lunedì 9 settembre 2024

BLOG TOUR SORPRESA EXTRA: IL VIAGGIO DI VIVI, Laura Massera

SORPRESA EXTRA: INTERVISTA AUTRICE







SCHEDA TECNICA:

Titolo: Il viaggio di Vivi
Autore: Laura Massera
Data di pubblicazione: 28 luglio 2023
Ce: GM.libri
Costo: cartaceo 15,20 euro
Disponibilità:  Amazon clicca qui


TRAMA:



Viviana prende un treno per raggiungere la Svizzera, dove praticherà il suicidio assistito. La sua malattia è una forte depressione di cui la donna soffre da sempre e contro la quale non ha più voglia di combattere. Parte con pochi bagagli e una sacca piena di diari, da cui legge qualche brano nel corso del lungo viaggio, ripercorrendo soprattutto i suoi primi quarant’anni. Semplici ricordi, delusioni, traumi, l’infanzia, il padre assente, gli amori difficili. Ogni storia è accompagnata da una canzone che Vivi ascolta o ha ascoltato mentre scriveva quelle pagine.




INTERVISTA:

1)La prima domanda che pongo sempre nelle mie interviste è anche quella per la quale nutro estrema curiosità: cosa l'ha spinta ad iniziare a scrivere? In che modo e quando ha iniziato?
Rischio di ripetere cose già dette altrove, ma ho iniziato da piccina con mia cugina: disegnavamo scenette su cartoncini e poi insieme inventavamo le storie. Lei che era più grande, scriveva ma il lavoro era di entrambe. Dopo aver sognato per un po’ di fare l’astronauta e vedere infranto il mio sogno dal “Manuale delle giovani Marmotte” dove ho trovato scritto che per fare l’astronauta si doveva essere Russi o Americani, ho deciso che avrei seguito le orme di mio padre. Mio padre ha passato la vita a cercare di scrivere un trattato di anti-economia contro il denaro e contro tutte le teorie economiche fin qui esplorate dal genere umano. Io non capivo da piccola cosa stesse esattamente facendo, ma sapevo che scriveva. Ho semplicemente seguito, in adorazione, le orme di mio padre, anche se in me ha prevalso la fantasia e non la ricerca economica.


2)Un viaggio doloroso quanto coraggioso quello di Vivi. Una scelta di vita difficile e che in pochi condividono o almeno comprendono. Qual è il suo pensiero?
Ho avuto una zia, a me molto cara, malata di sclerosi multipla che ha passato una vita che non augurerei a nessuno e che a un certo punto, ha stipulato un contratto con una clinica svizzera per il suicidio assistito nel caso le cose si fossero messe in modo tale da richiedere una risoluzione che le evitasse ulteriori lunghe e inutili sofferenze. Per fortuna sua e nostra alla fine della sua vita non ha dovuto ricorrere a questa scelta estrema, ma noi tutti di famiglia l’abbiamo sempre condivisa e appoggiata. Non siamo mai stati cattolici e credo comunque che anche se lo fossimo stati, la pietà debba prevalere contro l’accanimento terapeutico.


3)Emma, l'amica migliore e di sempre della protagonista si ispira ad una persona reale? Magari una sua di amica così speciale?
Assolutamente sì, la mia migliore amica, la più cara, un amore sconfinato, totale, scelto, a cui vado vene come sono e che io accetto per quella che è. Diversissima da me e con una vita particolarissima, ma ci siamo scelte alle superiori e non ci siamo più lasciate. Credo nell’amicizia più di quanto creda nell’amore. Forse a causa del mio disturbo di personalità, ma Emma è e sarà sempre la sorella scelta.


4)Ne "il viaggio di Vivi" veniamo anche a conoscenza, ma solo superficialmente, del disturbo borderline. Vedo che è una tematica che tratta spesso. Come mai?
Perché come ho detto nella risposta precedente, ne ho sofferto per lungo tempo. Ora sono stabilizzata, ma ho passato i primi 40 anni della mia vita in un vero inferno, che non auguro a nessuno. Spero tanto con i miei libri di sensibilizzare su questo e su altri argomenti relativi alla salute mentale, che è spesso considerata argomento tabù quando addirittura portatrice di stigma.


5)"il viaggio di Vivi" ci dà anche uno sguardo su una relazione tossica, una di quelle che è difficile mollare nonostante tutto. Ne ha avuto prova diretta? O cosa consiglierebbe a chi si trova davvero in questa situazione?
Volersi bene. Ma non basta dirselo. È un po’ come quando si dice che amare è una scelta che si fa quotidianamente: si deve imparare ad amarsi. Farsi rispettare dipende da quanto rispetto abbiamo per noi stessi. E il rispetto per se stessi si coltiva con piccoli gesti quotidiani e con una scelta interiore molto profonda…O con un carattere strutturato molto bene, dono di una famiglia sana, ma ce ne sono poche in giro.


6)Se si pone dall'altra parte e quindi in veste di lettore, ove orienta i suoi occhi? Genere preferito?
I miei autori preferiti sono stati i Luther Blissett al tempo di Q, Manuel Vázquez Montalbán e Fred Vargas, Simenon, Margaret Doody, Asimov, Marguerite Yourcenar, insomma gialli, fantascienza e storici. Vorrei tanto essere in grado di scrivere bei capolavori come quelli di Montalbán o dei Wu Ming, ma non ne ho il dono. Magari un giorno farò un corso specifico sugli argomenti, non sarebbe tempo sprecato; ammiro molto chi scrive gialli e noir. Anche se io preferisco ancora il giallo classico al noir che va tanto di moda al momento.


7)Al momento sta pensando di scrivere ancora? O si sta occupando di altro?
Al momento porto avanti la mia attività di editor e agente letterario per la Cina in Italia e sono anche dipendente di una ditta nella città in cui vivo. Oltre a ciò mi sono iscritta alla magistrale di Editoria all’Universita di modena e Reggio Emilia quindi sono piuttosto impegnata. Nonostante questo ho due o tre progetti in testa che sto cullando e facendo crescere, tra cui uno sci fi solarpunk in collaborazione con il mio amico e scrittore Friedrich Friede.


8)Che messaggio vuole lasciare ai Suoi lettori?
Che la vita può essere molto complicata e che non esistono il bene e il male assoluti e il bianco e il nero. Persino il Dao è sempre in movimento e crea un mix tra nero e bianco che altro non è che lo scorrere della vita. Vorrei sensibilizzare le persone su argomenti delicati come la salute, la femminilità, l’etica individuale. Spronare a fare scelte eticamente corrette e coerenti con quello che si vorrebbe per se stessi.


9)È abitudine anche per lei tenere un diario di vita?
Assolutamente no, non ho la pazienza o il tempo per farlo. Se scrivo è per creare storie per gli altri. Mi è largamente sufficiente.


10)Se dovesse descrivere in tre parole il Suo "il viaggio di Vivi" quali
sceglierebbe?
Vita, Amicizia, Sofferenza.












COSA NE PENSO? 

Mercoledì arriva la recensione per questo testo molto bello, con spunti di riflessione interessanti.

Intanto, godetevi l'intervista d recuperate le tappe del blog tour:















Grazie a Matilde per avermi nuovamente coinvolta ❤️




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