I MOSTRI NON MUOIONO MAI
SCHEDA TECNICA:
Titolo: La bambina addormentata
Autore: Chiara Malagutti
Data di pubblicazione: 5 febbraio 2025
Ce: Dark Abyss edizioni
Costo: ebook 3,99 euro/cartaceo 18 euro
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Valutazione personale: 💥💥💥💥,5/5
TRAMA:
Quale rifugio può dirsi sicuro quando non ci si fida più della propria mente? Aurora, la bambina addormentata, vive accerchiata dalle pareti del suo inconscio che la stringono in una morsa di visioni d'angoscia e incubi soffocanti.
Quando la realtà si confonderà con l’esperienza onirica, riuscirà a svegliarsi e fuggire dal mostro che da anni la insegue?
E voi riuscirete a credere alle sue verità?
COSA NE PENSO?
È il 27 settembre 2001, siamo nel piccolo paese di Torre del Campo.
Aurora era una bimba come tante ma da questo fatidico giorno, niente sarebbe stato più lo stesso.
"I piedi erano nudi, il corpo scarno, la pelle diafana e le membra tremanti."
"Ogni lacerazione, ogni graffio, diveniva il modo per sottrarsi al vero incubo: quello che la inseguiva dentro, invisibile ma implacabile."
"Lei, sola, vittima innocente di una morsa invisibile che la stringeva, una forza che urlava dispotica il suo terribile nome: paura".
Aurora si trovava, come spesso accadeva, a casa di Costanzo Baldi e Federica Freddi, erano una coppia di anziani che abitava nella campagna adiacente al centro cittadino, una coppia di nonni in sostituzione a quelli veri mai avuti.
Aurora sentiva che c'era qualcosa di diverso quella sera e poi, quella porta semi chiusa dello scantinato, quella nenia cantata, quella ragazza al centro...
La fuga nella notte, accompagnata solo dalla morsa dalla paura. Il racconto ai genitori, i genitori Enrico e Anna che non le credono, l'inizio di un calvario senza fine.
Malata di mente. Mente difettosa. Tutto nella tua testa. Occhi cerchiati di rosso.
Dobbiamo aspettare il 2007 perché la vita di Aurora sia ulteriormente, se possibile, sconvolta grazie ad un invito ricevuto, un invito ad un matrimonio proprio di Costanzo e Federica...i nonni che ella reputa l'inizio di tutto, i mostri per eccellenza.
"Quella futura promessa, l'attesissimo"Si, lo voglio", avrebbe reso legale un'unione di anime che già era stata consacrata dalla vita, un'unione che il destino aveva già decretato".
Un Costanzo che aveva avuto una condanna a pochi mesi di vita e voleva fare un regalo alla sua Federica. Un Costanzo che era già scappato una volta alla morte, difatti 6 anni prima, la diagnosi era stata la stessa... un miracolo si vociferava.
Lei non ci vuole andare. I genitori invece la vogliono lì con loro e anche la dottoressa Zanella Lucia è in accordo.
Ma parliamo un attimo di Anna ed Enrico.
Quei genitori che si erano allontanati da Aurora neanche fosse contagiosa, quei genitori che mantenevano le distanze più possibile da una figlia che aveva cambiato loro la vita, quei genitori che tenevano Aurora distante dal mondo, lontana da tutto, per preservare le dicerie...o secondo loro era essa protezione?
"I suoi genitori, ormai da tempo, non parlavano quasi più con lei, se non per dovere."
Ma ora parliamo dell'altro personaggio di questa storia, la prima citata dottoressa Lucia Zanella. Lei era la psicoterapeuta.
Vede Aurora dal fattaccio in poi, un susseguirsi di sedute, di parole tirate fuori con le pinze, di fiducia messa nelle sue mani da una paziente senza più alcuna prospettiva.
La vede per cacciare quell'incubo che rimaneva lo stesso, come la sensazione di paura, solitudine e impotenza.
Quelle fasi che andavano ripercorse, quella notte calda di fine estate che andava rivissuta, quella fuga nella notte da chi l'aveva sempre trattata come una nipote andava spiegata e rispiegata. Sembra fosse necessario per guarire, rivivere l'incubo dal quale tutto era iniziato.
Ma Aurora si sentiva sola, agli occhi di tutti "malata".
"Quando aveva raccontato ai suoi genitori quello che era successo, ciò che aveva visto, loro avevano sospirato. Quanto le erano sembrati pesanti quei sospiri: macigni nel suo piccolo cuore".
Ma Aurora sapeva cosa l'aveva portata nello studio di Lucia. L'oscurità, quella che esisteva davvero, quella densa e putrida, quella che contagiava ogni cosa.
Con la dottoressa, sembrava che la situazione fosse sotto controllo inizialmente, imbottita di farmaci, non era più neppure lei, la mente vuota come l'anima.
Ma poi quell'invito, unito al calo del dosaggio del farmaci...un ritorno all'oscurità che non l'aveva mai abbandonata veramente.
Aurora ricordava con una chiarezza limpida e straziante la sensazione di paura, di involontà che aveva provato e che ora si trovava a rivivere.
"Aurora si sentí svuotata, stanca, senza più energia o desiderio di opporsi. I ricordi la colpirono forte come schiaffi: non era mai riuscita a sfuggirli, a liberarsi. Era sempre rimasta lì, imponente, in balia di quelle catene invisibili e di quegli artigli che l'avrebbero dilaniata poco a poco."
"Aurora sapeva che il vero nemico era la sua mente, intrisa, corrotta dai ricordi - erano davvero ricordi?"
Un episodio della sua infanzia era sicuramente reale, accaduto. I motivi non sono assolutamente chiari ma l'epilogo come il sole...Pietro Filigardi, un compagno di classe che, dopo l'evento, cambierà scuola, la odierà con tutto se stesso, odierà Aurora e spererà che soffra quanto lui che aveva visto la morte in faccia dopo quello che lei aveva fatto.
Un bambino costretto ad entrare in terapia ma che sembra non liberarsi di quella rabbia che articola la sua mente...non finché lei esiste...
"Lucia era convinta che, se non avessero trovato un modo per porre fine a quel tormento, a quel dolore e a quel costante senso di impotenza e ingiustizia, il ragazzo sarebbe presto esploso in mille frammenti di luce, proprio quello che temeva."
Gli anni di scuola successivi, anche per Aurora sono diversi...lezioni individuali, nessun contatto con altri coetanei, i genitori decidono di tenerla sola più possibile.
È così che incontra la professoressa Gertrude Bassani. Una donna che non capisce Aurora inizialmente, perché inizialmente all'oscuro della sua condizione, una donna che però Aurora ammira e con la quale si aprirà attraverso un compito scolastico...quel compito che darà il via anche per la professoressa a qualcosa di nuovo e spaventoso.
"Quanto costa il suo silenzio, professoressa?"
"Nessuno doveva tornare a parlare di lei, della "bambina addormentata"."
"La verità era che nessuno vedeva Aurora. Lei era invisibile. Solo Lucia era riuscita a guardarla, guardarla veramente. E ora anche la professoressa Bassani aveva intuito qualcosa. La domanda era solo una: Aurora voleva essere vista?"
Quella professora che poi, in un momento catartico per Aurora, la troverà e la aiuterà a suo modo...o forse non riuscirà poi a farlo...
Un vicolo, un incubo più reale del reale, una sirena, uno scontro con due genitori ostili, dei tulipani gialli, un tulipano macchiato davanti la porta di casa, una consapevolezza che fa paura.
E poi, l'arrivo del fatidico giorno con tutti lì, il giorno che era chiaro doveva decretare anche la fine del mostro.
Uno, due, tre, fai un giro attorno a me
uno, due, tre, devi restare qui perché
Lui ti verrà a cercare, nell'oscurità
Un giorno non lontano questa corda spezzerà...
Un testo dalle tinte Horror che si spinge ai confini tra onirico e mondo reale. Si spinge ove la mente diventa contorta, difficile da controllare, ove i ricordi si affollano, ricordi veri e presunti tali.
Un testo scritto molto bene, che delinea le abilità dell'autrice a tenere il ritmo, a coinvolgere il lettore e tenerlo tra le pagine.
Ho riportato molte citazioni perché meritavano, e ne ho scelte solo alcune eh...volevo però farvi conoscere qualcosa della penna di Chiara Malagutti perché siate spinti ad una compulsiva lettura.
Una bambina che soffre di mancanza di affetto, soffre di quella solitudine imposta, soffre per la sua mente distorta.
Ma dove sarà il confine tra realtà e subconscio?
Tutto sarà veramente come sembra?
Un finale che ti trafigge il cuore. Un finale che aggiunge brivido al brivido.
Un testo di esordio potente, audace.
Si dice che il tempo guarisca ogni cosa, che faccia dimenticare...ma è davvero così quando la paura è il sentimento più importante che si ha?
I MIEI PRO
Stile narrativo eccellente, storia coinvolgente e molto oscura.
I MIEI CONTRO
Non ne ho di rilevanti da segnalare.
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Grazie a Lavinia per la copia e per avermi permesso di organizzare degli eventi per questo super testo ❣️
Il blog tour si è ormai concluso. Oggi si parte col review tour proprio con la mia recensione.
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