COSA NE PENSO?
Ci troviamo di fronte ad un romanzo imponente, di spessore, che però scorrerà via così piacevolmente da desiderare altre 700 pagine.
Durante i primi capitoli, lo ammetto, ero un po' in confusione...vi spiego perché.
Ci troviamo negli anni del dopoguerra a partire dalla venuta del 1950 e lo faremo viaggiando in tre luoghi diversi: Colonia, Amburgo e Sanremo.
In ognuna di queste località, avremo una famiglia protagonista che dapprima sembreranno assestanti, per poi collegarsi continuamente tra loro.
Ecco però il primo approccio può risultare caotico. Bisogna darsi il tempo di entrare in sintonia con ogni luogo e personaggio (lo ammetto, io mi sono fatta uno schemino).
Una volta superato questo primo scoglio, potremo navigare a vele spiegate e su di un mare calmo, che trasmette serenità.
Uno stile narrativo direi soave, romantico, mai banale e sicuramente coinvolgente.
I capitoli brevi aiutano moltissimo in questo caso, a rimanere dentro ad ognuna delle storie che ci troveremo a vivere.
Per me è la prima avventura intrapresa con la penna della scrittrice e qualcosa mi dice che non sarà l'ultima!
In ognuno dei luoghi narrati, potremo carpire l'aria del dopo guerra, in alcune vedremo ancora macerie, in altre già la fase di ricostruzione. Una tematica che rimane anche nei personaggi, in alcuni in maniera molto rilevante.
Partiremo da Colonia ove faremo la conoscenza di Gerda ed Heinrich Aldenhoven, con i figli Ursula e Ulrich, senza dimenticare le cugine Billa e Lucy.
Una galleria di famiglia, un quadro importante, Ananasberg, che condurrà ad una ricerca protratta per tutte le pagine circa la sua storia e provenienza.
Come vi dicevo, ogni luogo è collegato.
Heinrich infatti, è il fratello di Margarethe che conosceremo in quel di Sanremo.
Ma avremo anche modo di intrecciarli in modo ancor più potente attraverso Carla, una ragazza bisognosa di aiuto, una ragazza che diventerà un membro importante della famiglia.
Troveremo sofferenza tra le pagine di questa narrazione, una sofferenza che è difficile da sopportare ma che forse può essere guarita.
Ma ci sarà spazio anche per l'ironia, l'amore e l'amicizia.
Anche per donne prorompenti...
Ci spostiamo poi alla volta di Amburgo ove abbracciaremo la vita di Elisabeth e Kurt, della figlia Nina e del nipote Jan.
Il marito di quest ultima, Joachim, non è ancora tornato dalla prigionia russa ed oramai solo la suocera crede ancora nella sua sopravvivenza.
Nina ha bisogno di ricominciare a vivere e lo farà, non senza paure e titubanze, con Vinton.
Ma sarà davvero così? O capiterà qualcosa che scombussolerà i precari equilibri creati?
Una madre Elisabeth, che risulterà instabile, turbata...una verità rimasta celata a lungo...
Ovviamente anche qui abbiamo il nostro filo di conduzione, proprio attraverso la padrona di casa, grande amica di Gerda.
Ne avremo anche un altro, molto più inaspettato...
Approderemo poi a Sanremo con Margarethe e Bruno Canna, la suocera Agnese ed il figlio Gianni.
Una suocera invadente, con idee ben radicate e con una predilezione per il fratello di Bruno, Bixio, che darà di quel pensare attraverso le sue azioni.
Il figlio Gianni e la sua voglia di intraprendenza, di dare slancio alla sua vita senza seguire l'azienda di famiglia.
I luoghi saranno continuamente alternati nel romanzo e il tutto sarà inframezzato dalle date che ci faranno scorrere negli anni e crescere con i protagonisti.
I sentimenti in gioco saranno vari, le situazioni ricreate moltissime.
Vivremo la quotidianità di ogni famiglia senza annoiarci mai, una saga familiare allargata di prim ordine.
E quindi prendete in mano questo testo e lasciatevi anche voi trasportare nella vita di tutti loro e nel futuro riservatogli.
Un romanzo che parte piano piano e poi ti travolge ..
RispondiEliminaEsattamente, proprio così
EliminaLa trama mi incuriosisce e tu sei riuscita a farmelo desiderare ancora di più!
RispondiEliminaMa grazie, mi fa piacere
EliminaNon sono molto esperta di saghe famigliari perché ne leggo poco però presentata così, come un grande intreccio di più famiglie potrebbe piacermi
RispondiEliminaUna volta entrati bene nella storia se ne resta affascinati
EliminaSe c’è spazio per l’ironia allora devo dire che il bersaglio e’ stato centrato! Almeno dal mio punto di vista :)
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