COSA NE PENSO?
Un piccolo angolo ove condividere ciò che più mi appassiona e rappresenta: libri e funko pop 💖
mercoledì 27 aprile 2022
REVIEW TOUR : CAM, Karen Morgan
lunedì 25 aprile 2022
IN NOME DEL PICCOLO POPOLO, Raffaele Longo
COSA NE PENSO?
domenica 24 aprile 2022
LETTURE IN FAMIGLIA : INSIEME NELLA FORESTA, Sara Rattaro
giovedì 21 aprile 2022
PER SEMPRE, ALTROVE, Barbara Cagni
È una domenica d’autunno del 1955 quando una telefonata raggiunge la famiglia della piccola narratrice della storia per avvisare che Berta, la sorella maggiore a cui è più legata e che è da poco emigrata in Svizzera, ha iniziato a dare segni di squilibrio. Il padre parte immediatamente per riportare la figlia a casa, nel piccolo paese di montagna dove il tempo trascorre lento come il Piave giù a valle e dove la comunità affronta la vita con la stessa naturalezza degli alberi del bosco, anche se con radici assai più fragili: sono sempre di più, infatti, i giovani costretti a emigrare per trovare lavoro, così come aveva fatto anche Berta, spinta da una sofferenza profonda e tutta personale.
La protagonista del libro, così, ripercorre la dolorosa vicenda della sorella ma anche tutto il prezioso mosaico di vite del paese in cui ha trascorso l’infanzia, tra gli abbracci della migliore amica Clarissa, le chiacchiere delle comari, i discorsi impegnati del padre, i balli in piazza d’estate e gli addii, purtroppo sempre più numerosi, di coloro che provano a cercare fortuna altrove. Un’autrice nuova che affronta temi importanti con una scrittura estremamente delicata e un’amorevole cura dei dettagli: in Per sempre, altrove si intrecciano i desideri e le fragili speranze di chi parte e di chi resta, ma anche di chi non sarà più in grado di tornare indietro. Un romanzo suggestivo che parla di distacchi e lontananza, ma anche e soprattutto una potente riflessione sull’amore, il coraggio e la solidarietà tra donne che, spesso dimenticate, sono da sempre il cuore pulsante di ogni comunità.
COSA NE PENSO?
Siamo in Italia, in un paesino vicino Belluno ed è il 1955, anni ancora duri.
Sono sempre di più i giovani italiani che decidono di emigrare, che sognano fortune migliori, possibilità di lavoro, uno stipendio fisso.
Chi resta è chi ha fatto la guerra, che è tornato mutilato nel corpo o nell'anima.
Quegli orrori che ancora vivono nei ricordi più recenti.
In questo sfondo e contesto storico, conosciamo una famiglia, conosciamo lei, la voce narrante che non ci darà mai il suo nome se non "deinotto", il modo in cui, dolcemente, la chiama Berta, una della sue sorelle.
La Berta che a quei tempi era emigrata anche lei, per Zurigo...la Berta che tornerà, malata.
Ma malata non nel fisico.
Uno sguardo lontano, il silenzio, piccoli sussurri...per sempre, altrove.
La famiglia si rivolge al medico che li manda in quel di Feltre, in una clinica specializzata per le cose di "testa".
Una clinica che decide di curarla nell'unico modo che ritiene possibile, la scossa elettrica.
Diverse sedute e qualche dente rotto dopo, sembra che Berta sia finalmente tornata nel suo essere dolce e timida.
Ma purtroppo lo scorrere del tempo la porterà di nuovo in posti lontani e le scosse elettriche non basteranno più...
In tutto ciò la madre le si dedica completamente, molte cose non hanno più importanza...anche la nostra protagonista che alle volte, ma solo alle volte, si sente abbandonata. Ma vediamo come sia altruista e devota anch'essa la sorella.
Il padre invece, il Giovanni, lavora a Belluno nella sua bottega di occhiali e trascorre lì la sua settimana. Quando torna, vi sono le irrinunciabili riunioni di partito ove fa sentire forte e chiaro la sua voce, la stessa che farà sentire al cugino Bastian quando decide anch'esso di emigrare.
Giovanni in gioventù ci aveva provato ma aveva trovato solo miseria, maltrattamento...gli italiani non li vogliamo.
Ma la nostra piccola non sarà sola, ci sarà sovente Clarissa con lei, l'amica speciale, quella del cuore e delle esperienze di vita.
Il romanzo scorre, scorre fino agli anni 60, tornando sovente indietro per raccontar il passato, narrare di quando Berta era sé stessa e di chi sia Vittorio...
Ma ci sono anche momenti felici, in compagnia delle comari...
La Gilda che le prende di santa ragione da quel violento del marito.
La Iole che invece di mariti ne ha sotterrati tre.
La Rufina, la più anziana e levatrice che vive col figlio nascosto in casa.
La Nena dalla lingua tagliente.
A completare il quadro, troviamo le due giovani ragazze, la Bettina che soffrirà di pene d'amore nonché la Marisa che tornerà diversa dalle risaie...
Un libro poetico, che trasporta in quegli anni. Racconta di persone, di volti, di realtà.
Racconta di eventi che nemmeno potremo immaginarci al giorno d'oggi.
Racconta di una realtà che poco ci sentiamo addosso ora, racconta di emigrazione e lo fa nel senso più totale.
Racconta di donne, donne forti, donne diverse, donne non capite, donne senza diritti, donne con tanti doveri.
Racconta anche di brutalità, quelle dei manicomi, quella delle pratiche barbare.
Racconta anche di quel tragico 9 ottobre 1963, del Vajont...
Uno scritto che ci porterà per mano tra passato e presente, fino all'adolescenza della nostra voce narrante, fino al momento di pensare alla sua vita.
Uno stile semplice ma molto evocativo che narra emozioni.
Un libro da leggere tutto di un fiato e che ti rimane dentro.
mercoledì 20 aprile 2022
IL SECOLO ELETTRICO, Sergio Rossi, Otto Gabos
Fronte delle Ardenne, 10 maggio 1916
Emma si accinge a scrivere una lettera, una di quelle che avrebbe voluto mandare da tempo, una di quelle che si manda ad una persona che in qualche modo ha segnato la nostra vita, Jean.
Emma che si trova al fronte con Madame Curie a fare ciò per cui è nata, ciò per cui ha duramente lottato.
Ma facciamo un passo indietro...
Siamo a Parigi, è il 1889 ed Emma aiuta la famiglia nel loro locale, il Côte de Nuits.
La madre ai fornelli, il padre ed il fratello Eugénie ad occuparsi dei vini e dei clienti.
Lei...lei...sui libri. Studiare è ciò che la rende felice, è ciò che non ha potuto continuare a fare con il trasloco parigino ma fortunatamente, grazie al signor Losfeld e alla sua biblioteca, leggere e documentarsi è ancora possibile.
Ma un giorno qualcosa succede, una piccola scarica elettrica, due occhi che si guardano, due menti che si capiscono al volo.
Jean entra nel locale per recuperare un suo libro, il secondo diario di Michael Faraday che Emma avidamente, ha tentato di leggere il più possibile.
Ma mai libro fu più vagabondo.
Nelle sue pagine poi, ben oltre era celato...
Un progetto, un progetto visionario, un progetto che poteva essere presentato ad Edison in persona!!
Difatti sarebbe stato ospite della famiglia di Jean per l'inaugurazione della grande torre Eiffel (eh sì proprio in quei giorni sarebbe stata portata a termine).
Altra cosa che accomuna i ragazzi è proprio l'amore per quella grande costruzione che apre le porte ad un nuovo futuro per Parigi.
Luogo amato e luogo infausto perché esso porterà anche una grande delusione per Emma...
Ma in fin dei conti la vita può e deve ancora sorriderle e lei non ha intenzione di perderne un solo attimo.
In questo racconto davvero ben scritto e corredato da illustrazioni a dir poco meravigliose e suggestive, scopriamo Emma e capiamo e viaggiamo in quegli anni, anni in cui Edison aveva appena portato la lampadina, anni in cui successivamente si aprirà un mondo all'elettricità, ma anche anni in cui Edison iniziò a comprendere che il futuro era di chi studiava per farlo.
Una donna che all'epoca, ancora poco conta, alla quale non sono riconosciuti diritti che noi ormai consideriamo devo dire banali quali la libertà di studio, la libertà di carriera ma anche più basicamente la libertà di parola.
Un testo quindi che ci lascia nozioni, insegnamenti e una storia di forza e coraggio, di una donna che ha saputo vivere a testa alta e realizzare al meglio i suoi desideri.
giovedì 14 aprile 2022
IL TEMPO DELLA SPERANZA, Brigitte Riebe
COSA NE PENSO?
Dalla RDT non si esce più.
È tempo di tornare dalle sorelle Thalheim, per l'ultima volta.
È tempo di seguire e conoscere al meglio Florentine.
Ma per un'esperienza ottimale ed appagante, vi consiglio di partire dal principio e recuperare la storia di Rike e Silvie, che qui ci saranno ma di margine, a contorno per lasciare spazio alla piccola di casa.
clicca qui per recuperare la recensione del primo volume
Ma torniamo a noi.
Berlino, febbraio 1958.
Florentine torna dopo più di anno nella sua città natale, la città che in fin dei conti sa di casa, lo è sempre stata.
Tornerà e si stabilirà inizialmente da Gregor ed Hotte che ancora condividono la vita.
Simpatici compagni incontrerà qui...tra Lupo, Madame Coco, Fipsi e Pipsi.
Ritroveremo anche Franzi, l'amica storica, che in questo titolo uscirà con più prepotenza e sarà protagonista di una nuova verità...se avete letto il secondo volume...ricordate com'è finito?
Anche per Miri è tempo di novità e un po' per tutte le nostre donne...ancora segreti!
Ma torniamo alla nostra protagonista principale.
Ciò che ora è importante sono i sogni. Flori in fondo è la sorella più votata a questo.
Un sogno che sa di arte e di Accademia.
Caparbia come sempre, ce la metterà tutta e la spunterà statene certi.
L'accademia poi sarà di importanza fondamentale per lei, sotto molti punti di vista.
La farà crescere certo come artista ma soprattutto come donna.
Un uomo ed un respiro, un dipinto, la passione, la disperazione...
Un altro uomo, lo sfregio, l'amicizia, la rivalsa.
Ma la vita delle Thalheim non è mai semplice, qualche avvenimento intricato ed insospettabile deve sempre esserci...
Un incidente, una divisione, un uomo uscito di galera.
Vivremo anche ovviamente momenti estatici, di pura gioia e voglia di rinascita.
I magazzini Thalheim in fondo sono ancora sulla cresta dell'onda e con qualche piccolo accorgimento...ci rimarranno a lungo! Sempre che, qualcuno non tenti di sabotarli...
In questo terzo titolo inoltre, vivremo ancora più prepotentemente il contesto storico.
Una Germania Ovest ed Est sempre più diverse, più distanti fino a quel terribile giorno d'estate...quando il muro fa la sua apparizione.
Famiglie divise, amici perduti, amori non ritrovati. La disperazione della gente, la voglia di evasione, fucili che sparano.
Anche la famiglia Thalheim vivrà in prima persona gli orrori del muro e Flori riuscirà a prendere tutti quei sentimenti e riporli su pellicola.
Flori difatti, è un'artista. Non solo dipinge ma fotografa.
L'esperienza in Accademia l'ha segnata, l'ha portata a dubitare di sé stessa e della sua arte, ma a volte, la persona giusta è in grado di risvegliare le emozioni sopite.
L'autrice anche in questo volume, ci cullerà attraverso la sua narrazione, in una storia ricca di emozioni, espresse in ogni modo possibile.
L'arte la farà da padrona, come il contesto storico.
Le linee decise, i ritratti, i pigmenti che macchiano pelle e vestiti, una foto imperfetta ma allo stesso modo perfetta.
Ci sembrerà di vedere ogni cosa, ogni singolo punto di colore...l'autrice è molto brava in questo.
Ma arte è anche parola.
Paul Celan ci incanterà con le sue poesie, poesie che Flori ascolterà e leggerà come mantra.
Lo ammetto...sarà dura lasciare le sorelle Thalheim.
Sapete che vi dico?io in fondo ci spero ancora...in un quarto volume perché la vita si sa...può nascondere grosse sorprese.
LETTURE IN FAMIGLIA: IL MONDO DI MILO_VOLUME 3, Marazano, Ferreira
SESSANTESIMO APPUNTAMENTO RUBRICA #LETTUREINFAMIGLIA SCHEDA TECNICA: Titolo: Il mondo di Milo Autore: Richard Marazano Illust...
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HO SENTITO UNA VOCE...QUANDO ERO RINCHIUSA LÌ DENTRO SCHEDA TECNICA: Titolo: Alice & Zoroku 1,2,3 Autore: Tetsuya Imai Dat...
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QUARANTACINQUESIMO APPUNTAMENTO RUBRICA #LETTUREINFAMIGLIA SCHEDA TECNICA: Titolo: Mestoli&misteri, un giallo tra i fornell...