giovedì 10 aprile 2025

BLOG TOUR SOPRESA EXTRA: SE LA VITA TI OFFRE LIMONI, Mirko Zullo

INTERVISTA AUTORE




SCHEDA TECNICA:

Titolo: Se la vita ti offre limoni
Autore: Mirko Zullo
Data di pubblicazione: 11 ottobre 2024
Ce: Santelli editore
Costo: cartaceo 16,14 euro
Disponibilità: Amazon clicca qui
Genere: Narrativa
Numero di pagine: 197


TRAMA:

Marco non sa mai scegliere tra cono o coppetta, non ha mai la risposta giusta al momento giusto e ha sempre lasciato tutto a metà. Studi, sogni, relazioni.
L’unica presenza stabile nella sua vita è Maria, con cui si è fidanzato l'ultimo anno delle superiori. Lei è segretaria in uno studio legale, lui lavora come operatore video per Iacopo, bizzarro produttore di film pornografici. Questo però lei non lo sa, perché Marco è convinto che mentire equivalga a proteggere.
In pochi anni diventerà socio della Capriccio Production, una delle più promettenti case di produzioni hard italiane fondata da Iacopo. E il gioco reggerà fintanto che il mercato del porno non cambierà.
In bancarotta e abbandonato da Maria, che nel frattempo scopre la verità, Marco si chiede se i compromessi fatti sino ad allora con affetti e con la propria morale abbiano davvero avuto un senso.
Tutto ciò che vorrebbe è provare a salvare quel futuro in cui, dopotutto, né lui né Maria sembrano avere smesso di credere.
  





BIOGRAFIA:

Mirko Zullo, nato sul Lago Maggiore, è scrittore e regista. Ha ricevuto il Cavalierato Giovanile alla Cultura e ha esordito nel 2018 con Nonnasballo (Cairo Editore), romanzo vincitore del Premio Nazionale Zanibelli. Per il cinema ha diretto nel 2022 il film Il violinista, con Edoardo Romano e con l’esordio sul grande schermo di Davide Mengacci, distribuito da Amazon Prime Video.



INTERVISTA

1)La prima domanda che pongo sempre nelle mie interviste è anche quella per la quale nutro estrema curiosità: cosa ti ha spinto ad iniziare a scrivere? In che modo e quando hai iniziato?
Ho iniziato a incuriosirmi al mondo della scrittura molto presto, avrò avuto 14, forse 15 anni. Mi piaceva scoprire scrittori che non venivano proposti dai programmi scolastici, entrare nelle librerie e scoprire autori di ogni parte del mondo così come della mia stessa città. Sono nato in una provincia che ha sempre avuto un humus artistico molto ricco. Forse non tutto da salvare, ma senza dubbio un territorio in cui il fattore artistico è sempre stato molto esplorato.
La vera spinta, all’inizio, penso sia stata quella di un desiderio di emulazione. Avevo scoperto e capito che le parole potevano emozionare, coinvolgere, e quindi volevo anche io scoprire la formula per fare ciò.

2)Se la vita ti offre limoni...cosa scegli tra gin-tonic e limonata? E perché?
Sceglierei senza dubbio gin-tonic, anche se non sempre mi fa bene. Perché le scelte più ovvie e retoriche non mi sono mai appartenute.

3)Le fai le facce in ascensore?
Assolutamente sì! Proprio come Marco, il protagonista di questo mio nuovo romanzo, anche io ho scoperto l’importanza di farsi le facce in ascensore sin troppo tardi. Ma non solo in ascensore: in una stanza di albergo, prima di farsi un selfie, nello specchietto dell’auto. È importante scoprire i nostri lati stropicciati, disordinati, perché sono quelli che ci rendono più veri, umani, che ci fanno intravvedere la nostra anima disinteressata. E oggi più che mai, in questi anni in cui si vuole solo vedere il lato più perfetto e impeccabile di noi stessi, credo sia importantissimo.

4)Anche tu hai la tua manciata di stelle personali? La consegna da parte di nonno
Celeste...realtà o fantasia?
Purtroppo fantasia, sia la manciata, sia la consegna da parte del nonno. E dico purtroppo
perché, seppur per motivi nettamente distinti tra loro, non ho mai conosciuto né il nonno paterno né quello materno. E questa è uno spazio vuoto che ho sempre avvertito e che, con la scrittura, ho cercato di colmare. Forse anche per questo può risuonare come una delle parti più “fiabesche” del libro, perché è frutto di una mia idealizzazione e non di una reale esperienza.

5)Marco ha diversi problemi di autostima, di senso di colpa, di paura ad affrontare ciò che la vita porta...non sempre la strada può essere semplice e in discesa. Il tuo protagonista ti assomiglia o non condividi?
Condivido la visione di Marco, quella intimorita dal futuro rispetto alla strada che vorrebbe
percorrere, ma non la sua latitanza, il suo trascinare situazioni e occasioni senza concludere alcunché. Certo che alcuni passi nella vita possono fare paura (anche se credo che “paura” sia una parola troppo forte per questo), però - proprio come detto prima per il gin tonic - le cose facili non mi sono mai piaciute. Non mi piace ciò che può ottenere chiunque, ma ciò che molti vorrebbero ma in pochi ottengono. In questo, io e Marco siamo decisamente opposti.

6)"Noi siamo anche le nostre bugie". Verità o edulcorazione? Cosa scegli?
Rispetto a questo sono invece d’accordo con Marco. Noi siamo anche le nostre bugie. Chi più, chi meno, ma lo siamo. E per bugia non intendo per forza qualcosa di mastodontico, di ingombrante e oscuro, intendo anche a partire dalle più piccole bugie, quelle che talvolta diciamo anche solo per  distrazione, o perché non vogliamo portare inutili pesi nelle vite degli altri. Voglio dire, quante volte quando qualcuno ci chiede “come stai?”, rispondiamo “tutto bene” anche se non è affatto così? Fatichiamo a essere del tutto sinceri verso noi stessi, figuriamoci con gli altri.

7)Maria. Una donna che ama, davvero direi. Un amore che tu stesso puoi dire di provare o aver provato?
Maria è il frutto di diversi amori che ho avuto la fortuna di incontrare e accogliere nella mia vita.
Per me sentimenti ed emozioni sono sempre stati fondamentali. Ho sempre accolto e attraversato ogni relazione con tutto me stesso, talvolta azzeccandoci, altre inciampando in
modo goffissimo, ma sempre e comunque crescendo un po’.

8)Il tuo personaggio preferito? Qualcuno di essi è tratto da persone realmente esistenti?
I miei personaggi sono sempre collage delle vite che incontro. A parte Nonnasballo del mio precedente romanzo dove di fatto gran parte del profilo era ispirato alla mia vera nonna materna, brutti gli altri personaggi che ho sino ad oggi creato sono miscele di vite e persone differenti. Di questo romanzo credo che il mio personaggio preferito sia quello di Iacopo, il produttore che Marco incontra a Genova nelle prime pagine della storia.

9)Il dolore di Iacopo è qualcosa che lascia il segno a vita. Il dolore può essere tutto ciò che ci rappresenta ma lui ha lo slancio per ricordare sempre con amarezza ma anche per continuare a sognare. Iacopo da speranza nonostante, da essere umano, crolli di fronte alla perdita. Era questo il tuo intento?
Diciamo che ogni fortezza ha il proprio punto debole, ogni specchio il punto ideale di rottura.
Iacopo è un uomo che senza dubbio viene messo alla prova dalla vita forse nel modo più doloroso pensabile, eppure resta in piedi e continua. E se ben guardiamo, lo fa sino alle ultime pagine, sino a quando (senza spoiler), lo salutiamo tra le vie di Lisbona. Iacopo è la forza e la speranza che non sempre riusciamo ad avere di fronte alle tragedie.

10)Probabilmente, la maggioranza di noi, reagirebbe come Marco di fronte ad un lavoro così inusuale...ma perché poi? Per dei preconcetti della nostra società? Tu come pensi dovrebbe migliorare questo aspetto? In che modo l'uomo può essere un uomo dalla mente libera?
Viviamo negli anni in cui siamo ancora pieni zeppi di preconcetti, anche se poi ci sono uomini che sbirciano i video amatoriali delle ex dei loro amici sul web, divenendo di fatto complici di una forma di assoluta violenza, o dove la nostra vicina di casa guadagna migliaia di euro a settimana su OnlyFans. Inoltre, l’Italia è anche da sempre la culla della nostra religione, e questo certo non aiuta. Non a caso nel mio romanzo la miglior amica e confidente di Marco è una suora.
Siamo, come forse sempre nella nostra storia, una perfetta e stupida contraddizione. Non so se ci sia una reale soluzione a questo aspetto. Se uno legge i poemetti proibiti di Marziale, e quindi parliamo di un poeta che è nato poco meno di 2000 anni fa ormai, capiremmo quanto l’uomo è rimasto uguale allora rispetto a certe questioni. Sono soltanto cambiati i mezzi veicolanti.

11)Da regista, ti sei mai trovato ad accettare di girare un film che ti ha creato la sensazione provata da Marco?
Ho ricevuto una volta una proposta per una produzione hard a Budapest, ma non ho accettato.
E non perché temessi non fosse un ambiente corretto e serio come invece in realtà spesso è, ma semplicemente perché non è un settore del cinema che mi interessa esplorare dal punto di vista professionale. Diciamo che l’essere così esplicito, in generale, non mi appartiene. Amo invece far vivere emozioni alle persone lasciando solamente intravvedere le cose, lasciando più spazio all’immaginazione, così da coinvolgere di più l’esperienza personale di ognuno.

12)Se ti poni dall'altra parte e quindi in veste di lettore, ove orienti i tuoi occhi? Genere
preferito?
Ho solo due generi che fatico molto a leggere, e guarda caso sono quelli che vendono di più
oggigiorno: gialli e romance. Come dicevo prima, non mi sono mai piaciute le strade più ovvie!
Per il resto invece divoro di tutto. Sono un lettore piuttosto atipico, vado a stagioni che talvolta durano anni: ci sono stati gli anni della poesia e dei classici, poi quelli dei saggi, della narrativa inglese, poi quella francese. Ultimamente solo italiani contemporanei.

13)Al momento stai pensando di scrivere ancora? O ti stai occupando di altro?
Anche se non in un vero e proprio nuovo romanzo strutturato o in una sceneggiatura
cinematografica, cerco di scrivere sempre. Scrivere è per me come uno sport, e come ogni disciplina ha bisogno di rimanere allenata.

14)Che messaggio vuoi lasciare ai tuoi lettori?
Spero che i miei lettori ritrovino conforto e sorriso soprattutto nell’ironia e nel lieto fine, che sono due pilastri del mio scrivere.

15)Se dovessi descrivere con tre parole il tuo "se la vita ti offre limoni" quali sceglieresti?
Sentimentale, ironico, provocatorio.

16)E per chiudere in bellezza...cono o coppetta?
Coppetta. I coni sanno quasi sempre di polistirolo! 














COSA NE PENSO? 

Ho adorato questa intervista. Voi no?

Trovate anche le tappe blog tour super interessanti! E preparatevi che è in arrivo ovviamente anche la recensione.























 













Grazie a Matilde per avermi coinvolta ancora una volta ❤️




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