lunedì 17 febbraio 2025

READALONG: L'EREDE, Camilla Sten

LUI LO SA?


SCHEDA TECNICA:

Titolo: L'erede
Autore: Camilla Sten 
Traduttore: Renato Zatti
Data di pubblicazione: 4 febbraio 2025
Ce: Fazi editore
Costo: ebook 10,99 euro/cartaceo 18,52 euro
Disponibilità ebookAmazon clicca qui
Disponibilità cartaceo: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥,5/5




TRAMA:

Eleanor convive con la prosopagnosia, l’incapacità di riconoscere i volti delle persone. Un disturbo che causa stress, ansia acuta, e può farti dubitare di ciò che pensi di sapere. Una sera la ragazza si reca a casa della nonna Vivianne per la consueta cena domenicale. Ad accoglierla sull’uscio non trova però la nonna, ma una persona cui non riesce a dare un nome, che scappa via per le scale. Dentro casa, la nonna è distesa sul tappeto accanto a un paio di forbici con le lame spalancate. Nella stanza, odore di ferro e carne. La nonna, quella nonna che l’ha cresciuta come una madre, è stata uccisa. Passano i giorni, e l’orrore di essersi avvicinata così tanto a un assassino – e di non sapere se tornerà – inizia a prendere il sopravvento su Eleanor, ostacolando la sua percezione della realtà. Finché non arriva la telefonata di un avvocato: Vivianne le ha lasciato in eredità una tenuta imponente nascosta tra i boschi svedesi. È la casa in cui suo nonno è morto all’improvviso; un posto remoto, che da oltre cinquant’anni custodisce un passato oscuro. Eleanor, il mite fidanzato Sebastian, la sfrontata zia Veronika e l’avvocato vi si recano in cerca di risposte. Tuttavia, man mano che si avvicinano alla scoperta della verità, inizieranno a desiderare di non aver mai disturbato la quiete di quel luogo. Chi era davvero Vivianne? Quali segreti si è portata nella tomba?








COSA NE PENSO? 

Mi chiamo Victoria Eleanor, ma nessuno mi chiama Victoria, nessuno eccetto Vivianne.

La nostra storia ha inizio con una fine, quella della vita di una donna, Vivianne, la nonna di Eleanor.

Non erano le sue mani. Le unghie non erano lunghe e rosse; non c'era il grosso anello di topazio sull'indice della mano destra. 
Erano macchiate di qualcosa che sembrava ruggine...

Un volto vuoto, dettagli non chiari e non fissati, un'ombra che se ne va senza parlare e lascia la scena ad un corpo esamine con delle forbici d'argento troppo vicine.

Ma perché un volto vuoto? Perché Eleanor soffre di prosopagnosia. Significa che il suo cervello non registra i volti umani come accade alle altre persone. Non riconosce le facce, quindi deve memorizzare altri segni distintivi. 
Non riconosce nemmeno se stessa allo specchio.

E per quanto Vivianne non fosse una nonna come possiamo immaginarla noi, anzi...le briciole che donava dovevano bastare...comunque Eleanor ne sente una vivida mancanza.

Per farvi capire, era una nonna che diceva cose di questo tipo: "A volte un bel viso è tutto ciò che si possiede. Mettiti il rossetto. Dio sa che non sei abbastanza brillante per non aver bisogno di essere carina".

"Non volevo troncare del tutto i rapporti con Vivianne. Era mia nonna in teoria, mia madre in pratica. Impossibile vivere con lei e impossibile vivere senza di lei".

Difatti Eleanor aveva perso la madre per malattia, ancora troppo piccola per potersela cavare da sola e finì con la nonna per l'appunto...in una crescita a suon di rigidità, tirate di capelli e piccoli attimi di follia di affetto.

Il dover affrontare momenti duri nella crescita e la sua malattia che per sua nonna doveva rimanere senza diagnosi, la porta anche ad entrare in terapia. È proprio qui che le viene consigliato di iniziare a mettere della distanza da Vivianne.
Questo anche grazie al suo fidanzato, Sebastian, col quale convive.

L'accordo era una cena a settimana, la domenica, una telefonata a settimana, il mercoledì. Sempre rispettato da ambo le parti apparte alla fine, apparte negli attimi precedenti a lasciare questa terra...messaggi in segreteria...sento le loro voci nelle pareti, mi sussurrano frasi...

Eleanor quindi, si ritrova senza la figura che è stata il suo riferimento per decenni e si trova anche a capire che la nonna aveva parecchi segreti con lei o argomenti dei quali non voleva parlare...scopre infatti che possedeva Solhöga...il suo segreto per tutta la vita.

Si trattava di un vecchio edificio circondato da boschi e da un terreno da caccia di pertinenza, all'incirca a un'ora e mezza di strada a nord di Stoccolma.

È proprio qui, alla scoperta di questa abitazione, che Eleanor e Sebastian si ritrovano a varcarne la soglia per un inventario necessario, seguiti da un avvocato sconosciuto di nome Rickard e raggiunti da zia Veronika che non vedeva da anni immemori.

Ma non solo, è proprio in questi momenti che parte una narrazione parallela...quella che inizia dal 18 giugno 1965 grazie al diario di una che in quella casa ci ha lavorato, Anushka.

Ora che abbiamo spalancato le porte al passato, continueremo a saltare da una parte all'altra finché, ovviamente, non capiremo perché, finché non verremo a capo dei segreti nascosti tra quelle mura.

Primo problema? Il custode di una vita, Mats Bengtsson non si trova...non risponde al telefono e non si scorge nella proprietà...eppure si nota la sua presenza...

Secondo problema? La zia è proprio come la ricordava e vorrebbe non doverci avere a che fare anche se, da piccola la adorava...

Terzo problema? La paura. La paura è valida, ma non deve necessariamente essere reale. La paura è reale, ma non deve necessariamente essere la tua verità.
Ma paura di cosa? Di ombre che sembrano muoversi tra gli alberi, di scricchiolii sulle assi di legno, di porte socchiuse, di una spinta misteriosa dentro un montavivande...

Eleanor sente che c'è qualcosa di sbagliato. Ma il fidanzato continua a trovare una giustificazione ad ogni cosa, nella sua mente continua a risuonare la voce di sua nonna morta, l'avvocato continua a fare fin troppe domande.

E poi, un diario ritrovato scritto in polacco, un taccuino con date annotate in modo preciso, date che si bloccano il giorno precedente alla morte di Vivianne, A+M, non sarebbe bene se qualcuno mi sentisse...

Una storia passata, una cameriera che non poteva più essere Anushka ma doveva essere Annika, nessuna amica tranne Märit, con la figlia Kicki, due occhi che fissano di un azzurro impossibile, una cosa sbagliata che porta a conseguenze irreparabili...

Ma com'è morta tua cugina? È stato un tragico incidente.

E nel presente un problema dietro l'altro, uno che esce a prendere una bottiglia e non torna più, altre due che lo cercano per poi rientrare con una bisognosa di cure...un messaggio che arriva per puro caso data la tormenta di neve che blocca il segnale, "aiuto capanno caccia rikrd".

Una voglia di andarsene ma senza successo. Un momento nel quale tutti i nodi presenti e passati vengono al pettine, le carte verranno scoperte, le verità a lungo celate portate alla luce. Una verità che può sconvolgere. 

"Tu e io siamo uguali, Victoria. Non dimenticarlo mai. Abbiamo solo noi stesse"


Un thriller sicuramente ricco di suspance, di colpi di scena e di una tensione viva nelle pagine che mantiene il lettore vigile, pronto a fare le 2 di notte se necessario.

Una narrazione che si dipana su due piani temporali e dà modo anche al passato di parlare, da modo alla verità di uscire per mano di chi l'ha vissuta.

Personaggi ben delineati e tutti sospettabili. Non abbiamo chissà quanti nomi eppure...sembrano avere tutti qualcosa da nascondere.

Eleanor, la nostra protagonista, sente una voce della nonna defunta nella testa, sembra paranoica e sospettosa di ogni...ma forse ha ragione?

Sebastian, fidanzato che potremo definire dalla giustifica pronta. Per lui, tutto deve essere inquadrato e tutto deve essere assolutamente logico e lineare...si bello ma dove vivi?

Vivienne, la morta. Una donna...dai possiamo dire crudele e la possiamo definire anche piena zeppa di segreti e di bugie snocciolate. Ma quei gesti cosa nascondono? 

Zia Veronika, una tipetta bella tosta che, per quanto irruenta, sembra voler bene davvero alla nipote nonostante la lontananza...ma che abbia un motivo anche questa cosa?

L'avvocato, che ha telefonato, ha fatto andare là i coinvolti ma...qualcuno si è domandato chi lo conoscesse?

Anushka, ragazza straniera in un nuovo paese, costretta a lasciarsi alle spalle se stessa e non solo una volta...

Evert, il nonno. Un uomo dolce, sensibile a quanto sembra...forse è per quello che è arrivato a tanto...

Ma chi ha ucciso Vivianne? Chi l'ha fatto sapeva della malattia di Eleanor e quindi era consapevole del fatto che non potesse identificarlo? Perché Vivianne avrebbe dovuto tenere segreta una casa che sembrava amare così tanto? E potrei continuare all'infinito eh...ma tranquilli, per quante domande abbiate, tutto troverà risposta.

Vi troverete a dare la colpa a chiunque ma sarete davvero in grado di capire tutta la storia? Io confesso, mi ero messa nella giusta carreggiata ma non avevo pensato a come si sarebbe potuta attuare la cosa...

Come sempre, non pretendete che vi racconti troppo che altrimenti...che curiosità avrete nel leggerlo?

Per me questo testo è promosso. Non ho letto il precedente dell'autrice del quale ho sentito pareri contrastanti...ma posso dire che questo non mi ha affatto delusa e l'ho letto molto rapita.












I MIEI PRO

Un bel thriller ricco di suspance.

I MIEI CONTRO

Non ne ho da segnalare.







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Grazie a Camilla per il team Tandemcollective per questa avventura e a Cristina di Fazi per la copia ❣️














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