mercoledì 28 settembre 2022

IL TESORO DEL DIAVOLO, Luigi Panella

CHE IL DIAVOLO ABBIA TENTATO ANCHE UN INQUISITORE?

SCHEDA TECNICA:

Titolo: Il tesoro del diavolo, le cronache dell'inquisitore 
Autore: Luigi Panella
Data di pubblicazione: 8 marzo 2022
Ce: Rizzoli
Prezzo: ebook 9,99 euro/cartaceo 15,20 euro
Disponibilità: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥/5



TRAMA:

1265. Sono passati quindici anni da quando le strade di Yves le Breton e Umberto di Fondi si sono incrociate. Luigi IX “il Santo” regna in Francia, tormentato dal ricordo della disfatta di Mansura, mentre sul trono del Regno di Sicilia, insidiato dalle trame dei baroni, siede il figlio naturale di Federico II, Manfredi. Yves e Umberto sono invecchiati, l’uno schiacciato dalla responsabilità dell’officium, l’altro condannato a una solitudine impenetrabile. Ma il tempo non è riuscito a fiaccare l’impegno di Yves nel difendere la cristianità dalle insidie del maligno o la lealtà di Umberto al sogno di laicità e tolleranza di Federico II. Adesso, a distanza di tanti anni da quella notte a Gerusalemme che ha cambiato per sempre le loro vite, Yves e Umberto tornano a fronteggiarsi alla ricerca di un antico manoscritto e del tesoro del diavolo: un segreto di cui si è persa memoria dalla distruzione di Cartagine, un segreto talmente pericoloso che, se svelato, potrebbe segnare la fine del loro mondo e di un’intera era. Partendo dalle guerre che hanno portato all’inizio della dominazione angioina in Italia, fra tradimenti, fanatismi, amori proibiti e paure millenariste, Luigi Panella ci conduce fino alle rovine di Cartagine a bordo delle navi salpate per l’Ottava crociata, dando vita a un intreccio suggestivo e mozzafiato che unisce la tradizione del grande romanzo storico a una spy story dal finale sorprendente.








COSA NE PENSO?

Una storia che parte nel 1265 per snodarsi negli anni a venire ma non solo...per ritrovarsi infatti anche nel grande passato, nel 146 a.C., ai tempi di Cartagine, ai tempi della sua rovina...

Ciò che ci viene narrato, è il racconto che vede protagonista l'inquisitore delegato dal papa nel regno di Francia, Yves le Breton.

Siamo ai tempi di guelfi e ghibellini, di papa, di Roma e di Re.
Abbiamo quindi due fazioni che si danno battaglia...tra chi è designato dal papa, vedi il sovrano Carlo d'Angiò e tra chi invece è usurpatore come Manfredi.

Ovviamente, come sempre (anche ora?) c'è chi cambia un po' lato a seconda della convenienza...vedi Riccardo di Caserta...ma forse la sua rivolta è anche influenzata da una certa lettera...

Ma non facciamo confusione e torniamo a noi.
Muoveremo un passo dopo l'altro attraverso attacchi, guerre piccole e grandi, ucc*sioni, m*rti.
Conosceremo molti nomi della storia, molti regni saranno nominati ma il tutto con estremo ordine e precisione, questo permetterà infatti una lettura molto agevole e fluida del tutto.

Parliamo ovviamente di uno storico ma non solo...troveremo una vera spy story.
Perché vi starete chiedendo...
Come vi dicevo, andremo anche molto indietro nel tempo, fino a Cartagine e alla sua disfatta, fino a conoscere anche un particolare segreto...uno trascritto in una stele.
Uno che anni dopo, verrà riportato in un libro, il quale finirà in una biblioteca tra quelli di erbologia, in quel dell'Abbazia di Montecassino, nelle mani di un "falso" abate.

La notizia però del suo contenuto, esce dall'abbazia fino a giungere alle orecchie proprio di Yves che vuol mettere le mani ad ogni costo su "il tesoro del d*avolo".
Scopriremo che esso non è lontanamente ciò che immaginiamo...resteremo un tantino scioccati.

Dalla rivelazione del vero tesoro, ogni passo sarà mosso in direzione, ogni passo sarà influenzato da Yves e dalla sua volontà...fino ad arrivare ad un punto di non ritorno, fino a sacrificare troppo.

Che si sia passato il limite? Che il d*avolo abbia tentato anche un inquisitore?

Perché alle volte siamo talmente cechi di fronte a ciò che desideriamo, da smarrire la retta via...importante è però rendersene conto e riprendere le redini della propria esistenza.

"Deve sparire, in mare"

Ma, come spesso avviene, la storia si ripete...

Un finale ad ampio respiro ci lascerà con un dubbio, ci lascerà con un...Ma se...

A voi scoprirlo...

Uno storico molto ricco e assolutamente ben scritto, ove si denota una grande ricerca e meticolosità di narrazione.
Capitoli brevi, sottotitolati con luogo e periodo, aiutano il lettore a non perdere mai le fila, a sapere sempre esattamente cosa sta leggendo e in che momento collocarlo.

Tantissimi nomi, personaggi si snodano tra le pagine ma sarà pratico mantenere ordine.
Pagine che spesso, si tingono di violenza, di sangue e lotta ma siamo in un contesto storico che non lascia spazio a molto altro.

Un genere che da un po' mancava tra le mie letture e che ho ripreso in mano davvero con immenso piacere, soprattutto con tra le mani uno storico di questa levatura.
Che poi come vi dicevo, si tinge anche di altro per dare ancor più dinamicità al racconto.

Io vi dirò...spero in un proseguo...
















I MIEI PRO

Uno stile narrativo fluido pur trattandosi di uno storico molto ricco di date, nomi, avvenimenti.

I MIEI CONTRO

Non ne ho da segnalare.


Per il resto si è anche svolto un bellissimo BLOG TOUR!











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Grazie grazie ancora a Matilde Bella e al suo credere in me e nelle mie parole ❤️




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