta che prendere la vostra copia.





















 













Grazie a Matilde per avermi coinvolta ancora una volta ❤️




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giovedì 25 settembre 2025

SEGNALAZIONE LIBROSA: SANTO ROMANO, La notte in cui Napoli rimase in silenzio, Paola di Martino, Matilde Bella, Filomena de Mare, Simona Capone



SCHEDA TECNICA:

Titolo: Santo Romano, la notte in cui Napoli rimase in silenzio 
Autore: Filomena de Mare, Simona Capone, Paola di Martino, Matilde Bella
Data di pubblicazione: 17 ottobre 2025
Ce: Newton Compton 
Prezzo: ebook 5,99 euro/cartaceo 9,99 euro
Tipologia: true crime, gialli su crimini internazionali
Numero pagine: 160
Disponibilità ebook: Amazon clicca qui
Disponibilità cartaceo: Amazon clicca qui





TRAMA:

La vera storia di Santo Romano

Raccontata dalla mamma Mena e dalla fidanzata Simona

I sogni spezzati di un ragazzo straordinario diventano testimonianza per un futuro migliore.

«Ti ho promesso, Santo, che non avrei smesso di lottare, che avrei combattuto con tutte le mie forze per onorare la tua memoria, per mantenere vivo il ricordo di chi eri e rappresentavi per me.»

La notte in cui Napoli rimase in silenzio

Trattenete il respiro...

È nella notte tra l’1 e il 2 novembre 2024 che Santo Romano viene ucciso per aver difeso un amico, dopo una lite per un futile motivo. Ha solo 19 anni e vuole diventare un calciatore professionista. Invece i suoi sogni svaniscono in un attimo, dopo un colpo di pistola esploso in una serata come un’altra che avrebbe dovuto essere di divertimento, non di violenza. Accanto a lui c’è Simona, la sua fidanzata, che lo ama da sempre. E che in questo libro, insieme a Filomena, la mamma di Santo, ripercorre i giorni felici della vita di un ragazzo scomparso troppo presto e il sentimento profondo e sincero che li legava. È una storia struggente, dove amore e dolore si intrecciano indissolubilmente. Una storia che insegna che la banalità del male può colpire chiunque, in qualunque momento, ma la speranza di un futuro migliore è una scintilla che non può e non deve spegnersi mai.












 
COSA NE PENSO? 

Io ho i brividi se ci penso. Una vicenda che scuote e che deve far riflettere.

Che ne dite?
























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Grazie cara Matilde per aver condiviso anche con me questa meravigliosa nuova avventura ❤️







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BLOG TOUR: FACCIO COSE VEDO GENTE, Zeno Maria Pareli

SECONDA TAPPA: IL LOBBYING SECONDO LEO ED ENZO







SCHEDA TECNICA:

Titolo: Faccio cose vedo gente 
Autore: Zeno Maria Pareli 
Data di pubblicazione: 17 gennaio 2025
Ce: Paesi edizioni
Costo: cartaceo 13,30 euro
Disponibilità cartaceoAmazon clicca qui
Genere: ironico dissacratorio con sfondo sociale 
Numero di pagine: 128


TRAMA:


Questa è la storia di Leo ed Enzo, i lobbisti più cazzoni della capitale. La loro vicenda è piccolo, sarcastico, irriverente spaccato sulla società romana: il palazzo, i sottobraccisti, le pressioni dei gruppi di interesse, il sesso e la vita notturna. «Ho voglia di uscire stasera, di svagarmi un po’... passeggiate, sigarette, solito bar, whiskey torbato e mezz’oretta di jazz al club che frequento da anni. Questa sera il maestro WhiteLight alla chitarra sta proponendo un disco di Miles Davis in chiave blues. Nonostante tutto stia filando liscio, al terzo bicchiere di Ardbeg il lavoro riaffiora prepotente nelle sinapsi cerebrali e porta a galla ricordi, emozioni, odori, déjà vu, situazioni passate che mi distraggono e mi cambiano l’umore. È sempre così nel mio dannato settore. Di cosa mi occupo? Sono un avvocato per organizzazioni private, ma non frequento mai i tribunali: il mio ambiente è la politica. Perché? Sono un lobbista. In cosa consiste il mio compito? Faccio cose, vedo gente...»




IL LOBBYING SECONDO LEO ED ENZO

C’è un caso di lobby, una richiesta concreta, apparentemente giusta, forse pure socialmente utile. Un’azienda vuole imporre il casco integrale per Legge. D’imperio. Una soluzione win win che produrrebbe esternalità positive - meno morti nelle strade, specie giovani - e benefici anche a quel mercato, a un’impresa in particolare, la Actarus, per la quale lavorano Leo Nervino ed Enzo Gullotta, i lobbisti più cazzoni della capitale. 

Appassionato di jazz americano e whiskey torbato, disilluso per scelta, ma sognatore per indole, Leonardo, Leo per gli amici, ed il suo socio, il sicano Enzo, detto pussyporter, per la sua antonomasica passione per il triangolo nero e famoso per parlare solo per detti siciliani, imbastiscono una campagna di advocacy a sostegno.

Altro che aperitivi, cene, festini dei potenti, o il cinematografico bighellonare nei corridoi del Palazzo, parliamo di dedicare l’80 per cento del proprio tempo giornaliero (non meno di 10-12 al giorno) davanti a un computer, con centinaia di carte sul tavolo, tra riunioni di analisi e valutazioni delle conseguenze di un’attività, sempre alla ricerca della strategia ideale per raggiungere il risultato migliore, per conto di clienti privati. Ma questo non conta, perché alla gente piace pensare che i lobbisti trafficano, rimestano nel fango, vengono pagati con banconote di piccolo taglio riposte in valigette di pelle nera, che corrompono chiunque, decisori e influncer, per far fare quello che si vuole si faccia.

E così nell’arruffona piazza della politica italiana, costellata da sottobraccisti, affaristi, avvocati ed ex politici, Leo e Enzo provano a giocarsi questa partita. Rispettando le regole. Tutto stava andando per il verso giusto, poi qualcosa si mette di traverso, a causa della solita variante romana. 

A quel punto, i due colleghi si trovano di fronte al più antico “dilemma del prigioniero lobbistico”: sfondare o no il muro dell’etica. Provare o meno ad allontanare i confini morali dell’azione dell’uomo.

Al cimento di questa umana contraddizione, si squaderna la storiella che prova a osservare questo mondo con occhi più divertiti di quelli ordinari, per smontare, di fatto irridendola, la tesi di coloro che pensano che questo lavoro sia solo (smargiassa) pre-intellettiva attività di conoscenze ed entrature (“faccio cose, vedo gente”), esercitata solo da chi ha il doppio cognome o i santi in paradiso, fatta di pranzi anziché di sudore, di strette di mano al posto di studio, e soprattutto con la lettera scarlatta appiccicata sempre addosso dell’aurea illecita e del rimestare nel fango. Esattamente il refrain più copiaincollato che i media fanno di questo piccolo universo, come un disco rotto, che da decenni ci canta la stessa canzone. 





  
















COSA NE PENSO? 

Uno spaccato ironico che però sicuramente dirà molte verità in modo leggero. Da questa tappa possiamo ben cogliere lo stile del romanzo.

Che aspettate? Continuate a seguirmi per la prossima tappa.





















 













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mercoledì 24 settembre 2025

BLOG TOUR: LE SARTE DELLA VILLAREY, Elena Pigozzi

PRIMA TAPPA: PRIMO APPROFONDIMENTO 


SCHEDA TECNICA:

Titolo: Le sarte della Villarey 
Autore: Elena Pigozzi 
Data di pubblicazione: 22 aprile 2025
Ce: Mondadori
Costo: ebook 9,99 euro/cartaceo 17,58 euro
Disponibilità eBookAmazon clicca qui
Disponibilità cartaceoAmazon clicca qui
Genere: narrativa storica
Numero di pagine: 240


TRAMA:

Ancona, 1943. La guerra semina dolore, spezza le famiglie e svuota le case. Lo sa bene Laura, che a diciotto anni è rimasta con il fratello Milo perché la madre è mancata da poco, mentre il padre è a combattere in Grecia e da tempo non dà più notizie. Sarà Alda, vedova forte e generosa che ha cresciuto da sola quattro figlie e che è sarta e factotum alla caserma Villarey, ad aiutare Laura, portandola con sé in caserma perché le dia una mano. E mentre Laura impara il nuovo mestiere, la storia subisce cambi repentini: la caduta del Duce, l'armistizio di Badoglio, l'Italia spaccata in due. Quando il 15 settembre Ancona è occupata dai tedeschi, alla Villarey vengono rinchiusi più di tremila soldati italiani, in attesa di essere deportati in Germania nei campi di lavoro nazisti. Alda però non ci sta ed escogita un piano per l'evasione perfetta. Tratto da un'incredibile quanto straordinaria storia vera, "Le sarte della Villarey" è un'emozionante celebrazione della forza delle donne, un esempio di resilienza e Resistenza che diventa grido di speranza ed esortazione a non rassegnarsi mai al buio del mondo.








APPROFONDIMENTO

Le sarte della Villarey racconta il coraggio delle donne durante la guerra, che riescono a escogitare un piano tanto coraggioso quanto folle per salvare dalla deportazione nazista oltre 400 soldati italiani.
È il racconto di chi, trovandosi in una situazione drammatica e a rischio della propria vita, non si volta indietro, ma afferra ago e filo e con il gesto che conosce a memoria salva delle vite.
Il romanzo è anche il racconto di un momento cruciale della nostra storia recente, il ’43, visto dal fronte interno, cioè da coloro che hanno vissuto la guerra stando a casa e affrontando il razionamento alimentare, il coprifuoco, l’occupazione nazista e hanno continuato a lavorare per il paese. 


  
















COSA NE PENSO? 

Questo libro, già dalla trama, mi aveva colpito...questo blog tour può solo alimentare la mia voglia di leggerlo.

Che aspettate? Continuate a seguirmi per la prossima tappa.





















 













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lunedì 22 settembre 2025

GLI OCCHI NELLO SPECCHIO, Lucy Ribichini

UN BRANDELLO DI ANIMA SUA A SPARTIRSI LO SPAZIO ACCANTO A ME

 


SCHEDA TECNICA:

Titolo: Gli occhi nello specchio 
Autore: Lucy Ribichini 
Data di pubblicazione: 30 gennaio 2025
Ce: Bookabook
Costo: ebook 6,99 euro/cartaceo 11,40 euro
Disponibilità ebookAmazon clicca qui
Disponibilità cartaceoAmazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥💥/5







TRAMA:

Tra i muri di una stanza d’ospedale, Cristiana veglia il padre immobile. Il loro silenzio apparente in realtà è denso di pensieri, affollato di presenze del passato, orfano di figure solo sfiorate, ricordi di frasi stentate e porte sbattute. Ora, mentre il risveglio del padre dal coma è incerto, Cristiana si confronta con il dolore dell’allontanamento e della perdita. Tra un turno in pasticceria e l’altro, trova il coraggio di aprirsi, raccontare la sua storia autentica e la sua verità. È proprio a partire da questo momento che la sua ricerca interiore si fa strada e acquisisce consapevolezza, dando voce a un dialogo che, fino ad allora, era solo nei pensieri del padre.









COSA NE PENSO? 

Inizio col dire...wow...che testo sublime. Uno di quelli che ti colpisce forte al petto, proprio lì...ad altezza cuore. Si attacca all'anima, ti fa sorridere ai ricordi, ti fa piangere per lo stesso motivo e anche per l'ineluttabilità della vita stessa.

Abbiamo lui da un lato, su un letto di ospedale, immobile, inanimato, occhi chiusi, bocca serrata ma tanto da dire e da vedere.
Abbiamo poi lei, Cristiana, la figlia. Tanto da raccontare a quel padre che non sa nemmeno se la senta. 

Ma c'è un filo invisibile a legarli, nonostante tutto, nonostante il tempo separati, nonostante la distanza messa tra loro.

Il padre d'altronde, ha sempre vissuto con un peso, con un macigno infrangibile, con un amore continuativo per un'anima gemella che non c'è più, Marina.

Una figlia cresciuta da solo. Non sentirsi pronti al compito. Trovarsi da soli.

"D'ora in avanti ci saremmo stati solo noi due, tu e io, Cristiana e papà."

La sua principessa azzurra anche da cresciuta, anche se non è riuscito a dire e capire tutto. 

È ora, tra le mura di un ospedale, tra odore di disinfettante, aghi, flebo, camici verdi e bianchi...ora è il momento per esternare tutto nella speranza che arrivi all'altro.

"Lampi e frammenti di luce."

Un padre che racconta il suo dolore, il suo lutto, ma racconta anche gli occhi di sua figlia, la gioia di momenti e la paura di altri. La difficoltà a tenerla a sé, la consapevolezza di sapere poco ora di lei, della sua vita, delle sue fragilità.

Una figlia che dapprima cerca racconti semplici e banali di vissuto, giornate tipo a correre avanti e indietro. Poi, decide di aprirsi, di esternare in modo sempre pacato, la rabbia e la sofferenza celati, quasi dimenticati. Un lutto che non le appartiene del tutto ma che le ha lasciato un vuoto. Una vita adulta passata a tenere represse emozioni, a sentirsi poi in colpa, a trovarne un senso poi.
Una donna, una relazione, una fine, una rinascita.

E quando lei non è in quella sedia accanto al padre, lui la sente, lui avverte un buio avvolgente.

"La tua assenza fa più rumore della tua presenza."

Un testo che parla di lutto, parla di amore, parla di fragilità, parla di consapevolezza, parla di rimpianto, parla di famiglia.

Spero di avervi in qualche modo, fatto cogliere le emozioni che questa breve lettura può dare e donare.
Sta a voi coglierle.


Un romanzo breve ma grande nel contenuto. Uno scritto emozionante, denso, che può dare qualche lacrima (fazzoletto a portata di mano eh).

Un testo ben scritto, un testo sempre in prima persona con doppio pov visto che parlano sia il padre che la figlia. Questo permette davvero di entrare e capire, di cogliere le emozioni in modo vero, tangibile.

Un titolo che mi ha scosso come non pensavo e che non posso che vivamente consigliarvi.























I MIEI PRO

Un testo che ti entra dentro e si ancora alla tua anima.

I MIEI CONTRO

Non ne ho da segnalare.







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Grazie all'autrice per la copia ❣️














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BLOG TOUR: POMERIGGI DI AMORE SOSPESO, Stefania Lucchetti

PRIMA TAPPA: LA POESIA È SENSUALITÀ 


SCHEDA TECNICA:

Titolo: Pomeriggi di amore sospeso
Autore: Stefania Lucchetti 
Data di pubblicazione: 19 luglio 2025
Ce: Gruppo Albatros 
Costo: ebook 6,00 euro/cartaceo 12,00 euro
Disponibilità eBookAmazon clicca qui
Disponibilità cartaceoAmazon clicca qui
Genere: stili poetici
Numero di pagine: 99


TRAMA:

"Pomeriggi di amore sospeso", di Stefania Lucchetti, è un viaggio poetico attraverso le stagioni dell'amore coniugale, una raccolta bilingue che esplora la vita di coppia nella sua verità più profonda: fatta di gesti quotidiani, di sfide condivise, di intimità che si rinnova. Con una scrittura fluida, calda e musicale, l'autrice ci conduce nei pomeriggi sospesi di due amanti che, nel cuore di un matrimonio maturo, sanno ancora cercarsi e scegliersi. L'amore qui non è idealizzato, ma vissuto: tra disincanto e incanto, tra fatica e passione, tra pelle e anima. Un inno alla forza silenziosa della dedizione, alla bellezza delle piccole cose, al coraggio di trasformare il tempo in complicità. Un libro che parla al cuore di chi ama e di chi ha amato, a chi crede che l'amore vero non si consumi, ma si trasformi ogni giorno, insieme.






SENSUALITÀ 

In “Pomeriggi di amore sospeso” uso molto la sensualità come strumento di connessione, di
comunicazione. Penso che a volte durante il percorso della nostra vita smarriamo il significato profondo della sensualità. Non sappiamo più davvero cosa sia, ne siamo attratti ma fatichiamo a darle un senso e un significato.
La sensualità è l’arte del non detto.
È la grazia che si cela nei gesti non spiegati, nel linguaggio del corpo e dell’anima che sfugge alla logica lineare della spiegazione e del controllo della mente. È un modo di onorare la nostra umanità: custodi di movimento, presenza, emozione e pensiero, senza il bisogno di definire tutto, senza l’urgenza di spiegare ogni dettaglio.
La sensualità è l’attenzione a un momento, il respiro tra le parole, la pausa che racconta più di mille frasi, un gesto che non necessità di spiegazione.
La poesia è una purissima forma di sensualità in parola.
La poesia vive nel suggerito, nella metafora. E’ soglia, è invito. Non offre risposte: apre possibilità.
Indica direzioni che non pretendono di essere uniche, ma che accendono pensieri, riflessioni,
domande. Offre una lente da cui osservare gli angoli bui, un modo nuovo di stare nel mondo e
nelle proprie circostanze, qualsiasi esse siano.
Lasciarsi andare alla sensualità di un pensiero significa accogliere la vastità del possibile.
E in questo, la creatività è sorella della sensualità: è la capacità di rispondere alla vita aprendo lo sguardo, cercando strade diverse, vedendo le potenzialità di una situazione anziché i suoi limiti.


  
















COSA NE PENSO? 

Ho letto le parole dell'autrice circa la sensualità e sono rimasta davvero a bocca aperta. Penso anche voi...

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venerdì 19 settembre 2025

BLOG TOUR: FACCIO COSE VEDO GENTE, Zeno Maria Pareli

PRIMA TAPPA: PRESENTAZIONE OPERA


SCHEDA TECNICA:

Titolo: Faccio cose vedo gente 
Autore: Zeno Maria Pareli 
Data di pubblicazione: 17 gennaio 2025
Ce: Paesi edizioni
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Genere: ironico dissacratorio con sfondo sociale 
Numero di pagine: 128


TRAMA:

Questa è la storia di Leo ed Enzo, i lobbisti più cazzoni della capitale. La loro vicenda è piccolo, sarcastico, irriverente spaccato sulla società romana: il palazzo, i sottobraccisti, le pressioni dei gruppi di interesse, il sesso e la vita notturna. «Ho voglia di uscire stasera, di svagarmi un po’... passeggiate, sigarette, solito bar, whiskey torbato e mezz’oretta di jazz al club che frequento da anni. Questa sera il maestro WhiteLight alla chitarra sta proponendo un disco di Miles Davis in chiave blues. Nonostante tutto stia filando liscio, al terzo bicchiere di Ardbeg il lavoro riaffiora prepotente nelle sinapsi cerebrali e porta a galla ricordi, emozioni, odori, déjà vu, situazioni passate che mi distraggono e mi cambiano l’umore. È sempre così nel mio dannato settore. Di cosa mi occupo? Sono un avvocato per organizzazioni private, ma non frequento mai i tribunali: il mio ambiente è la politica. Perché? Sono un lobbista. In cosa consiste il mio compito? Faccio cose, vedo gente...»



  
















COSA NE PENSO? 

Uno spaccato ironico che però sicuramente dirà molte verità in modo leggero.

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BLOG TOUR: COSÌ AMANO LE DONNE, Laura Serena

PRIMA TAPPA: LA PROTAGONISTA  SCHEDA TECNICA: Titolo:  Così amano le donne. Un caso per la commissaria Lara Alfieri, tra passion...