COSA NE PENSO?
Mi chiamo Mary Wollstonecraft Godwin ma tutti mi conoscete come Mary Shelley.
Sono nata il 30 agosto del 1797 a Londra, in una famiglia che aveva una grande passione per la cultura.
Purtroppo la mia mamma mi lasciò quando avevo appena 10 giorni. Il mio papà ne fu distrutto, anni dopo si risposò ma la mamma non la dimenticammo mai.
Non averla potuta conoscere mi rattristava molto, e mi consolava sedermi sulla sua tomba per leggere ma anche per raccontarle i miei pensieri.
All'età di 15 anni mi sentivo sola e non andavo molto d'accordo con la mia matrigna. Questo mi spinse ad andare in Scozia dai Baxter, amici di famiglia.
Qui mi sentivo libera e raccontavo storie e le scrivevo.
Avevo deciso...sarei diventata una scrittrice!
Al mio rientro a Londra rividi Percy B.Shelley e ci innamorammo. Avete capito ora da dove viene il cognome col quale mi conoscete?
Non eravamo ricchi di denaro ma di idee sicuramente si!
Conoscemmo pure il famoso lord Byron che ci invitò a trascorrere l'estate nella sua casa in Svizzera, assieme al suo medico, il dottor Pollidori.
Quell'estate, del 1816 fu fredda, buia e piovosa. Questo portò lord Byron a proporre una sfida per passare il tempo: creare una storia paurosa, terrificante. La migliore avrebbe vinto!
Inizialmente non mi venne in mente proprio nulla poi, ispirata dai racconti sugli studi dell'elettricità per far muovere i morti, sognai la mia storia... Frankenstein.
Proprio qui quindi nacquero Victor Frankenstein e la sua creatura.
Quando rientrammo a Londra, ci misi un altro mese a concludere il romanzo e nel 1818 fu pubblicato!
Non vi era il mio nome inizialmente perché sapevo bene quanti pregiudizi c'erano attorno ad una donna scrittrice.
Quando fu ristampato allora si lo feci inserire, così che tutti sapessero che anche una donna può scrivere ottime storie.
Poco dopo la pubblicazione, arrivò il dolore, tanto dolore.
Avevo già perso una figlia e una sorella, poi anche altri due figli ed infine il mio grande amore Percy.
Rimanemmo io e mio figlio Percy Florence.
Lui fu la mia ancora di salvezza.
Continuai a scrivere, riuscii a donare un'istruzione a mio figlio, viaggiamo in Europa, dov'ero stata con suo padre anni prima e vissi felice i miei ultimi anni di vita.
Mi spensi a 53 anni.
Sono felice perché ancor oggi vengo letta, soprattutto col mio Frankenstein, uno dei primi romanzi di fantascienza.
Non fu facile far riconoscere il mio talento e nemmeno superare tutto il dolore che la vita mi ha riservato ma la scrittura mi ha sempre fatta stare bene.
Perseguite i vostri sogni e passioni sempre, anche quando vi sembra di non farcela, anche quando la vita vi mette a dura prova.
Un'altra lettura meravigliosa di una donna che non ha bisogno di alcuna presentazione.
Come sempre illustrazioni bellissime coinvolgono ed accompagnano i piccoli lettori nella scoperta.
Un testo come sempre, scritto in modo che possa essere compreso e capito anche dai più piccoli che si appassioneranno alla lettura e alla scoperta, attraverso anche divertenti giochi.
Un'altra lettura condivisa entusiasmante e molto istruttiva.
Un ventottesimo di collana davvero entusiasmante, chissà chi scoprimero la prossima volta.
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