venerdì 26 luglio 2024

AUDREY HEPBURN, Eileen Hofer & Christopher

MENO È MEGLIO


SCHEDA TECNICA:

Titolo: Audrey Hepburn 
Autore: Elleen Hofer
Illustratore: Christopher 
Data di pubblicazione: 29 maggio 2024
Ce: Renoir comics
Costo: cartaceo 24,70 euro
Disponibiltà: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥💥/5
Serie: autoconclusivo 





TRAMA:

Scoprite la biografia intima di Audrey Hepburn: "Questo è senza dubbio uno dei tributi più toccanti mai prodotti sulla mamma", secondo il figlio più giovane di Audrey Hepburn, Luca Dotti. Star del cinema americano e icona della moda fin dagli anni Cinquanta, Audrey Hepburn ha incantato il mondo con la sua naturale eleganza e i suoi look scintillanti. Tuttavia, il destino non sorrise subito a questa bambina cresciuta sotto le bombe della Seconda Guerra Mondiale. Malnutrita, abbandonò il suo sogno di diventare prima ballerina, ma trovò rifugio nel teatro e nel cinema. Fu infine quando divenne madre e ambasciatrice dell'UNICEF che Audrey scoprì i suoi ruoli preferiti e sfruttò la sua celebrità per dedicarsi ai meno abbienti.






COSA NE PENSO? 

Se dovessi scrivere un libro sulla mia vita comincerei così: "sono nata il 4 maggio 1929 e sono morta tre settimane dopo".

Audrey Kathleen van Heemstra Ruston discende da un'antica famiglia della nobiltà olandese da parte di padre. La madre di era difatti rispostata con un uomo più interessato alla fortuna della consorte che ad altro...

Nonostante tutto, nonostante avrebbero in futuro divorziato, per Audrey suo papà resterà un raggio di sole, donandole anche il primo soprannome: Monkey Puzzle.
Questo la fece stare ancora peggio quando, dopo la guerra, suo padre sembra non cercarla e lei non trovarlo... è convinta difatti sia morto ma non è per nulla così...

Ha anche due fratelli, Alexandre e Ian. Il primo arruolato per scelta, il secondo preso successivamente.

All'inizio del conflitto, la madre si mostra molto affine con Hitler e sembra non capire, sembra giustificare ogni cosa con una fiducia cieca...quanto ci metterà a capire?

Prima Audrey si troverà a viaggiare nel momento meno opportuno dal padre a Londra, poi per la paura, rispedita alla madre in Olanda, il 14 dicembre 1939.

Poi uno zio nella Todeskandidaten, la paura, gli stenti, la fame, una Audrey magra e sempre più magra...caratteristica che manterrà anche da adulta, anche costretta alle volte, anche rischiando di stare davvero male.

La guerra non termina alla fine del 1944, come prevedevano gli Alleati.
Per vendicarsi i Nazisti bloccheranno il trasporto dei viveri in tutto il paese, scatenando una feroce carestia. Si parla di "inverno della fame" al quale si aggiunge un'epidemia di tubercolosi.
Insomma, il periodo più buio per tutto il mondo del tempo. 
Non stiamo a rievocare tutto, ormai purtroppo i dettagli li conosciamo, anche sul trattamento degli ebrei.

Ma spostiamoci a 3 anni dopo, ad Amsterdam.
La prima apparizione di Audrey sullo schermo, come interprete di una hostess di volo KLM.


Per un registra Audrey sarebbe scesa direttamente dal cielo. Un angelo in terra pronto a fare faville...

Ma prima torniamo a Londra per la 
High Button Shoes, una scuola di danza. Il sogno di Audrey difatti era quello di diventare una stella della danza.

Ma poi...la vita prende la sua strada e lo fa in modo diverso...

La spinge al Cambridge Theatre nel maggio 1949 dove Audrey recita in Sauce Tartare con grande successo.

Poi arrivano il matrimonio con Marcel, dopo aver procastinato per molto tempo quello di James Hanson arrivando ad interrompere ogni rapporto.

Arrivano altre apparizioni cinematografiche e in teatro con Gigi, un successo senza eguali che la vede protagonista.

Ad ottobre 1951 si troverà a New York e atterrerà a Roma poi dal 23 giugno alla fine di settembre del 1952 per il suo famosissimo Vancaze Romane.

Arrivano anche un Oscar, anche il famoso Colazione da Tiffany.

È in questo periodo che incontra anche il marchio Givenchy e se ne innamora, diventando al contempo musa che utilizzatrice vorace dei capi dello stilista.

Il matrimonio con Mel arriverà a capolinea, dopo aver avuto con molta fatica Sean. Audrey difatti subirà due aborti spontanei, il desiderio di un figlio la obbligherà poi a rallentare.

Ne avrà anche un secondo, Luca, ma con il secondo marito, Andrea Dotti, sposato nel 1969.

L'uomo che però le starà accanto fino alla fine sarà Robert. Sarà presente nella sua lotta per il bene dei bambini, nei suoi viaggi per l'UNICEF.

L'ultima volta che la vedremo sul grande schermo sarà nell'estate del 1989 ove intepretra un angelo nel film di Steven Spielberg.

Il 20 gennaio 1993 purtroppo la grande icona si spegnerà per un grande male, lasciando ricordi meravigliosi dietro di sé.


Un memoir strabiliante sull'icona indiscussa Audrey Hepburn. Scandaglieremo tutti gli aspetti della sua vita, anche grazie alla possibilità data dal figlio Luca Dotto, di accedere ad alcuni scritti privati.

Alla fine del testo, troveremo anche una sua super interessante intervista. 

Viene citata anche una poesia di Sam Levenson che vi invito a recuperare perché davvero illuminante e profondamente legata all'artista.

Le tavole sono di una bellezza senza tempo, unicamente in bianco e nero, esprimono un'eleganza senza tempo, come solo Audrey ha fatto.

Un'opera da conservare e scoprire. Un'opera stupenda che voi amiate l'attrice o meno, che voi ne sappiate qualcosa o meno.

Non posso che dirvi recuperatela e scoprite cosa si cela dietro la figura di Audrey Hepburn.






















I MIEI PRO

Una storia raccontata da immagini meravigliose.

I MIEI CONTRO

Non ne ho da segnalare.








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Copia presa da me al salone del libro❤️











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