QUESTO È L'OCCHIO CHE TI GUARDERÀ DENTRO
SCHEDA TECNICA:
Titolo: L'incisore
Autore: Luigi Boccia, Nicola Lombardi
Data di pubblicazione: 8 aprile 2025
Ce: Newton Compton
Costo: ebook 6,99 euro/cartaceo 12,26 euro
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Valutazione personale: 💥💥💥💥/5
TRAMA:
Firenze, anno 1679. Flaviano Altobrandini – rifugiatosi nel capoluogo toscano per paura di ritorsioni da parte delle forze pontificie – viene nottetempo convocato d'urgenza a casa di Paolo de' Medici. Il nobile affida a Flaviano il compito di indagare su alcuni delitti commessi da un misterioso individuo che la cronaca popolare ha già battezzato l'Incisore, per via delle oscure pratiche chirurgiche a cui sottopone le sue vittime. Esiste un filo rosso che pare collegare le vittime, una pista che conduce a un noto medico e alchimista, Ermete Moraldi, scomparso quindici anni prima in un incendio. Fra le terzine di una copia della Divina Commedia realizzata nel quattordicesimo secolo dal folle alchimista Alberigo Grifi sono celati ermetici indizi e spetterà a Flaviano trovarli per cercare di comprendere il disegno del misterioso Incisore...
COSA NE PENSO?
Siamo a Firenze. Siamo nel 1679. Una mano sconosciuta incute timore in città, un certo incisore...chiamato così per ciò che lascia sulle vittime...
La nostra storia inizia a vicolo degli Armati con un uomo dal cognome antisonante che cerca di farsi aiutare per sopravvivere, dopo essere uscito dalla tana del killer...sto parlando di Paolo De' Medici.
Troverà aiuto da una donna alquanto riprovevole visto ciò che obbliga la figlia Chiara a fare. Per fortuna la ragazza però, un po' di bontà d'animo ancora la conserva...chissà per quanto.
"E di colpo le ombre del crepuscolo seppellirono ogni cosa, anche la vista di quella porzione d'osso e del truce occhio nero dipinto sul pallore del cranio messo a nudo."
L'uomo sopravvissuto chiederà poi l'intervento di uno stimato signore, stimato per le sue indagini niente meno che per un papa...sto parlando di Flaviano Altobrandini, il nostro indagatore del mistero.
"Il mio nome è Maso, signore. È il mio padrone che mi manda. Dice di dovervi parlare con urgenza. Altro non so, messere. Questa è per voi..."
Una lettera consegna, un sigillo con un gufo tra due rose spezzato, delle righe vergate in tutta fretta, una camminata verso casa De' Medici.
Ad attenderlo, Paolo ma anche la cugina, Lidia Grandeschi, sorella della seconda vittima dell'incisore, quello trovato in fiume sfigurato, Folco...nobile studioso.
Il primo cadavere era stato rinvenuto da meno di due mesi e portava il nome di Ettore Mercatanti, stimato speziale.
Quindi...quale il nesso tra le vittime? Perché voglio dire, ci deve essere no?
Sembra che tutti abbiano frequentato un particolare corso, tenuto da un certo Ermete Moraldi.
Quindici, sedici anni fa il locale poi aveva preso fuoco col maestro all'interno.
Morto dicono, anche se il corpo non è mai stato ritrovato.
Collegamento fatto, perfetto. Poi...che altro sappiamo?
Che l'incisore, per forza di cose, dev'essere uno che conosce la medicina, o comunque la scienza. La precisione di quel lavoretto sul cranio lo evidenzia, unito alla presenza di mercurio nella ferita.
Ma...a quella scuola famosa, si insegnava anche alchimia...fatta di simboli.
Bene, le basi ci sono...possiamo partire con le indagini. Flaviano si farà anche supportare da Lidia che si dimostra subito una donna sagace e molto intelligente.
A lei dobbiamo il ritrovamento di un luogo rilevante.
"Gli alchimisti hanno bisogno di circondarsi delle vibrazioni dei loro simboli, e una quercia così antica è un emblema molto potente. Probabilmente, se io fossi un'alchimista, è nei pressi di quest'albero che vorrei avere il mio laboratorio".
E poi, l'entrata, una botola, un nuovo locale con una scoperta inquietante e una frase che sembra per loro "per voi che mi seguite: la menzogna si nasconde sotto la terra".
Ovviamente, come ogni città e ogni thriller che si rispetti, c'è anche una persona che dovrebbe formalmente indagare...in questo caso un certo Lapo Maffei.
Ma attenzione...cambio di location e di anno...ci spostiamo ad Arezzo nel 1334. Siamo al palazzo vescovile per conoscere un nuovo accolito ai benedettini alquanto inusuale, un certo Alberigo Grifi.
Avrà modo di lasciare il suo tocco personale all'interno di un'opera alquanto famosa...
Ma non è l'unico uomo particolare che conosciamo. Questo è in un altro ordine e non è un frate ma più un'anima accolta...parlo di un certo Venanzio.
Ok ma torniamo a noi. A Firenze e all'indagine che prosegue e prende una via...diversa dalle attese ecco...fa capolino anche un nome conosciuto tra i pittori ma non immaginerete mai perché....vi dico solo che il suo luogo di estro massimo, veniva definito "la tana del Rosa" che potrebbe essere rilevante anche per altri.
"Non troverai mai la verità, se non sei disposto ad accettare ciò che non sapevo di trovare"
Tra strani ideali, gente che sparisce, verità nascoste svelate un po' per volta, un uomo ormai diventato pazzo e ossessionato, un indagatore combattuto da ciò che è giusto e ciò che è un compromesso alla verità, una ricerca dell'Hybris...questo thriller storico vi coinvolgerà completamente.
Un libro ben scritto, che denota una ricerca accurata su ambientazione e periodi storici presentati.
Alcune cose si possono intuire, altre verranno svelate a momento debito. Ottimo il decorso delle indagini e come la trama viene districata mantenendo un forte allaccio con la realtà.
Personaggi credibili e ben portati al lettore.
Cura del dettaglio, linguaggio coerente come le usanze e metodi.
Buoni colpi di scena diffusi nel testo, soprattutto quello pressoché finale.
Un testo che mi sento di consigliare agli appassionati del genere ma anche a chi vuole provare ad approcciarsi essendo estremamente scorrevole e per nulla pedante.
I MIEI PRO
Un thriller storico davvero ben fatto. Trama interessante e mai noiosa.
I MIEI CONTRO
Non ne ho da segnalare.
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