giovedì 20 luglio 2023

LE BIBLIOTECARIE DI ALESSANDRIA, Alessandra Lavagnino

VÒLE LE VIOLE, VÒLE?



SCHEDA TECNICA:

Titolo: Le bibliotecarie di Alessandria 
Autore: Alessandra Lavagnino 
Data di pubblicazione: 19 aprile 2002 nella prima pubblicazione, maggio 2023 in ristampa
Ce: Sellerio editore
Costo: ebook 8,49 euro/cartaceo flessibile 10,40 euro
Disponibilità: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥/5





TRAMA:

La saga di una famiglia dal 1870 alla fine della seconda guerra mondiale, narrata come il crescere di un albero nodoso e dai rami intrecciati, faticoso ma forte di una sua determinazione, dalle sue radici degli avi, lontane per geografia e posizioni sociali. Un'opera corale, o "un concerto italiano" come suggerisce il titolo della prima parte, ma che si stringe alla fine in un'infanzia e prima giovinezza.











COSA NE PENSO? 

La nostra saga familiare, ricca e densa di persone, luoghi, date, ricordi.
Ricordi belli, vivi, colorati ma anche oscuri, bui, che sanno di guerra.

Molte famiglie si intrecciano e danno vita ad altre famiglie che proseguono e proseguono fino alla parola fine.

Di tutto ci parlerà Adriana. Lo farà in terza persona, poi in prima, al passato, al presente con intramezzi dove invece è Zia Margherita a parlare o mamma Marta.

Ma andiamo con ordine e andiamo indietro fino al 1870, a Fumone, in Ciociaria.
Qui la prima famiglia ad entrare nella storia sono i Canterno ove scopriremo le origini di Tommaso. Tommaso che a vent'anni lascia tutto alla sorella e al cognato, non è interessato ai beni materiali quanto alla conoscenza. 
Si dirige quindi a Roma per studiare a La Sapienza e laurearsi in lettere antiche.
Diviene poi professore dapprima ad Alatri e poi in quel di Alessandria...ma prima di esplorare questa nuova città sconosciuta, ello si sposa niente meno che con una sua alunna, Antonia.

Così nacquero Giacomo, poi Maria.

Ma come dicevo, Alessandria d'Egitto nel 1899.
In questa terra ricca di colori, sapori, di sabbia nel vento, nasce Marta Canterno, la mamma Marta.

I Stelianì come vicini di casa, la loro amicizia, le torte tradizionali ma poi delle morti, quelle del padre e poi della figlia maggiore durante la prima guerra mondiale.
Questo li porterà a tornare nella terra natia, Cipro.

Una lontananza che pesa a Marta.
Lasciano lì solo il figlio Nicola...quel figlio che secondo Tommaso potrebbe violare l'innocenza della sua Marta. 
Protezione, divieti, libertà negata.
In tutto ciò arriva anche Margherita e lo fa sanando una ferita sempre aperta per Maria, quella figlia lasciata ai nonni che non vedranno più.

Ma la famiglia Canterno dovrà compiere altri viaggi. Di nuovo Antonia si sente sradicata e anche Margherita...seguiranno Marta a Roma perché possa studiare lei, la figlia prediletta del padre...quel padre che però rimane ad Alessandria ad insegnare...vi seguirò appena possibile.

Quel padre che cammina per le vie polverose, che torna con libri, tutti quelli che riesce a portare. Quel padre che di libri ne accumulerà per tutta la vita riempiendo stanze, case, affollando miniati, ricordi di epoche passate.

A Roma nel 1920 ritrovano il fratello Giacomo, diverso, cambiato dopo la guerra.
Quel fratello che si sposa con Cate che studia recitazione, che riempie la casa di mascarallìcchie.

Il padre Tommaso detto Pardi da tutte loro, arriverà a Roma solo nel novembre del 1925 dopo aver perso il lavoro, senza che nessuno sappia mai perché.

Ma cambiamo scenario. Siamo ad Ascoli Piceno dai Mucciarelli nel 1870. Qui conosciamo Peppina, Matilde e Carlo. Tre fratelli rimasti col padre Alessandro, il marchese.

Il padre poi si risposerà, la figlia Matilde inizierà a dipingere...

Ma conosciamo un'altra famiglia, i Fieschi che da Genova si sposterà a Roma.
Una famiglia con due papi e 72 vescovi.
Da un ramo della famiglia nel 1810 nascerà Giovanni Battista che ebbe in totale 19 figli...a noi preme conoscere il diciottesimo, Giacinto. 

Colui che a Roma arrivò con una lettera di presentazione al signor Pignalosa, padre di Adele, amica devota di Matilde.

Si conobbero ed innamorarono...nel 1895 il matrimonio e poi due figli, tra cui Enrico.
Enrico che, vagando per le vie, guidato da un suono soave di un violoncello, si innamora di mamma Marta. 

Un altro matrimonio, un altro viaggio per lavoro, questa volta Palermo.
Ed è qui che Marta incrocia per la prima volta gli occhi di Arturo D. 
Occhi che non la lasceranno mai...

Ma poi ancora un viaggio, questa volta a Napoli ove Marta da alla luce la nostra voce narrante, Adriana.
Una bimba che vivrà con una preghiera silenziosa che nessuno pare ascoltare, con parole non dette e pensieri fumosi.

Ed intanto Marta pensa e ricorda e sogna...le kolluria di Stelianì, i gelsi della via, il lieve crepitare del limo alle rive del canale...perché in fondo la sua casa per lei è ancora Alessandria.

Ma gli anni avanzano, arriva il 1936 e torna Roma ancora una volta, arriva anche lo studio di biblioteconomia ed il lavoro alla biblioteca Casanatense perché Marta si deve mantenere dopo...la separazione.

Nuova signora D., di nuovo Palermo e la biblioteca Nazionale.

Una bambina Adriana che continua a viaggiare tra Palermo e Roma.

E poi la seconda guerra mondiale.

Sentimenti contrastanti, mesi distanti dalla madre e poi dal padre. Andare a scuola, non avere amici...sentirsi diversa e divisa. Vergognarsi dell'altra lei lasciata a Palermo, intristirsi per quel padre taciturno, ammaricato...te l'ha messo in testa tua madre?

E poi le bombe, la distruzione, una città che cambia, che non è più lei...nessun sapore ricordato, nessun profumo. La fame, tanta fame. Nonne da andare a trovare, la zia Margherita sempre più magra e vecchia, nonno Giacinto volato via.

Nessuna notizia da Palermo, una pace che sembra arrivare ma poi si fa offuscare da nuove bombe.

Ci sarà mai una fine?
Intanto libri salvati, opere d'arte nascoste. Marta e anche Enrico salvatori.
Ed Adriana? Pensieri che affollano la sua mente ma che non sente di poter mai esprimere davvero, una vita sempre a metà, divisa...senza una casa...


Una saga familiare che forse a tratti, soprattutto inizialmente, vi sembrerà fin troppo densa e difficile da portare avanti ma tutto avrà modo di essere spiegato, ogni figura, ogni ponte, ogni piazza...tutto sarà a compimento di qualcosa di più grande.

Una scrittura aulica, antica che ben di abbina alle epoche narrate. Personaggi tanti e tutti ben definiti. Famiglie che si intrecciano fino alla fine. Volti che sorridono e che piangono.

Adriana che ricorda e ci racconta. Che probabilmente mescola verità e sogno, desiderio.

Se amate il genere, da leggere assolutamente e vivere con calma.

Un'autrice purtroppo venuta a mancare ma che ha lasciato opere e scritti per chi voglia scoprirla, come sta succedendo a me, dopo questa lettura.
















I MIEI PRO

Stile narrativo aulico, antico che ben si sposa con le vicende narrate, alternanza di prima e terza persona che da un tocco particolare e moderno al tutto.

I MIEI CONTRO

Forse in alcuni punti si rallenta un po' e rischia di non scorrere fluido come invece nella parte iniziale e finale del libro.










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Grazie di cuore ad Adriana di Sellerio per questa copia❤️









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2 commenti:

  1. Bellissimo, mi ispira molto come genere e come storia

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  2. Leggo davvero raramente saghe famigliari perché tendo a stufarmi velocemente però il contesto storico e sociale di questa mi intriga parecchio

    RispondiElimina

L'OMBRA, Daniele Marassi

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