venerdì 10 febbraio 2023

AMORI ETERNI : SIMONE DE BEAUVOIR & JEAN-PAUL SARTRE

UNA FAVOLA REALE

SCHEDA TECNICA:

Titolo: Simone De Beauvoir e Jean-Paul Sartre 
Collana: Amori eterni
CE: Emse Italia 
Data uscita in edicola: 4 febbraio 2023
Prezzo: 7,99 euro
Per saperne di più: Clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥💥/5



LA COLLANA:

Cleopatra e Marco Antonio, Giuseppe e Anita Garibaldi, Frida Kahlo e Diego Rivera, John e Jacqueline Kennedy, Ramses e Nefertari, Marie e Pierre Curie. In qualsiasi ambito, nel mondo dell’arte, della storia, della politica, della scienza, ci sono coppie iconiche, indimenticabili, che con la loro passione hanno emozionato, incuriosito e fatto sognare un vasto pubblico di lettori. Per la prima volta in edicola un originale progetto editoriale dedicato ai grandi amori della storia. Racconti coinvolgenti ricostruiscono in modo romanzato la vita delle coppie più famose che hanno influenzato il corso della storia. Una collana di volumi monografici in un’esclusiva edizione: sofisticate copertine con sfondi floreali e dettagli color oro, stampate su carta in rilievo.


REALTÀ EMSE ITALIA:

Emse Italia, appartiene ad una importante casa editrice internazionale, specializzata nella creazione e diffusione di contenuti informativi e con sede in Spagna.

Con un catalogo molto ricco, fatto di opere destinate a diversi target, Emse commercializza i propri prodotti in tutto il mondo attraverso i più grandi gruppi editoriali nazionali e internazionali.
Dalle collezioni destinati ad un target di adulti, alle opere per bambini, lo scopo di Emse è portare le grandi idee e le discipline della conoscenza a tutti, attraverso lo sviluppo di progetti basati su un approccio innovativo in cui il massimo rigore e la componente educativa si combinano con il divertimento.





LE CITAZIONI:

"Sono felice ogni volta che vedo qualcuno di nuovo, ma allo stesso tempo sono delusa, perché spero in un piacere che solo tu mi puoi dare. Vivo mutilata senza di te, amore mio. Non è esattamente doloroso, è triste. In tutto il mondo, solo tu conti per me."
Simone De Beauvoir

"Ti amo appassionatamente (nel senso pieno del termine). Non lo voglio dire ancora una volta perché l'espressione mi irrita, ma ricordalo bene, mia dolce, il mio piccolo fiore. Teneri baci per le tue piccole guance."
Jean-Paul Sartre




COSA NE PENSO?


1980, Montparnasse
Continuare a darsi del "voi" sempre anche dopo l'amore, anche con tutto il condiviso...quello era stata la loro salvezza...non di certo dalla morte.

Camminava sotto la pioggia Simone, sola.
Il suo Sartre non c'era più. L'aveva appena salutato al cimitero.

Che senso aveva il tutto senza di lui? Andare avanti, solo quello...un piede di fronte all'altro.
Un piede di fronte all'altro che la portarono al jardin, il loro...quello con le sedie di ferro battuto verde.
E lì, nella solitudine e nella sua testa, solo allora si immaginò di dargli del tu, a quel piccolo uomo che le mancava terribilmente.

Ma torniamo al 1929, alla Normale.
Le donne c'erano ma erano pochissime. In fin dei conti il ruolo era sempre stato chiaro...casa, figli...istruzione quella sufficiente e nulla di più che anzi era dannosa!
Una donna sì, in caso di estrema necessità, poteva anche mantenersi ma perché farlo se era possibile contrarre un buon matrimonio? 

Questo era il pensiero ancora dilagante.

La giovane Simone del tempo non era così profondamente diversa dalla coetanee, almeno superficialmente.
Lei si trovava lì, dopo aver perso la solidità economica. Si trovava lì per gli insegnamenti del padre che le insegnò ad amare la letteratura ed il pensiero libero soprattutto sulla religione. 

Nonostante ciò, il padre fu difficile da convincere. Ma ora era lì. Senza una fede a sostenerla. Certo dovette raggiungere qualche compromesso, ma l'importante era poter studiare per poter insegnare, continuare a scrivere i suoi libri e magari sposarsi.

La Normale la cambiò comunque radicalmente grazie alle discussioni, alle letture, a tutte le persone che ci gravitavano.

A soli 21 anni era pronta per sostenere l'esame di laurea in filosofia e anche un ventiquattrenne Jean-Paul Sartre...lui al secondo tentativo.

Il piccolo uomo, Sartre, che se ne andava in giro per i corridoi con quell'aria strafottente e la pipa in bocca, occhiali spessi e l'aria un po' sporca, sempre accompagnato dai due suoi amici.

Fu proprio uno di questi due, Maheu, che incontrò per primo Simone. Iniziarono a vedersi sempre più spesso e a pranzare insieme. Lui geloso quasi e timoroso di darla in pasto agli altri due del gruppetto di amici, lei che si rendeva sempre più conto del modo di pensare retrogrado di lui sulle donne e del suo amore dichiarato per la moglie.

Ma al ritorno da un viaggio, decide che era tempo di inserirla nel gruppo e di preparare insieme l'esame finale.
Inserirla talmente bene che anch'ella prese un nomignolo, un soprannome..le Castor.
Non molto lusinghiero certo, ma indicava l'appartenenza, l'essere una di loro.

Per Sartre sarebbe sempre stata, per i seguenti cinquant'anni, mon Castor.

Arrivò anche io giorno dei risultati dell'esame. Maheu se n'era andato da Parigi dopo la non ammissione all'orale. Questa partenza aveva di certo avvicinato Simone e Sartre.
Alla fine quest'ultimo si classificò primo, Simone seconda e superarono l'esame anche altre tre donne. 

Pensando che soltanto otto donne in tutta Francia avevano superato l'esame di filosofia beh, c'era dello straordinario. 
Simone era in assoluto la più giovane.

Dopo ciò la vita prese corso e lo prese con i due sempre più vicini.
L'estate a Meyrignac era abitudine per Simone e Sartre la raggiunse per lavorare con lei ma soprattutto per sceglierla.
"Io vi amo e lo farò sempre, lo so"

Sartre che aveva anche tenuto testa ai genitori di lei incontrati per caso, prometteva una nuova vita a Simone che non stava più nella pelle.

Lei poi non si era mai sentita così pronta a scrivere. Il sostegno di Sartre e il suo spronarla l'avrebbero di certo aiutata.

Era finalmente giunto il momento per Simone di rientrare a Parigi e trasferirsi in una piccola stanza da condividere il più possibile con Sartre prima della sua partenza per il militare. Una nuova vita che iniziava con una lunga separazione.

Passarono due settimane fusi insieme, indivisibili, persi l'uno nell'altra.

Ma Sartre non era tipo di abbandonarsi all'innamoramento nudo e crudo no...propose quindi un "patto di unione" della durata di due anni, rinnovabile.

Ciò che diceva e intendeva era di vivere la loro relazione senza matrimonio, senza figli...nella libertà non solo per lui ma anche per lei. Vivendo anche amori contingenti se necessario ma avendo sempre ben chiaro che l'unico vero amore era quello tra loro due.
Non c'era bisogno di regole che avrebbero portato ad una routine noiosa ed odiosa.

Proponeva inoltre di stare assieme per due anni e separarsi per i successivi due. Dopo ciò probabilmente si sarebbero reincontrati per stare nuovamente insieme.

E come non andare incontro a gelosia? Ma essa non può esistere con un'esistenza libera...per questo era indispensabile dirsi assolutamente tutto, senza mancare in nulla. 
Verità e solo questa, niente menzogne.

Sartre era convinto che Simone non accettasse...ma lei lo fece, probabilmente proprio per questa sua convinzione.

Ma fu un accettare la cosa, costringersi a farlo e ad essere all'altezza di quel patto che nemmeno voleva...vennero tanti nomi Wanda, Olga e altre...Simone che doveva in qualche modo adeguarsi e non essere da meno.

Ma forse in realtà, lui l'aveva vista per com'era davvero e in quel patto lei trasse tutto il possibile. Quella austerità era solo la sua maschera.

Ma avevano mai realmente pensato al dolore che portavano a chi gravitava loro intorno? Ad Olga ma anche a Wanda, a Bost...perché loro due si dicevano tutto si ma riservavano verità anche all'esterno?

Ma il punto di svolta della loro esistenza fu sicuramente la pubblicazione di La nausea, che ebbe un successo inaspettato e repentino.

La loro "micro famiglia" aveva in un certo senso trovato un'equilibrio, dopo otto anni insieme.

Gli anni assieme continuavano e anche l'attuazione di quel patto di unione...racconti vividi di ogni esperienza, senza nascondersi nulla. Per Sartre era naturale, Simone l'aveva imparato ed era stata al gioco.

Per quanto concerne la scrittura, sicuramente lui l'aveva aiutata a trovare la propria voce, il proprio io letterario e lo vediamo soprattutto con Il secondo sesso.

Anche per lei la prima pubblicazione, L'invitata,  portò un successo inaspettato e goduto assieme a Sartre che ne era entusiasta quanto lei. Anche nel successo personale non esisteva gelosia.
Ognuno era il primo lettore dell'altro ed aiuto nella stesura.

A Les Temps Modernes, la rivista fondata dai due ed altri intellettuali, arrivarono lettere contro Simone, soprattutto dopo Il secondo sesso con epiteti di ogni tipo e misura.

Sia i suoi libri che quelli di Sartre poi incontravano problemi di censura tanto in America quanto in URSS.
Persino un giornale importante come Le Figaro littéraire iniziò una campagna definita anti-pornografia e mirata in particolare contro di lei.

Ma nel 1947 qualcosa o meglio qualcuno, Algren, ruppe gli equilibri. Il sogno di un'altra vita in America, il lasciare la sua di Parigi con Sartre...questo era apparso nella mente di Simone.

Una storia iniziata perché anche Sartre ne aveva una "transatlantica" , con Dolores.
Una donna della quale parlava spesso ed in modo diverso dalle altre.
Simone arrivò a chiedergli se fosse più importante di lei...e lui semplicemente rispose che certo, era molto importante però lui stava con lei.

Ma a Simone quella risposta non bastava. Sentiva che quella donna stava prendendo un posto troppo vicino al suo nel cuore di Sartre, altro che amore contingente.

La stessa cosa che poi stava per succedere per lei ed Algren.

Non era sintonia come sempre la loro ma era più che altro un pericoloso allontanarsi.

Ma alla fine Simone non venne meno al patto, non abbandonò quell'amore e non si pentí di ciò anche se vi sono stati momenti in cui era normale ed essenziale pensare ad Algren e a tutto ciò che erano stati.


Un volume questo che si dipana tutto a partire dalla m*rte di Sartre e che racchiude i pensieri, i ricordi di Simone, una Simone rimasta sola. 

Una lettera scritta finalmente non a Sartre ma a Jean-Paul che mai potrà recapitare...confessioni, riflessioni e ricordi.

Una vita piena sicuramente, vissuta in modo inusuale ma probabilmente cucita su di loro.






























I MIEI PRO

Una collana bella e nuova, che racconta di amore e devozione, di passione.

Di questa coppia conoscevo Simone grazie alla collana Emse donne straordinarie, qui ne ho scoperto la storia d'amore.


I MIEI CONTRO

Non ne ho da segnalare, certo che no!




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Grazie grazie ancora ad EMSE Italia ❤️




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