mercoledì 14 agosto 2024

DOVE UN'OMBRA SCONSOLATA MI CERCA, Andrea Molesini

FA LUCE PERCHÉ È FELICE. E CHI È FELICE HA RAGIONE


SCHEDA TECNICA:

Titolo: Dove un'ombra sconsolata mi cerca 
Autore: Andrea Molesini 
Data di pubblicazione: 4 aprile 2019, ora ripresentato e ripubblicato nel formato della foto
Ce: Sellerio editore
Costo: ebook 9,99 euro/cartaceo 12 euro
DisponibilitàAmazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥/5




TRAMA:

A Venezia, negli anni che vanno dal 1938 al 1945, anni di guerra, di fascismo e di occupazione nemica, Guido passa dall'infanzia all'adolescenza. Una crescita dominata dalla imponente figura del padre - il «Comandante», un ufficiale della Regia Marina che diventa capo partigiano - e della madre che decifra il mondo «con il naso e con le orecchie», beffandosi della presunta razionalità maschile. Centrale, nella vita di Guido, è l'amicizia, nata sui banchi di scuola, con un compagno di umile estrazione sociale e di poca cultura, ma capace di fulminee intuizioni. I due amici - Guido e Scola - entrano nella pericolosa rete clandestina del contrabbando, e quasi senza rendersene conto divengono staffette partigiane. La vastità e i segreti della laguna si rivelano in lunghe giornate in cui i due ragazzi portano di isola in isola messaggi criptati, curano i loro piccoli traffici, incontrano le persone più strane. Ma altro li unisce: le donne, che per un adolescente sono fuoco, tormento, mistero; Scola, più grande e già seduttore, è per Guido un modello. In questa vicenda, un po' Resistenza un po' ribellione brigantesca, sono coinvolti altri personaggi memorabili, tra cui spiccano il nostromo Tobia e la vecchia Sussurro, la somala Maria, che vive nascosta nella palude, una contessa e un maggiore tedesco. Ognuno di loro ha una storia da svelare e mette un granello di saggezza, di poesia e di coraggio nella formazione di Guido. Ma quando, all'improvviso, il sospetto di un tradimento si insinua, l'impalpabile senso del rischio e della sfida («tutto quel che conta è segreto») che eccitava le peripezie dei due amici si trasforma in angoscia. Con una scrittura di potente, naturale musicalità, che aderisce al dettaglio realistico senza rinunciare al vigore della metafora, Molesini fa sempre sentire al lettore una rivelazione, una forza nascosta, mettendo in scena i turbamenti della coscienza, che in ogni essere umano convivono con il travolgente mistero della felicità.







COSA NE PENSO? 

Questo romanzo di formazione vede la crescita di un bambino, fatto ragazzo che ci racconta il tutto da uomo, Guido.

La particolarità narrativa risiede nell'uso del tempo. I ricordi sono mescolati tra loro, la storia si dipana dal 1934 fino a...1956, ma anche un cenno al 1979, poi al 1984/1985 per narrare una vicenda di rilievo per chiudere con la verità del tutto nel 1998.

Ogni capitolo riporterà la data di riferimento, così da non incappare in errori dettati dagli sbalzi temporali...questo filo aiuta ad un'esperienza di lettura consona.

Quando inizia la nostra avventura, è come detto, il 1934, l'anno di Hitler (detto il Mascelluto di Predappio)a Venezia, che non è passato alla storia come un anno fortunato. 
Ma per Guido fu l'Amnus mirabilis, non della nascita naturale ma della coscienza, del primo ricordo, il ricordo del numero 4...
Il secondo a onor del vero, perché il primo era la stazione affollata...

Guido non è solo ma i pilastri narrativi saranno vari, dal padre chiamato Comandante, alla madre che darà il primo incontro con la m*rte, al nostromo Tobia, alla somala Maria, alla vecchia Sussurro, all'unico amico Scola.

Il padre è un uomo tutto di un pezzo, impegnato in un lavoro segreto al SIS, impegnato alla Regia Marina come ufficiale. Di nome fa Marc'Aurelio. Un uomo ammirato, seguito dal figlio con il quale condividere la passione per la creazione di mappamondi.
Quel padre che smetterà di essere luce e ispirazione dopo quel brutto giorno...

La madre, una donna dolce e che funge da pilastro familiare. La donna che vive tutto annusandolo e che definisce la neve farfalle fredde...Siamo le parole cantate sottovoce.

Del nostromo Tobia che dire? Nel suo sguardo rabbia e quiete coabitavano senza contendersi lo spazio. 
Un uomo importante, il secondo. Un uomo anche molto geloso come scopriremo molto in seguito.

La somala Maria è una donna nera nascosta in laguna. Un faro di bellezza e di qualche modo amicizia per il nostro Guido, che la conoscerà in seguito ad una brutta febbre. Una figura che ci sarà nei momenti bui.

La vecchia Sussurro, la donna che comanda, quella che tutto sa, quella che sussurra agli orecchi e in particolare a quelli del nipote Tobia in un momento cruciale che mai sarà dimenticato.

Ma torniamo a Guido, alla sua storia, alla sua crescita, segnata da vari lutti...

Il primo come dicevo, con la madre quando ancora era piccolo per capirla appieno.
Poi col maestro Gorlato per esempio.
Poi con tutti quelle figure più adulte di lui.

Vedremo quindi molto anche la gestione del lutto, il modo in cui viene elaborato e affrontato, gestito, a vari stadi di crescita.

Guido che farà la sua parte durante la guerra.
Era M2, il secondo messaggero, una staffetta della Resistenza, era il dicembre 1943. Il primo messaggero era l'amico Scola col quale passava la giornata in barca alla consegna di messaggi e nei momenti liberi, si leggeva Guerra e Pace.

"Se devo rischiare la vita voglio sapere perché"

Poi gusteremo anche il primo incontro con la lussuria, con quello che si pensa amore.
Lo scopriremo nel settembre 1944 con Francesca.

"L'amore è un pezzetto d'infinito che non si nega nemmeno gli spiriti mediocri"

Molto importante sarà anche il rapporto genitoriale, oltre ovviamente al tema della guerra che racchiude tutta l'infanzia del protagonista, segnando la sua crescita veloce e repentina.

Il tutto ambientato in una Venezia avvolta dalla nebbia alle volte, dal vento altre, ma sempre immagine suggestiva come lo sono le parole di questo romanzo: suggestive e profonde.

Lessico ricco, molto. Studiato, con uso di similitudini molto frequenti. Con l'uso di odori per immergerti nell'atmosfera del momento.

Tante tematiche accompagnano la crescita di Guido, tutte ben sviluppate e portate al lettore.

È difficile parlare ottimamente di questo scritto, essendo un'esperienza di lettura a mio avviso, estremamente soggettiva.
Ti deve catturare lo stile per apprezzare appieno questo romanzo di formazione, se entri in empatia con lo scrittore da questo punto di vista...allora sarà tutto meraviglioso.

Un soggetto narrato che cresce in fretta, che vive molti momenti difficili, che si ciba di cose semplici, che vive di dubbi, che si emoziona senza definirne i sentimenti.

Una scrittura sicuramente potente e diciamo musicale, da capire ed afferrare.








































I MIEI PRO

Un bel lessico per un romanzo di formazione molto ricco ed inusuale per i salti temporali.

I MIEI CONTRO

Non ne ho di rilevanti da segnalare.







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Grazie ad Adriana per la copia ❣️














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