MORGANA NELLA MITOLOGIA :
La Fata Morgana (conosciuta anche come Morgane, Morgaine, Morgan e altre varianti) è una figura mitologica legata alle leggende arturiane.
Nelle narrazioni arturiane è una dei principali antagonisti di re Artù, Ginevra e soprattutto del mago Merlino. L'epiteto femminino "la fata" (tradotto dall'originale inglese "le fay", a sua volta adattato dal francese "la fée") indica la figura di Morgana come una creatura sovrannaturale.
Il mito
In tutte le versioni del mito, Morgana è una potente maga (da qui il soprannome "fata", che la mette in relazione con il popolo semidivino degli Sidhe della mitologia celtica). Probabilmente il personaggio è stato ispirato dalla dea celtica Modron oppure da Mórrígan, dalla quale potrebbe aver pure tratto il suo nome. È in testi più tardi, come il ciclo del Lancillotto in prosa del XIII sec., che il personaggio sviluppò un carattere più complesso e ambivalente, trasformandolo in un pericoloso antagonista di Re Artù.
Geoffrey di Monmouth, nel suo Vita Merlini del XII sec., e Giraldo del Galles (1146-1223) collegano Morgana con la mitica Isola delle Mele (Avalon), ove riposava re Artù, dopo essere stato ferito a morte nella battaglia di Camlann. Morgana, secondo Monmouth, era una di nove sorelle (Moronoe, Mazoe, Gliten, Glitonea, Gliton, Tyronoe, Thiten, Thiton e lei stessa, tutte potenti maghe e guaritrici), che regnavano su quell'isola e ne facevano parte.
Nella tradizione del ciclo arturiano, Morgana è la maggiore di tre sorelle (le altre due sono Elaine e Morgause), figlie del duca Gorlois di Cornovaglia e di sua moglie Igraine. Igraine ebbe però anche un figlio illegittimo dal re britanno Uther Pendragon, il quale venne affidato al mago Merlino e sarebbe poi diventato re Artù. Anche Morgana imparò le arti magiche da Merlino, ma fu sempre gelosa della gloria del fratellastro Artù e di sua moglie Ginevra e si adoperò per distruggerli. A Morgana viene comunemente ascritto un ruolo di primo piano nel complotto capeggiato da Sir Mordred, cavaliere della Tavola Rotonda, che tentò di sottrarre a re Artù la corona di Britannia e la regina, provocando la fine del suo regno.
In La morte di Artù, poema epico-cavalleresco di Thomas Malory del XV sec., Morgana, figlia di Gorlois e Igraine, da bambina viene affidata all'educazione di un convento di suore, ma mostra fin dall'inizio di avere dei poteri sovrannaturali (viene detto, ad esempio, che era capace di tramutare sé stessa e altri in animali o oggetti inanimati). Il mago Merlino, prevedendo la sua pericolosità, convince Uther, re di Britannia, che aveva preso in moglie la madre di Morgana dopo aver ucciso in battaglia il suo primo marito Gorlois, di allontanare Morgana dalla corte, dandola in moglie a uno dei suoi vassalli. Morgana vive un infelice matrimonio con il re Urien di Gore, al quale partorisce il figlio Ywain, avendo al contempo diversi amanti. Gelosa del successo di re Artù, suo fratellastro, Morgana decide di eliminarlo.
Lo attira su una nave fatata e gli ruba la sua spada magica, Excalibur, sostituendola con una copia, poi con un pretesto lo fa combattere in un duello mortale con un cavaliere di nome Accolon (amante della stessa Morgana, cui lei ha consegnato Excalibur), facendo in modo che i due contendenti non si riconoscano fra di loro. Il piano però fallisce, allorché la magica Excalibur torna nelle mani di Artù, che uccide Accolon e, una volta riconosciutolo, capisce l'inganno. Morgana frattanto tenta di assassinare di persona il proprio marito, re Urien, ma viene fermata dal figlio. Successivamente la donna usa le sue arti per far prigioniero ser Lancillotto, cavaliere della Tavola Rotonda, e farne il proprio campione e amante, ma quello la rifiuta, essendo innamorato della regina Ginevra, moglie di Artù. Morgana tenterà poi a più riprese di screditare la regina e distruggere il re, unendosi al complotto che lacererà la Tavola Rotonda e rovinerà il regno di Britannia. Alla fine però anche in La morte di Artù Morgana svolge un ruolo positivo: è lei infatti che, riconciliatasi con il fratellastro, lo raccoglie morente dopo la sua ultima battaglia e lo porta ad Avalon per curare le sue ferite, fino al giorno del suo glorioso ritorno.
Secondo alcune delle più recenti e conosciute versioni del mito (ad esempio il romanzo Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley e il film Excalibur di John Boorman), Morgana è la madre di ser Mordred, avuto da un rapporto con l'ignaro fratellastro Artù. Nelle versioni anteriori comunque la madre di Mordred si chiamava Morgause (o Anna) ed era sorella di Morgana. La somiglianza fra i loro nomi ha però provocato spesso confusione, ed è anche stato suggerito che "Morgause" potrebbe essere una forma corrotta di "Morgan", e che quindi i due personaggi originariamente fossero uno solo.
Il mito in Italia
La leggenda della Fata Morgana è ampiamente diffusa anche in tutta l'area dello Stretto di Messina: durante le invasioni barbariche alto medioevali, in agosto, un re barbaro giunto a Reggio Calabria vide all'orizzonte la Sicilia e si domandò come raggiungerla, quando una donna molto bella (appunto la Fata Morgana) fece apparire l'isola a due passi dal re conquistatore. Costui allora si gettò in acqua, convinto di potervi arrivare con un paio di bracciate, ma l'incanto si ruppe e lui morì affogato.
Un'altra versione narra che nel 1060 Fata Morgana si propose di aiutare il condottiero normanno Ruggero d'Altavilla per liberare la Sicilia dalla dominazione Musulmana: Ruggero la vede salire su un carro bianco e azzurro misteriosamente apparso, tirato da sette cavalli bianchi con le criniere azzurre.
-informazioni da enciclopedia, foto Wikipedia-
MORGANA NELLA SAGA :
Conosciamo Morgana nel primo volume della saga, angeli della morte, attraverso il particolare delle iridi viola che la accomuna alla protagonista Emily.
Si teme quindi che una parte della strega risieda nella mortale anche se uccisa 600 anni prima per mano del suo amante e della sua spada angelica.
Morgana infatti, si era appoggiata a Lucifero attraverso non uno ma due patti che la fanno in qualche modo sopravvivere alla sorte avversa.
Si apprende di come ella si sia affidata alla stella del mattino per poter amare liberamente l'angelo della morte Azrael.
Ma si evince anche di come abbia ucciso degli innocenti a suo nome e per questo meriti la condanna.
Emily ne subirà l'influenza soprattutto attraverso i suoi ricordi che diverranno fondamentali in "Angeli della vita", fondamentali per capire le motivazioni di Morgana e fermarla durante il grande scontro.
Ma non sarà solo questo.
Come Morgana è una strega dai grandi poteri, Emily scoprirà via via le sue abilità nel secondo volume, sorprendendo perfino la strega che necessita di lei per un'invocazione di prim ordine.
Nei primi due volumi della saga quindi, scopriremo una Morgana subdola, incrina al male ma anche innamorata e disposta a tutto per Azrael anche se nel secondo questo sentimento risulterà più offuscato per la lotta incombente.
Vedremo sopratutto come la sua grande influenza quando era in vita, ha ammaliato molte delle figure che conosceremo attraverso le pagine e come la stessa Emily alle volte, ne sarà quasi soggiogata.
Vi invito a recuperare le restanti tappe del blog tour e a rimanere sintonizzati per la successiva recensione dell'opera.
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