Fronte delle Ardenne, 10 maggio 1916
Emma si accinge a scrivere una lettera, una di quelle che avrebbe voluto mandare da tempo, una di quelle che si manda ad una persona che in qualche modo ha segnato la nostra vita, Jean.
Emma che si trova al fronte con Madame Curie a fare ciò per cui è nata, ciò per cui ha duramente lottato.
Ma facciamo un passo indietro...
Siamo a Parigi, è il 1889 ed Emma aiuta la famiglia nel loro locale, il Côte de Nuits.
La madre ai fornelli, il padre ed il fratello Eugénie ad occuparsi dei vini e dei clienti.
Lei...lei...sui libri. Studiare è ciò che la rende felice, è ciò che non ha potuto continuare a fare con il trasloco parigino ma fortunatamente, grazie al signor Losfeld e alla sua biblioteca, leggere e documentarsi è ancora possibile.
Ma un giorno qualcosa succede, una piccola scarica elettrica, due occhi che si guardano, due menti che si capiscono al volo.
Jean entra nel locale per recuperare un suo libro, il secondo diario di Michael Faraday che Emma avidamente, ha tentato di leggere il più possibile.
Ma mai libro fu più vagabondo.
Nelle sue pagine poi, ben oltre era celato...
Un progetto, un progetto visionario, un progetto che poteva essere presentato ad Edison in persona!!
Difatti sarebbe stato ospite della famiglia di Jean per l'inaugurazione della grande torre Eiffel (eh sì proprio in quei giorni sarebbe stata portata a termine).
Altra cosa che accomuna i ragazzi è proprio l'amore per quella grande costruzione che apre le porte ad un nuovo futuro per Parigi.
Luogo amato e luogo infausto perché esso porterà anche una grande delusione per Emma...
Ma in fin dei conti la vita può e deve ancora sorriderle e lei non ha intenzione di perderne un solo attimo.
In questo racconto davvero ben scritto e corredato da illustrazioni a dir poco meravigliose e suggestive, scopriamo Emma e capiamo e viaggiamo in quegli anni, anni in cui Edison aveva appena portato la lampadina, anni in cui successivamente si aprirà un mondo all'elettricità, ma anche anni in cui Edison iniziò a comprendere che il futuro era di chi studiava per farlo.
Una donna che all'epoca, ancora poco conta, alla quale non sono riconosciuti diritti che noi ormai consideriamo devo dire banali quali la libertà di studio, la libertà di carriera ma anche più basicamente la libertà di parola.
Un testo quindi che ci lascia nozioni, insegnamenti e una storia di forza e coraggio, di una donna che ha saputo vivere a testa alta e realizzare al meglio i suoi desideri.
Bellissimo periodo storico per una storia in versione graphic novel 😍 le tavole mi piacciono molto
RispondiEliminaDavvero una proposta interessante! Adoro le rivisitazioni in fumetti o graphic novel😍
RispondiEliminaQuesto graphic novel sa di magico, un po' come l'invenzione della luce elettrica.
RispondiEliminaLe illustrazioni sono bellissime🧡
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