Charles Dickens (1812-1870) è il maggior narratore inglese dell’800, minuzioso e attento osservatore dei comportamenti umani e ironico, quanto tagliente, critico dei mali sociali. Fra i suoi quindici romanzi, ricordiamo i più celebri: I Quaderni Postumi del Circolo Pickwick, Le avventure di Oliver Twist, Vita e avventure di Nicholas Nickleby, Storia Personale, Avventure, Esperienze e Osservazioni di David Copperfield, Tempi Difficili, Piccola Dorrit, Grandi Speranze, Il Nostro Comune Amico. Nel 1843, con A Christmas Carol, inaugurò un periodico appuntamento, tanto atteso da migliaia di lettori dell’epoca, che si protrasse per quattro anni con altri racconti natalizi come Le Campane (1844) e Il Grillo del Focolare (1845).
COSA NE PENSO?
Prendere in mano questo testo durante il periodo natalizio è di sicuro il momento più propizio.
Ma vi assicuro che anche letto in una calda giornata d'estate donerebbe il suo spirito e calore.
Un racconto celebre quanto chi l'ha scritto, che va letto e vissuto.
La scrittura pazza e geniale di Dickens è riconoscibile anche qui, in una veste adatta a tutti.
Lo stile rimane fluido, ricco di dettagli e similitudini.
Le illustrazioni di Iacopo Bruno poi sono ciò che serve per rendere ancor più bello questo libro, davvero magnifiche.
Ma addentriamoci nella storia di Scrooge e dei spettrali fantasmi del Natale.
PRIMA STANZA_Il fantasma di Marley
Sciocchezze! Oppure no?
Viene introdotto il nostro Scrooge nel giorno della vigilia di Natale e, il suo temperamento alquanto acido e scontroso (da Grinch?) uscirà ben presto allo scoperto.
Rincasato però, verrà spaventato dal suo socio in affari deceduto 7 anni prima che gli apparirà in veste di fantasma.
Coglierà l'occasione? O continuerà ad allungare la sua catena?
SECONDA STANZA_Il primo dei tre spiriti
Lo spirito si presentò come predetto, allo scoccar dell'una e portò con sé il passato.
Un passato di bambino triste, buio, solitario ma...chi è quel ragazzo che sembrava felice? Ah no aspetta è diventato un uomo che ama solo il guadagno e non ha più spazio per altro, un uomo nuovamente solo.
TERZA STANZA_Il secondo dei tre spiriti
Il fantasma ora è quello legato al presente e a ciò che è ignoranza e bisogno.
A Scrooge vengono mostrati principalmente gli ambienti festosi in casa di Mr. Cratchit, il suo dipendente e in quella del nipote.
Il primo, luogo povero, luogo non semplice per un bimbo malato, ma anche luogo di serenità e voglia di star assieme.
Il secondo molto più agiato e anche qui, caratterizzato dalla gioia della condivisione.
"Può anche inveire contro il Natale finché muore, ma non può fare a meno di averne un'opinione migliore"
Magari sarà proprio così...
QUARTA STANZA_L'ultimo degli spiriti
Arriva il fantasma più gravoso, quello del Natale futuro.
Un presagio di completa tristezza e solitudine.
Ma si potrà cambiare?
QUINTA STANZA_La fine
Ritrovarsi in camera e scoprire che era Natale, fu la gioia più grande!
Il momento perfetto per cambiare il corso degli eventi ed essere così ricordato come un uomo migliore.
Un testo che ci lascia sicuramente un insegnamento importante, trattato in modo semplice ed efficace perché possa arrivare indistintamente a chiunque lo legga.
Un testo che non posso che consigliarvi di prendere, leggere, custodire per sempre e perché no? Tramandarlo di genitore in figlio perché possa sempre riempire cuori e scaldare animi.
I MIEI PRO:
La profondità dei contenuti, il pazzo genio di questo autore e la storia ricca di fascino, ti fanno amare la lettura e ti fanno apprezzare l'esperienza nella sua totalità.
La cura dell'edizione con traduzione di Beatrice Masini e le super illustrazioni di Iacopo Bruno, bella da leggere e da vedere ed ammirare sempre.
I MIEI CONTRO:
Contro? Contro? Dove siete?
Non ne trovo....
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