lunedì 17 marzo 2025

DEEPFAKE, Makis Malafekas

IL NUMERO DA LEI CHIAMATO NON RISPONDE A NESSUN ABBONATO


SCHEDA TECNICA:

Titolo: Deepfake 
Autore: Makis Malafekas 
Data di pubblicazione: 25 Febbraio 2025
Ce: Baldini+Castoldi
Costo: ebook 9,99 euro/cartaceo 18,05 euro
Disponibilità ebookAmazon clicca qui
Disponibilità cartaceo: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥/5




TRAMA:

Michalis Krokos è uno scrittore di noir, conoscitore delle creature della notte di Atene, di cui osserva tra il critico e il rassegnato i cambiamenti. Sono passati quattro anni dalla pubblicazione del suo ultimo libro e ora cerca ispirazione, aggirandosi per la città e guardando in loop le immagini del processo di Johnny Depp. Un giorno lo contatta la procuratrice Sofia Charìtsi, per informarlo che Rebecca – sex-worker trans e cara amica di cui lui ha perso le tracce – è in pericolo perché forse ha visto qualcosa che non doveva e ora lo GNIE, uno dei più potenti gruppi dell’alt-right greca, la sta braccando. Per salvarla, Michalis dovrebbe infiltrarsi nell’organizzazione, che al momento sta cercando un copywriter per articoli fake volti ad alimentare le proprie reti di influenza, e sottrarre dei documenti. Al tempo stesso, la procuratrice, ex compagna del leader dello GNIE, Alèxandros Tsechlentìdis, sta raccogliendo elementi per incastrarlo svelandone i traffici illeciti. Di fronte al lauto compenso e alla preoccupazione per Rebecca, Krokos accetta la missione sotto copertura, ancora inconsapevole di tutti i rischi che si troverà a correre in questa scatola cinese di ricatti e false verità. Condotto da un ritmo incalzante, tra scene rocambolesche, personaggi sopra le righe, e una buone dose di ironia e black humor, Deepfake utilizza una lingua vivida e pulsante, facendo di Makis Malafekas il nuovo maestro del noir mediterraneo.















COSA NE PENSO? 

Il nostro protagonista, Michalis Krokos, cammina per via Asklipioù. Senza l'ombra di un presentimento, né buono, né cattivo. 

Ma, sulla soglia di casa lei. Una donna. Quaranta e qualcosa. Sofia Charìtsi, procuratore del tribunale di primo grado. 

"È stata la mia ex cliente, e sua amica, Rebecca Danou, a parlarmi di lei."

Ed è qui che parte un coinvolgimento più grande di ciò che sembra, fatto di malavita, bugie, inganni, video deepfake, verità taciute.

Entrare nello GNIE, Gruppo Nuova Identità Ellenica. Farlo attraverso un ruolo come copywriter. Entrare nelle grazie del capo, Alèxandros Tsechlentìdis.

Tutto per salvare un'amica. Tutto per avere un soldo in più per lo scrittore squattrinato che è diventato...ma sarà davvero così?

Lui che passava le sue giornate in pace, guardando in loop il processo di Johnny Depp. Adesso deve rintracciare un vecchio compagno di classe per avere l'aggancio giusto...cosa che non si sa mai dove potrebbe portare eh...

E poi...Oggi 11.30 colloquio viale Mesoghìon 2-4 ingresso centrale. Fare buona impressione. Ottenere il lavoro. Sopravvivere.

Un giro in auto, tre gorilla, un rider, un video. Incastrato. Dentro fino al collo.

Kalìsta Patriarchèas. La cosiddetta pallavolista che direi che è molto più di questo. Un viaggio a Messenia. Una chiaccherata con un padre. Una fuga, un cambio d'auto.

"Alcuni di loro credono di poter essere IL re."


Un noir mediterraneo che ci trasporta in una Grecia alla quale non siamo abituati...molto poco sole, bianco, sorrisi e molto più cupa, ombrosa, nera.

Uno stile narrativo particolarissimo, che ricorda il giornalismo. Uno stile secco, duro se vogliamo, senza nessun orpello. Molto contemporaneo. Frasi corte, cambi di registro e tono molto presenti.

Molti dialoghi, tanti solo ascoltati. A volte, ho perso il filo ammetto...se non si è totalmente dentro lo stile...può capitare, almeno a me.

Una storia articolata e ben pensata.

Come dicevo, alcuni punti mi sono stati ostici e mi hanno rallentata, nonostante ne abbia apprezzato lo stile.

Se volete provare qualcosa di nuovo, che racconti una Grecia sconosciuta e che sia noir...beh, dovete buttarvi allora. Mi raccomando però...non fatevi spaventare dallo stile.

Inoltre, ci tenevo a fare un grande plauso alla casa editrice che mi ha permesso di leggere questo testo in anteprima e di partecipare ad una tavola rotonda con l'autore per porre domande e ascoltare rapiti le risposte di un autore super disponibile.

Un evento super organizzato, bello, un piacere immenso per capire, leggere tra le righe di un testo molto sui generis.

Grazie inoltre, per il graditissimo omaggio a tema. Che dire...io super contenta.































I MIEI PRO

Stile molto particolare, storia molto ricca.

I MIEI CONTRO

Quello che può essere un pro, può rivelarsi anche un contro se non trova i nostri gusti...ovvero lo stile. Qualche zona caotica che richiede particolare dedizione.







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Grazie a Valeria per la copia e per l'invito all'evento e per tutto❣️ Grazie anche l'autore per aver risposto alla mia domanda.














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domenica 16 marzo 2025

LETTURE IN FAMIGLIA: NON TI SCORDAR DI ME, Serena Barsottelli, Sara Nardozza

CINQUANTOTTESIMO APPUNTAMENTO RUBRICA #LETTUREINFAMIGLIA

SCHEDA TECNICA:

Titolo: Non ti scordar di me
Autore: Serena Barsottelli 
Illustratore: Sara Nardozza
Ce: Delrai edizioni  
Data di pubblicazione: 21 febbraio 2025
Prezzo: cartaceo 14,72 euro
Disponibilità cartaceoAmazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥💥/5
Tipologia: Illustrato per bambini dai 3 anni





TRAMA:

C’è una macchia azzurra – azzurra come il fiocco del fratellino in arrivo – nel giardino di Chiara. Che cosa potrebbe essere? Sono tanti piccoli fiori, in apparenza delicati: sono non ti scordar di me, le dice la mamma. Sono i fiori dei sogni e, come i sogni, sono forti: resistono al freddo e al vento. Basta avere l’amore e la forza per realizzarli. 








COSA NE PENSO?

Una macchia sul giardino di casa, sembra un pezzo di cielo caduto...ma cos'è? 

Una domanda di bambina che apre gli occhi ad un azzurro intenso, quello dei non ti scordar di me, fiori forti quanto belli e delicati.

Un colore che richiama il cielo, richiama gli occhi che lei stessa vede allo specchio, richiama quel fiocco posato sul comò per il fratellino in arrivo.

Un fiore che è quello dei sogni, dei sogni voluti intensamente.

Qualcosa che evoca il ricordo di una mamma con la sua bambina dentro di sé, qualcosa che evoca un futuro radioso.


Un illustrato per bambini di una dolcezza infinita che, con delle immagini bellissime ed evocative, fa sognare bambini di tutte le età e anche gli adulti assieme a loro.

Il colore predominante nelle pagine, serve anche ad evidenziare le parole che esso richiama come cielo, mare, fiocco...

Un illustrato che parla di sogni di bambino, che parla di una mamma, che parla di una piccola.

Un lavoro eccelso che fa, bisogna proprio dirlo, sognare ad occhi aperti.

Un sogno forte come i non ti scordar di me.




























COSA NE PENSA GRETA?

Un libro che mi ha colpita per la sua dolcezza e per le immagini bellissime.

Sarò anche più grande ma un illustrato così...piace molto anche a me eh!

Come sempre per letture in famiglia, vi mostro le mie illustrazioni/pagine preferite...

Un bacio dalla vostra Greta.









I MIEI PRO

Un illustrato davvero da sogno.


I MIEI CONTRO

Non ne ho da segnalare.






Grazie Silvia per la copia❤️


La rubrica #lettureinfamiglia sarà online molto più spesso d'ora innanzi, vi aspettiamo! 


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mercoledì 12 marzo 2025

GDL: AI CONFINI DEL FIUME STIGE, Michelle Kulwicki

QUESTO POSTO SI RICORDERÀ DI NOI



SCHEDA TECNICA:

Titolo: Ai confini del fiume Stige 
Autore: Michelle Kulwicki 
Data di pubblicazione: 12 novembre 2024
Ce: Rizzoli
Costo: ebook 10,99 euro/cartaceo 18,90 euro
Disponibilità ebookAmazon clicca qui
Disponibilità cartaceo: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥/5
GDL: il mio e di Barbara di NoiLeggiAMO, ALTRI_TEMPI




TRAMA:

È già passato un anno dall'incidente che gli ha cambiato la vita, ma Bastian è ancora tormentato dal senso di colpa, dagli attacchi di panico e dallo stesso incubo: lui che guida, l'auto che si capovolge, sua madre che muore mentre lui rimedia solo qualche graffio. Come sua madre, adora i libri, l'odore della carta, le storie, ma nemmeno nella vecchia libreria che sta rimettendo a nuovo riesce a sentirsi felice. Una notte, l'incubo lo trascina di fronte a Zan, ai confini del fiume Stige. Zan è un catalogatore di anime, accoglie i defunti nel limbo tra la vita e la morte, li registra, ne archivia i ricordi per poi consegnarli al Traghettatore Caronte. A Zan mancano solo sei mesi per spezzare la sua maledizione e tornare a vivere, quindi dovrebbe essere semplice registrare l'anima di Bastian e dimenticare che sia mai esistito. Eppure, quando lo segue attraverso i suoi ricordi di dolore e speranza, Zan si rende conto che non è pronto a lasciare che Bastian muoia. Ben presto, Zan dovrà decidere se è disposto a rinunciare alla libertà per salvare Bastian, e Bastian dovrà capire se è disposto a continuare a vivere a costo di perdere Zan. #hurt&comfort #queer CON UN'INTERVISTA ESCLUSIVA ALL'AUTRICE








COSA NE PENSO? 

Il testo si apre col prologo, in un tempo lontano, esattamente 499 anni fa. Siamo inghiottiti dalle acque del fiume Asopo, in Grecia.

Un ragazzo e un sacrificio per la madre. Un ragazzo, un servitore per il Traghettatore dello Stige. Alexander o meglio Zan.

Oboli. Acqua. Volontà. Morte.

Zan sarà anima pulsante di uno dei due pov, quello che parla della dimensione dello Stige, che parla di ricordi bloccati, di chiavi per accedervi, di un PC per registrare nome e luogo del decesso...che parla di una figura antica che prende le anime di chi ha concluso la sua vita senza volerlo accettare.

"Nel regno dello Stige c'erano alcune regole da rispettare. Non tutte le anime vagavano per il fiume, solo quelle bloccate nel limbo. Per il resto il lavoro era facile.
Uno: registrare il luogo del decesso e nome del deceduto.
Due: condurlo dal Traghettatore.
Tre: consegnarlo al Traghettatore, il quale si cibava della sua anima.
Quattro: ricominciare da capo."

Dall'altra parte invece, siamo a Portland. Siamo col la voce narrante di Bastian Bash Barnes. Siamo supportati anche dal fratello gemello Dorian e dagli amici Riley e Mathais.

Due gemelli, due anime differenti, due modi completamente opposti di gestire il lutto.

Il lutto per la madre. Un viaggio in auto, un incidente, uno dei fratelli alla guida, quello che doveva non sopravvivere.

Bastian ci prova, ci prova ma non abbastanza, per niente abbastanza.
Il senso di colpa lo schiaccia, ogni cosa ha perso interesse, ogni attimo è un attimo rubato a ciò che doveva essere. 
Attacchi di panico, ansia, paura folle per le automobili, per chiudere gli occhi, per lasciarsi andare a quel sonno che è solo incubi...fintanto che, Bastian non comincerà a sognare lo Stige...dove sarebbe dovuto finire già in precedenza, dove però continua ad apparire e scomparire, mettendo nei guai un certo servo col suo guardiano, uno al quale manca pochissimo per esaurire un patto lungo 500 anni.

Bastian che si troverà a rivolgersi ad alcool e droga per dimenticare o per tornare dove vorrebbe essere, nei momenti più duri, nei momenti che non lasciano respiro.

In tutto ciò, il nostro Bastian fa una spesa folle. Pensa alla madre, pensa al loro amore comune per i libri...

"Voleva vendere libri. Voleva respirare libri."

Acquistare una libreria fatiscente coi risparmi e ristrutturarla, non è di certo ciò che ha in mente Dorian per il fratello Bastian.

Dorian che si mostra più allegro, voglioso di vivere, Dorian che guida tranquillamente, che va bene a scuola, che andrà all'università, che va molto diligentemente ad ogni seduta terapica, anche quelle di coppia ove dovrebbe presentarsi anche suo fratello.

E Bastian non riesce a capire, non riesce a capire come Dorian riesca dove lui non respira nemmeno più...un livido su un dito che cammina per il corpo...un segno evidente di dove dovrebbe essere...

Ma Bastian sarà in grado di capire come gestire le sue paure? Come gestire la mancanza della madre? Come riconoscere il fratello come parte integrante della sua vita?

E Zan? Che ruolo avrà in tutto questo? 

Non vi resta che immergervi in una lettura fantasy profonda, ricca di significato, dalle tematiche importanti, dall'ambientazione suggestiva e che richiama ogni lettore.

E ricorda Bastian...Quando ami qualcuno non sei mai solo.


Un libro che stupisce, stupisce attraverso il contenuto. Un fantasy che avvolge nelle sue spire grazie alla tematica e grazie alla psilogia dei personaggi alquanto sviluppata.

Bastian, Dorian ma anche Zan. Tutti e tre hanno un lutto, nessuno dei tre l'ha gestito al medesimo modo.
Perché parliamoci chiaro, quando ti manca una persona cara, soprattutto improvvisamente...esiste un modo giusto per riuscire a continuare a camminare nella vita senza venirne sopraffatti?
No, non esiste. Esiste solo la forza, esiste solo la volontà, esiste solo il ricordo doloroso come una spina nel cuore che, col tempo, si trasforma in un ricordo da custodire in eterno.

La paura? È lecita.
Gli attacchi di panico? Leciti.
La mancanza di stimoli per vivere davvero? Leciti.
Il senso di colpa? Lecito.

Il bisogno di riprendere in mano la propria vita nonostante il dolore? Lecito.

Bastian questo dovrà comprendere. Questo dovrà sviluppare ma solo nel momento in cui sarà pronto per farlo, senza costrizioni, senza ansie esterne.

E per quanto Dorian sia sorridente e col pieno controllo della sua vita...significa forse che non stia soffrendo?

Un sacrificio per un patto, un fiume nero come la pece, degli incubi che vedono uno spiraglio attraverso una porta, libri su libri che riempiono la stanza di ricordi e profumi, una volpe, un nuovo inizio con un prezzo da pagare.

Segnalo, alla fine del libro, una super intervista all'autrice.

Rinnovo il mio forza, ce la puoi fare, ce la devi fare.







































I MIEI PRO

La tematica inserita in un contesto fantastico.

I MIEI CONTRO

Non ne ho in particolare da segnalare.







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Grazie alle ragazze/ai ragazzi che mi hanno seguito in questa lettura❣️














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lunedì 10 marzo 2025

REVIEW TOUR: LA BAMBINA ADDORMENTATA, Chiara Malagutti

I MOSTRI NON MUOIONO MAI


SCHEDA TECNICA:

Titolo: La bambina addormentata 
Autore: Chiara Malagutti 
Data di pubblicazione: 5 febbraio 2025
Ce: Dark Abyss edizioni 
Costo: ebook 3,99 euro/cartaceo 18 euro
Disponibilità ebookAmazon clicca qui
Disponibilità cartaceo: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥,5/5




TRAMA:

Quale rifugio può dirsi sicuro quando non ci si fida più della propria mente? Aurora, la bambina addormentata, vive accerchiata dalle pareti del suo inconscio che la stringono in una morsa di visioni d'angoscia e incubi soffocanti.
Quando la realtà si confonderà con l’esperienza onirica, riuscirà a svegliarsi e fuggire dal mostro che da anni la insegue?
E voi riuscirete a credere alle sue verità?
















COSA NE PENSO? 

È il 27 settembre 2001, siamo nel piccolo paese di Torre del Campo.
Aurora era una bimba come tante ma da questo fatidico giorno, niente sarebbe stato più lo stesso.

"I piedi erano nudi, il corpo scarno, la pelle diafana e le membra tremanti."

"Ogni lacerazione, ogni graffio, diveniva il modo per sottrarsi al vero incubo: quello che la inseguiva dentro, invisibile ma implacabile."

"Lei, sola, vittima innocente di una morsa invisibile che la stringeva, una forza che urlava dispotica il suo terribile nome: paura".

Aurora si trovava, come spesso accadeva, a casa di Costanzo Baldi e Federica Freddi, erano una coppia di anziani che abitava nella campagna adiacente al centro cittadino, una coppia di nonni in sostituzione a quelli veri mai avuti.

Aurora sentiva che c'era qualcosa di diverso quella sera e poi, quella porta semi chiusa dello scantinato, quella nenia cantata, quella ragazza al centro...

La fuga nella notte, accompagnata solo dalla morsa dalla paura. Il racconto ai genitori, i genitori Enrico e Anna che non le credono, l'inizio di un calvario senza fine.

Malata di mente. Mente difettosa. Tutto nella tua testa. Occhi cerchiati di rosso.

Dobbiamo aspettare il 2007 perché la vita di Aurora sia ulteriormente, se possibile, sconvolta grazie ad un invito ricevuto, un invito ad un matrimonio proprio di Costanzo e Federica...i nonni che ella reputa l'inizio di tutto, i mostri per eccellenza.

"Quella futura promessa, l'attesissimo"Si, lo voglio", avrebbe reso legale un'unione di anime che già era stata consacrata dalla vita, un'unione che il destino aveva già decretato".

Un Costanzo che aveva avuto una condanna a pochi mesi di vita e voleva fare un regalo alla sua Federica. Un Costanzo che era già scappato una volta alla morte, difatti 6 anni prima, la diagnosi era stata la stessa... un miracolo si vociferava.

Lei non ci vuole andare. I genitori invece la vogliono lì con loro e anche la dottoressa Zanella Lucia è in accordo.

Ma parliamo un attimo di Anna ed Enrico.
Quei genitori che si erano allontanati da Aurora neanche fosse contagiosa, quei genitori che mantenevano le distanze più possibile da una figlia che aveva cambiato loro la vita, quei genitori che tenevano Aurora distante dal mondo, lontana da tutto, per preservare le dicerie...o secondo loro era essa protezione?

"I suoi genitori, ormai da tempo, non parlavano quasi più con lei, se non per dovere."

Ma ora parliamo dell'altro personaggio di questa storia, la prima citata dottoressa Lucia Zanella. Lei era la psicoterapeuta.

Vede Aurora dal fattaccio in poi, un susseguirsi di sedute, di parole tirate fuori con le pinze, di fiducia messa nelle sue mani da una paziente senza più alcuna prospettiva.

La vede per cacciare quell'incubo che rimaneva lo stesso, come la sensazione di paura, solitudine e impotenza.

Quelle fasi che andavano ripercorse, quella notte calda di fine estate che andava rivissuta, quella fuga nella notte da chi l'aveva sempre trattata come una nipote andava spiegata e rispiegata. Sembra fosse necessario per guarire, rivivere l'incubo dal quale tutto era iniziato.

Ma Aurora si sentiva sola, agli occhi di tutti "malata".

"Quando aveva raccontato ai suoi genitori quello che era successo, ciò che aveva visto, loro avevano sospirato. Quanto le erano sembrati pesanti quei sospiri: macigni nel suo piccolo cuore".

Ma Aurora sapeva cosa l'aveva portata nello studio di Lucia. L'oscurità, quella che esisteva davvero, quella densa e putrida, quella che contagiava ogni cosa.

Con la dottoressa, sembrava che la situazione fosse sotto controllo inizialmente, imbottita di farmaci, non era più neppure lei, la mente vuota come l'anima.

Ma poi quell'invito, unito al calo del dosaggio del farmaci...un ritorno all'oscurità che non l'aveva mai abbandonata veramente.

Aurora ricordava con una chiarezza limpida e straziante la sensazione di paura, di involontà che aveva provato e che ora si trovava a rivivere.

"Aurora si sentí svuotata, stanca, senza più energia o desiderio di opporsi. I ricordi la colpirono forte come schiaffi: non era mai riuscita a sfuggirli, a liberarsi. Era sempre rimasta lì, imponente, in balia di quelle catene invisibili e di quegli artigli che l'avrebbero dilaniata poco a poco."

"Aurora sapeva che il vero nemico era la sua mente, intrisa, corrotta dai ricordi - erano davvero ricordi?"

Un episodio della sua infanzia era sicuramente reale, accaduto. I motivi non sono assolutamente chiari ma l'epilogo come il sole...Pietro Filigardi, un compagno di classe che, dopo l'evento, cambierà scuola, la odierà con tutto se stesso, odierà Aurora e spererà che soffra quanto lui che aveva visto la morte in faccia dopo quello che lei aveva fatto.

Un bambino costretto ad entrare in terapia ma che sembra non liberarsi di quella rabbia che articola la sua mente...non finché lei esiste...

"Lucia era convinta che, se non avessero trovato un modo per porre fine a quel tormento, a quel dolore e a quel costante senso di impotenza e ingiustizia, il ragazzo sarebbe presto esploso in mille frammenti di luce, proprio quello che temeva."

Gli anni di scuola successivi, anche per Aurora sono diversi...lezioni individuali, nessun contatto con altri coetanei, i genitori decidono di tenerla sola più possibile.

È così che incontra la professoressa Gertrude Bassani. Una donna che non capisce Aurora inizialmente, perché inizialmente all'oscuro della sua condizione, una donna che però Aurora ammira e con la quale si aprirà attraverso un compito scolastico...quel compito che darà il via anche per la professoressa a qualcosa di nuovo e spaventoso.

"Quanto costa il suo silenzio, professoressa?"

"Nessuno doveva tornare a parlare di lei, della "bambina addormentata"."

"La verità era che nessuno vedeva Aurora. Lei era invisibile. Solo Lucia era riuscita a guardarla, guardarla veramente. E ora anche la professoressa Bassani aveva intuito qualcosa. La domanda era solo una: Aurora voleva essere vista?"

Quella professora che poi, in un momento catartico per Aurora, la troverà e la aiuterà a suo modo...o forse non riuscirà poi a farlo...

Un vicolo, un incubo più reale del reale, una sirena, uno scontro con due genitori ostili, dei tulipani gialli, un tulipano macchiato davanti la porta di casa, una consapevolezza che fa paura.

E poi, l'arrivo del fatidico giorno con tutti lì, il giorno che era chiaro doveva decretare anche la fine del mostro.

Uno, due, tre, fai un giro attorno a me
uno, due, tre, devi restare qui perché
Lui ti verrà a cercare, nell'oscurità
Un giorno non lontano questa corda spezzerà...


Un testo dalle tinte Horror che si spinge ai confini tra onirico e mondo reale. Si spinge ove la mente diventa contorta, difficile da controllare, ove i ricordi si affollano, ricordi veri e presunti tali.

Un testo scritto molto bene, che delinea le abilità dell'autrice a tenere il ritmo, a coinvolgere il lettore e tenerlo tra le pagine.

Ho riportato molte citazioni perché meritavano, e ne ho scelte solo alcune eh...volevo però farvi conoscere qualcosa della penna di Chiara Malagutti perché siate spinti ad una compulsiva lettura.

Una bambina che soffre di mancanza di affetto, soffre di quella solitudine imposta, soffre per la sua mente distorta.

Ma dove sarà il confine tra realtà e subconscio?
Tutto sarà veramente come sembra?

Un finale che ti trafigge il cuore. Un finale che aggiunge brivido al brivido.

Un testo di esordio potente, audace.

Si dice che il tempo guarisca ogni cosa, che faccia dimenticare...ma è davvero così quando la paura è il sentimento più importante che si ha?




 


































I MIEI PRO

Stile narrativo eccellente, storia coinvolgente e molto oscura.

I MIEI CONTRO

Non ne ho di rilevanti da segnalare.







Se acquisterete la vostra copia dal link in scheda tecnica, mi aiuterete con una piccola percentuale. Le vostre condizioni di acquisto non subiranno alcuna modifica, grazie ❤️



Grazie a Lavinia per la copia e per avermi permesso di organizzare degli eventi per questo super testo ❣️

Il blog tour si è ormai concluso. Oggi si parte col review tour proprio con la mia recensione.
















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sabato 8 marzo 2025

BLOG TOUR: LA BAMBINA ADDORMENTATA, Chiara Malagutti

L'INTERVISTA 





SCHEDA TECNICA:

Titolo: La bambina addormentata 
Autore: Chiara Malagutti 
Data di pubblicazione: 5 febbraio 2025
Ce: Dark Abyss edizioni 
Costo: ebook 3,99 euro/cartaceo 18 euro
Disponibilità ebook: Amazon clicca qui
Disponibilità cartaceoAmazon clicca qui
Genere: Horror, storia dell'occulto a carattere gotico 
Numero di pagine: 312


TRAMA:


Quale rifugio può dirsi sicuro quando non ci si fida più della propria mente? Aurora, la bambina addormentata, vive accerchiata dalle pareti del suo inconscio che la stringono in una morsa di visioni d'angoscia e incubi soffocanti.
Quando la realtà si confonderà con l’esperienza onirica, riuscirà a svegliarsi e fuggire dal mostro che da anni la insegue?
E voi riuscirete a credere alle sue verità?



  





BIOGRAFIA:

Lei è Chiara Malagutti, un’insospettabile avvocato trentenne che trova nella scrittura un potente strumento di catarsi. Sin dall’adolescenza, ha sfruttato la penna per esorcizzare le visioni provocate dalla paralisi del sonno, un disturbo poco conosciuto che le ha “regalato” notti tormentate e risvegli inquietanti. Da sempre affascinata dalla mente umana, esplora i meandri distorti della psiche alla ricerca di ciò che è marcio, inquietante e mostruoso. Eppure, con il suo sorriso ingenuo, sembra l’incarnazione dell’innocenza. Sotto questa immagine distorta si cela l’inevitabile convinzione che il male ancestrale risieda nell’umanità stessa e quindi anche in lei.




L'INTERVISTA 

1)La prima domanda che pongo sempre nelle mie interviste è anche quella per la quale nutro estrema curiosità: cosa ti ha spinta ad iniziare a scrivere? In che modo e quando hai iniziato?

In realtà non saprei. Ho iniziato a scrivere quando ho iniziato a leggere seriamente, cioè da piccolissima. Nove, dieci anni. Certo, nulla di complesso all’inizio. Ricordo che mi piaceva scrivere poesie o rivisitazioni dei miei cartoni animati preferiti. Mi piaceva immaginare come sarebbe stato essere uno dei personaggi. Poi con il tempo la scrittura è diventata sempre più presente, mi ha aiutato ad affrontare parecchi momenti bui. Mi sono sempre sentita molto sola fuori dalle mura domestiche, non capita, non accettata. La scrittura si è presentata come un’amica paziente, che sa ascoltare e che non giudica. Più crescevo, più mi rifugiavo nelle parole e trovavo conforto. Mi hanno dato molta forza. Se sono la persona che sono lo devo anche a questa passione che mi ha aiutato molto ad auto analizzarmi, a ricercare un’introspezione catartica. 

2)Leggendo la tua biografia, spicca un disturbo quale la paralisi del sonno. I sogni perpetuati da Aurora, sono stati occasionalmente anche tuoi?

Non solo occasionalmente. La mia vita onirica, lo dico sempre, è molto più interessante di quella reale. Beh… interessante o spaventosa. All’inizio ero terrorizzata da questi episodi, poi data la frequenza con cui si presentavano, diciamo che mi sono abituata. I sogni di Aurora, gli episodi di paralisi che vengono descritti, sono sogni ed episodi che io ho realmente avuto e vissuto e che mi hanno ispirata nella storia.

3)Nei personaggi dei genitori di Aurora, troviamo un padre preso dal suo lavoro, che non stabilisce alcun contatto con la figlia e una madre molto preoccupata dei giudizi esterni, molto fredda e rigida ma che forse nasconde altro. Questa scelta è voluta per rafforzare la solitudine della protagonista? E quindi rendere ancora più terribile la sua condizione?

Assolutamente sì. Ho volutamente scelto due categorie di “professionisti” che ben conosco e di cui conosco bene impegni ed ambizioni. Questo mi ha permesso di enfatizzare quel senso di solitudine e di abbandono che vive Aurora. Non solo. I personaggi negativi sono volutamente pensati per catalizzare la mente del lettore, per distoglierlo da altri elementi, per (per quanto suoni brutto), manipolarlo. La verità pertanto, letta alla luce degli accadimenti finali, risulterà ancora più dura. Però mi piace pensare che in realtà nessuno dei miei personaggi sia necessariamente negativo. Spero di aver dato dignità alle loro vulnerabilità così da rendere le loro scelte, se non condivisibile, quanto meno comprensibili.

4)Nel testo, possiamo incontrare anche la dottoressa Zanella Lucia, ovvero la psicoterapeuta di Aurora. Il tuo interesse per la mente, ti ha portata anche ad interessarsene tramite studi inerenti?

Lucia è stata in assoluto il personaggio più complesso da scrivere. Per quanto io sia una persona altamente empatica, per quanto per lavoro abbia in essere collaborazioni con professionisti del settore, non ero abbastanza formata sulla materia. Specialmente per quanto concerne i rapporti medico-paziente. Per questo mi sono documentata e ho chiesto aiuto ad una mia grande amica che esercita la professione di psicoterapeuta, così da rendere il tutto più verosimile.

5)Aurora si sente costantemente sola e agli occhi di tutti "malata". Hai mai abbracciato questa sensazione?

Difficile non empatizzare con Aurora. Insomma. Chi non si è mai sentito solo, incompreso, vittima? Io sono fermamente convinta che uno scrittore che abbia sperimentato ciò di cui scrive, abbia la capacità di coinvolgere maggiormente il lettore, di trasmettere di più. Per questo motivo cerco sempre di scrivere di ciò che conosco, specie quando parlo di sensazioni, di emozioni. Ho sperimentato spesso la solitudine. Quanto alla malattia ho volutamente evitato di parlare esplicitamente di “paralisi del sonno”. Quando gli episodi sono cominciati ed hanno iniziato, regolarmente, a far parte della mia vita, non sapevo cosa stesse succedendo. L’ignoranza mi ha resa vulnerabile e ancora più spaventata. Quando ho dato un nome a questo fenomeno, in qualche modo, sono riuscita anche a curare la mia mente, a darle sollievo. Quindi, pur non essendo mai stata propriamente “malata”, ho cercato di sfruttare il mio vissuto per trasmettere al lettore quella sensazione di disagio e frustrazione che porta il non essere capiti ed il non capire cosa ci stia succedendo. Spero di esserci riuscita.

6)Se ti poni dall'altra parte e quindi in veste di lettore, ove orienti i tuoi occhi? Genere preferito?

Sono ovviamente appassionata di horror e di thriller. Il male mi ha sempre affascinata moltissimo. Per questo ho scritto il mio libro. Fatico sempre di più a trovare prodotti che mi entusiasmino. Ho voluto quindi scrivere il mio libro horror, quello che, a prescindere da tutto e tutti, mi avrebbe sempre convinta. Perché sono egoista. Scrivo, in primis, per me stessa.

7)Al momento stai pensando di scrivere ancora? O ti stai occupando di altro?

Al momento ho finito la stesura di un nuovo progetto. Non so se si concluderà in modo positivo, se lo proporrò per la pubblicazione, oppure se il mio essere eccessivamente autocritica mi saboterà. Per ora quello che so è che mi diverte tantissimo creare storie. Lo faccio più che altro per me stessa. Ho scritto moltissime storie che non hanno mai visto e che mai vedranno la luce perché ne sono troppo gelosa, sono troppo personali. Perciò vedremo dove mi porterà questo nuovo progetto. 

8)Quando hai scritto il tuo "la bambina addormentata" sapevi di voler scrivere un racconto horror dai tratti onirici da subito o è stata la penna a guidarti in quella direzione?

La verità è che non so mai cosa voglio scrivere. Tranne il finale. Il finale di questo romanzo l’ho sognato ed è stata la prima scena che ho scritto. Da quella scena ho poi costruito trama e personaggi, ma la verità è che, a parte una sorta di scaletta iniziale dove ho fissato gli accadimenti fondamentali, tutto il resto è nato in automatico e in modo spontaneo. Non creo schede dei personaggi, non studio ciò che deve accadere. Mi lascio semplicemente ispirare dal foglio bianco e lascio che i personaggi che ho in testa prendano vita in autonomia, che scelgano le loro parole senza alcuna imposizione. 

9)Ci sono autori che ti hanno ispirata? Nel testo possiamo leggere, alle volte, citazioni dai libri di Stephen King. È uno dei tuoi "miti"?

Sicuramente Stephen King è il mio autore coccola, quello che so che non delude mai (a parte rarissimi casi). Quello che è sempre riuscito a trasmettermi tantissimo creando personaggi estremamente credibili. La sua modalità di scrittura mi ha sempre affascinato, quel realismo che riesce ad imprimere anche al racconto più semplice. Ho voluto quindi rendergli in qualche modo omaggio. È grazie a lui se mi sono appassionata così tanto al genere. Poi ovviamente mi ispiro a tanti altri artisti dell’horror. Ai racconti di Edgar Allan Poe, a mangaka come Junji Ito, a registi contemporanei come Ari Aster o Robert Eggers.

10)Se dovessi descrivere in tre parole il tuo "la bambina addormentata" quali sceglieresti?

Tosta per me che sono logorroica. Dunque: cattivo (che è come lo ha definito Emanuela quando mi ha chiamato per propormi la pubblicazione), doloroso e intenso. Dai, spero vadano bene.














COSA NE PENSO? 

Una lettura horror da brividi.

Che aspettate? Continuate a seguirmi per leggere anche tutte le recensioni.

Blog tour organizzato da me, recuperate anche le tappe delle altre ragazze! Mi raccomando!























 













Grazie a Lavinia per la copia e per avermi permesso di organizzare gli eventi❤️




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mercoledì 5 marzo 2025

GDL: LA NOTTE ROSSA, Rebecca Godfrey

TUTTI I PROBLEMI SPARISCONO QUANDO MUORIAMO



SCHEDA TECNICA:

Titolo: La notte rossa
Autore: Rebecca Godfrey 
Traduttore: Fabio Bernabei
Data di pubblicazione: 23 giugno 2023
Ce: NN editore 
Costo: ebook 9,99 euro/cartaceo 19,95 euro
Disponibilità ebook: Amazon clicca qui
Disponibilità cartaceo: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥💥/5
GDL: il mio #tuttipazziperNN




TRAMA:

Il 14 novembre 1997, nei dintorni di Victoria, in Canada, la quattordicenne Reena Virk scompare. Passeranno otto giorni prima che il suo corpo venga ritrovato senza vita sotto un ponte: la sua morte sconvolge la comunità e l’intera nazione, perché Reena è stata uccisa da un gruppo di suoi coetanei, alcuni dei quali neanche la conoscevano. Rebecca Godfrey, all’epoca scrittrice e artista ventinovenne, si appassiona al caso e indaga sulle circostanze e sui responsabili dell’orribile delitto: ragazzi e ragazze colpevoli di aver massacrato Reena quasi per gioco, con spietata incoscienza; giovani come tanti altri, travolti da un disagio esistenziale che si propaga prima di esplodere in un gesto di efferata violenza. In questo resoconto vivido e avvincente, arricchito da una nota dell’autrice e da una postfazione di Mary Gaitskill, Rebecca Godfrey ricostruisce la verità attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti. Entra nel loro cuore, ne mette a nudo il carattere, le fragilità, la disperazione. E con sguardo lucido e profondissima empatia racconta l’esperienza inevitabile e spaventosa del crescere, in una storia vera di emarginazione e bullismo, di accettazione e redenzione.







COSA NE PENSO? 

Siamo nei dintorni di Victoria, Columbia Britannica, una piccola isola del Pacifico nordoccidentale.

Siamo tra i giovani di View Royal. 
Apriamo con l'insenatura di mare nota come la Gorge, ove viene ripescato il corpo senza vita di Reena Virk.

I sergenti Bob Wall e Rick "Gos" Gosling pensavano, speravano, di non trovare nulla, di fare il cosiddetto buco nell'acqua. Speravano che tutto quello che avevano sentito, fosse solo uno stupido scherzo macabro da ragazzi.

Invece, purtroppo, Reena era lì. Reena che avrebbe avuto quattordici anni per sempre.

"Galleggiava in superficie. L'ho vista galleggiare."

Il momento è novembre del 1997.
Otto nomi, otto attori, otto adolescenti.

Abbiamo:
-Josephine Kelly, colei che era stata derubata di un'agenda di contatti. Quel gesto che spinge ella a puntare il dito su Reena e ad attrarla con l'inganno per "punirla". 

-Kelly Ellard, migliore amica della prima. Lei nemmeno conosce Reena ma per l'amica farebbe qualsiasi cosa. Lealtà fino alla fine diceva...ma siamo sicuri che sarà così nel momento più buio di tutti?

-Warren, l'unico ragazzo degli otto. Nemmeno lui conosceva Reena. Non sa nemmeno spiegare perché si trovasse lì e com'è finito al di là di quel fatidico ponte. Il classico ragazzo che vuole provare a fare il duro stando vicino ai crip.

-Fidanzato con Syreeta che, per un malessere, andrà a casa e sarà estranea a tutti i fatti successivi anche se poi li scoprirà e preferirà fare finta di non crederci fino a quando non sarà costretta a dire la verità.

-Tara, Marissa, Diana tutte amiche della coppia, non tutte avranno un ruolo, magari alcune avranno da dire qualcosa certo.

-Maya, una delle più affrante dalla situazione, cercherà di fare giustizia attraverso la sua verità.

-Dusty, ragazza difficile cacciata anche da casa della sua stessa sorella. Ex fidanzata dell'attuale ragazzo di Reena, quasi glielo avesse soffiato...quello col nome del tipo del Titanic.

-Laila, la teppistella del gruppo, quella che si chiama per far rissa ma che qui è l'unica che prova in qualche modo a fermare tutto.

"Se va giù uno, vanno giù tutti. Stai col branco, costi quel che costi."

Il branco, un'entità di adolescenti sciocchi che si credono adulti ma si comportano da bambini sconsiderati.

L'età dei numerosi testimoni e il loro vissuto, potrebbe aiutare qualcuno a farla franca grazie ad un avvocato scaltro ma speriamo nella giustizia...

Tutto inizia sotto il ponte, in una sera illuminata dalla luna piena e da un satellite...la cosiddetta notte rossa.

E prosegue al dì la del ponte. Erano passati in tre, solo due erano tornati indietro.

Un fatto atroce, una fine assurda per una ragazza così giovane, assurde o nulle motivazioni per atti di violenza senza precedenti...diciamo che tutto è pieno di assurdo, anche nel primo processo di una di loro, e anche nel secondo che ne richiederà un terzo...

E in tutto ciò, dei poliziotti che non credono sia possibile, pensano ad un allontanamento volontario di Reena quando i genitori non la vedono rincasare.

Diciamo pure grazie a due sorelle russe, Nadja e Anya. Nadja che come nuova compagna di stanza di Josephine sente storie che sembrano ancora una volta assurde ma maledettamente reali e che, spinta anche dalla sorella, decide di raccontarlo a chi di competenza perché si mettano finalmente ad indagare sul serio.


Un testo di storia vera. Un testo che mette i brividi per ciò che racconta, un testo che si apre sul momento ove tutti capiscono che è vero, che è reale ciò che è successo.

Scritto magnificamente e con le voci di tutti i protagonisti, con una grande indagine di cronaca nera che però, in più, mette a nudo i personaggi, la loro psicologia, i loro pensieri.

Un fatto atroce, inspiegabile. 
Un fatto che verrà ricordato sempre nonostante la città lo voglia cancellare, nonostante la città invece di mettere in atto azioni correttive, chiude il centro di accoglienza per ragazzi difficili e pensa bene di costruire un casino vicino al luogo del delitto.

A fine testo, le parole della stessa autrice e un'importante postfazione. All'interno anche alcune immagini significative.





























I MIEI PRO

Una storia vera che mette i brividi, un grande lavoro dietro.

I MIEI CONTRO

Non ne ho da segnalare, solo leggete con consapevolezza di ciò che il testo porta.







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Grazie alle ragazze/ai ragazzi che mi hanno seguito in questa lettura❣️
Grazie a Francesca per la copia ❣️














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DEEPFAKE, Makis Malafekas

IL NUMERO DA LEI CHIAMATO NON RISPONDE A NESSUN ABBONATO SCHEDA TECNICA: Titolo : Deepfake  Autore : Makis Malafekas  Data di pu...