lunedì 24 febbraio 2025

COVER REVEAL: SOLO TRE BATTITI, Thina Sulas


SCHEDA TECNICA:

Titolo: Solo tre battiti
Autore: Thina Sulas 
Data di pubblicazione: 27 febbraio 2025
Ce: Self publishing 
Tipologia: Regency romance, retelling di Dirty dancing. Pov unico.
Costo: ebook 2,99 euro (in offerta per i primi 3 giorni a 1,99 euro)/cartaceo flessibile 13,90 euro/cartaceo in rigida 17.90 euro
Disponibilità ebook: link disponibile all'uscita
Disponibilità cartaceo flessibileAmazon clicca qui
Serie: Questo romanzo fa parte del ciclo dei regency romance retelling ma è autoconclusivo. Il primo è "una lady in affitto" (trovate la recensione nel blog)




TRAMA:


Bath, Somerset – settembre 1815

Da una logorante Stagione londinese a una frivola vacanza a Bath…
Tra tutte le punizioni possibili, agli occhi di Frances non potrebbe esisterne una peggiore. A nulla sono servite le sue proteste poiché, come noto, nessuno può contraddire le aspettative di una madre: buone maniere, passeggiate, pretendenti...
Niente nella vita di Miss Frances sembra offrirle l’occasione di essere libera come vorrebbe. O almeno fino all’incontro con Miss Kenney, nipote del direttore dei Sidney Gardens e abile bugiarda, che renderà intriganti le sue giornate.
Una festa organizzata dalla servitù, poi la scoperta di una danza che grida allo scandalo e il destino della ragazza si intreccerà inesorabilmente a quello di Mr. Castle, maestro di cerimonie e ballerino. Uomo dal fascino misterioso e intelligente.
Qualcuno per cui mettere a rischio la reputazione, forse, con cui danzare a occhi bendati e tra le cui braccia perdersi, se necessario, fino a farsi male.
In soli tre battiti.










INFORMAZIONI BIOGRAFIE:

Thina Sulas nasce a Parma un numero imprecisato di anni indietro. Dopo un’infanzia trascorsa a inventare mondi e realizzare magie, si diploma alla scuola d’arte con indirizzo di studi orientato alla grafica e alla fotografia. 

Moglie, nonché madre di due maschietti, vive oggi in una piccola cittadina alla periferia di Modena impegnandosi a mettere su carta il gran numero di storie che continua, senza sosta, a frullarle nella testa. Tra le sue più alte aspirazioni, scrivere per sempre si trova senz’altro in cima alla lista.

LISTA OPERE PUBBLICATE

1)Patrick - Destinazione Paradiso (novella humor rosa – giugno 21) 
2)Thingers - Echo proibite (romanzo urban fantasy edito Ode edizioni – ottobre 21)
3)La Stagione del Duca (romanzo regency romance – maggio 22)
4)La Primavera di una Miss (romanzo regency romance – gennaio 23)
5)Run Baby Run (sport rom-com – ottobre 23) 
6)Una Lady in affitto (romanzo regency romance – giugno 24)














COSA NE PENSO? 

Io amo lo stile di Thina. Scrittura bella, coinvolgente, ambientazioni super studiate e coerenti. Per saperne di più, cercatela nella barra ricerca e leggetevi le recensioni di tutti i suoi libri...si, li ho letti tutti!

Che aspettate?

Vi lascio un estratto per solleticare la vostra curiosità:

Un passo dopo l’altro, non smette di rammentarmi il tempo di questo nuovo ritmo. «Solo tre battiti» dice e il suo sguardo non mi abbandona mai. Non lo fa quando prendiamo a volteggiare e la mia testa si perde. Non lo fa quando i miei occhi si chiudono, inebriati di libertà e allegrezza, e il mio cuore sussulta.



























 


















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LA TORRE DELL'AMORE PERDUTO, Alis Artieri

IL NERO DELLA DISPERAZIONE PER L'AMORE PERDUTO PER MANO DELL'AMATO


SCHEDA TECNICA:

Titolo: La torre dell'amore perduto 
Autore: Alis Artieri 
Data di pubblicazione: 12 agosto 2024
Ce: Self publishing 
Costo: ebook 2,90 euro/cartaceo 14,46 euro
Disponibilità ebookAmazon clicca qui
Disponibilità cartaceo: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥/5




TRAMA:

Verena ha trent'anni e la sua vita è un susseguirsi di cicatrici, tra un passato che ancora sanguina e un presente che la soffoca. Nonostante il suo talento per la pittura, vive costantemente schiacciata dall'ombra di suo padre, un genio dell’arte che lei, secondo la critica e forse se stessa, non potrà mai eguagliare. Anche l’amore, che dovrebbe essere rifugio, è invece una gabbia: suo marito, l'uomo che ama, la tradisce senza rimorsi.
Poi il destino la colpisce brutalmente: un incidente sconvolge la sua esistenza, portandole via una parte di
sé. Verena si risveglia in un corpo che non riconosce più. La disabilità diventa il suo nuovo confine, una barriera tra lei e il mondo, costringendola a rifugiarsi nell’isola di Torrenera, un luogo che detesta e che rappresenta l'ultima dimora di suo padre.
È qui, tra i muri della casa paterna, che Verena incontra Ivan. Un uomo tanto misterioso quanto ferito, avvolto da un’aura oscura, capace di risvegliare in lei sentimenti di odio profondo... sentimenti che lentamente si trasformano in qualcosa di molto diverso.

Ma l’amore, per Verena, può ancora essere una possibilità reale?
E quanto condizionerà la nuova percezione che ha di sé?

In un intreccio di passioni e dolori, Verena dovrà trovare la forza di riscoprire se stessa e di chiedersi se, oltre le barriere del cuore, esiste ancora una via per amare davvero.

ROMANZO SENTIMENTALE AUTOCONCLUSIVO

Hate to love
Second chance
Forbidden









COSA NE PENSO? 

Siamo a Livorno, è il 14 marzo 2016. In questi luogo e tempo, conosciamo la nostra protagonista, Verena, un'artista non molto acclamata che cerca di sbarcare il lunario e farsi apprezzare da Guglielmo Pratoni, il più quotato critico d'arte in circolazione.

Definisce i suoi dipinti "patetica sfilata modaiola in salsa zoologica dai colori chiassosi". Tutta tecnica e zero anima. Questo dice...nulla a che vedere col grande pittore Oliviero Carlai, suo padre.

Ma da lì a poco, la sua vita sarebbe stata sconvolta...il marito Augusto tra le braccia di una che sembra un incrocio tra Jessica Rabbit e un ghepardo sovrappeso, l'impegno cantiere M.

Ma basta una foto...e vedrà...ma...succede l'impensabile...un incidente, un sogno che va in pezzi, anzi una vita che va in pezzi.

Perché non bastava il dolore fisico, doveva anche essere umiliata dalla suocera Ersilia.

"Lacrime roventi.
Lacrime appiccicose che scorrono lente lungo le guance.
Lacrime dense di tutti i miei sogni, le fantasie e le illusioni perdute.
Lacrime che ora sono libere di inondare il cuscino."

Parole di fuoco, lame taglienti, cacciata di casa, senza più un futuro.
Non resta che lasciare Rachele, l'assistente di galleria, la sua galleria ma coi locali di quel bastardo di Augusto e andare a rifugiarsi nell'unica casa che le è rimasta: Villa Artemisia, in quel di Torrenera.

Verena che odia il mare, ne odia le onde, ne odia il rumore, ne odia il profumo...si troverà quindi circondata da esso, come in trappola! Oltretutto il vicino e pseudo custode, Palmino, ha fatto entrare un estraneo! Dice che è il tuttofare Ivan Olleri, quello che lavorava per suo padre.

Non le resta che cacciarlo immediatamente!

Quindi, ricapitolando... è costretta in un'isola odiandola, con una separazione tutt'altro che pacifica in corso e con una perdita dovuta all'incidente che non le permette di fare ciò che ama...

Una situazione idilliaca eh...

"Se c'è un ostacolo sulla strada non si deve per forza tornare indietro, si cerca un'altra via per arrivare a destinazione"
Che ne dici Verena? Seguiamo il consiglio?

Ma è difficile, difficile fare qualcosa che sembra impossibile, concepire una nuova felicità... è difficile persino parlare con le amiche di sempre...la vergogna, l'insicurezza la attanagliano.
E poi...quella tremenda fobia...dovuta a un trauma che non riesce a cancellare, una paura che porta panico, tachicardia, svenimenti.

"L'acqua non si imbriglia, puoi deviarne il corso per brevi tratti ma non fermarla."

Poi mettiamoci anche due occhi verdi con striature dorate, mettiamoci anche un uomo che vuole a tutti i costi aiutare ma senza esporsi...della serie ti do il mio aiuto ma non accetto il tuo...

Ahn, pure lui ha il suo passato ingombrante eh... assolutamente si...e anche la paura di vivere di nuovo è assai ingombrante.

Ma poi vicini, ma poi lontani, ma poi all'attacco...poi lei che scappa...poi lui...

"Il rimorso è una ruggine che corrode"

Ci sarà spazio per una rinascita? Ci sarà spazio per la vera felicità?


Un testo davvero ben scritto che ammalia per la sua ambientazione davvero suggestiva.

Dei dialoghi forti che sorreggono una narrazione piena di tematiche...parleremo infatti di trauma, di separazione, di gestione del lutto, di conflitti familiari su più fronti, di rabbia repressa, di orgoglio che punge, di ragione e cuore che si hanno la guerra.

Parleremo anche di gestione di un nuovo modo di vivere, attraverso una disabilità che colpisce la protagonista...che è ciò che mi ha fatto convincere a leggere questo romance anche se io non ne leggo in pratica mai.

Volevo sentirmi vicina alla protagonista, sentirmi parte dei suoi timori. Purtroppo però, non sono riuscita ad empatizzare pienamente con lei. 
I modi arroganti dietro i quali nasconde la sua insicurezza, mi hanno infastidita, soprattutto inizialmente rivolti alla sua assistente che di certo non meritava nulla di tutto ciò...ma tranquilli...avrà modo di riscattarsi per bene Verena.

Capisco bene però la sua frustrazione, il non riuscire ad essere ciò che vorrebbe, il vedersi diversa, il sentirsi osservata e magari compatita.

Non avete idea di quante volte la gente per strada mi guardi, mi osservi, non avete idea (o c'è l'avete se avete una qualche forma di disabilità) della percezione di una vita che cambia radicalmente, togliendogli tanto se non tutto. 

Ho invece, amato subito Ivan per quanto sia ebbrio del suo vissuto, per quanto sia paralizzato dalla paura della perdita.

Come dicevo, l'ambientazione è molto suggestiva e si adora immediatamente...l'isola, la torre, le rocce, le onde, i paesani...tutto ben descritto.





















I MIEI PRO

Bellissima ambientazione, molte le tematiche trattate.

I MIEI CONTRO

Non ne ho di rilevanti da segnalare, apparte la poca empatia sviluppata con la protagonista ma questo è soggettivo.







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Grazie all'autrice per la copia ❣️














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sabato 22 febbraio 2025

GDL: IL LIBRO DELL'OCA, Yiyun Li

MEZZA ARANCIA PIÙ MEZZA ARANCIA NON FANNO DI NUOVO UN'ARANCIA INTERA



SCHEDA TECNICA:

Titolo: Il libro dell'oca
Autore: Yiyun Li
Traduttore: Lara Noulian 
Data di pubblicazione: 12 aprile 2024
Ce: NN editore 
Costo: ebook 9,99 euro/cartaceo 19 euro
Disponibilità ebook: Amazon clicca qui
Disponibilità cartaceo: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥,5/5
GDL: il mio #tuttipazziperNN




TRAMA:

Francia, anni Cinquanta. Amiche inseparabili fin da piccole, Fabienne e Agnès sono cresciute a Saint Rémy, un piccolo paesino rurale. Agnès è beneducata e schiva, va bene a scuola ed è ignorata dalla famiglia; Fabienne è intelligente e feroce, e dopo la morte della madre e della sorella deve occuparsi del padre e del fratello. Le due ragazzine vivono in un mondo tutto loro, tra avventure ora innocue ora crudeli, create dalla sconfinata immaginazione di Fabienne, che un giorno affida ad Agnès una serie di macabri racconti perché lei li metta per iscritto. Le storie diventano un libro che viene pubblicato a nome di Agnès, e il successo è tale da catapultare la ragazzina a Parigi e poi a Londra, fino alla scuola d’élite di Mrs Townsend. Ma con il passare del tempo, Agnès si sente sola e sradicata, colpevole di vivere la finzione creata dall’amica, e così decide di tornare a casa per affrontarla. Il libro dell’oca è un romanzo vivido e appassionante, che racconta l’assoluta intensità di un’amicizia tra due ragazzine, in cui amore e violenza diventano inseparabili e creano un mondo più reale della realtà. Con lucida compassione, Yiyun Li esalta il tessuto vibrante e sovversivo dell’infanzia, che come la letteratura ha il potere di plasmare il nostro destino.







COSA NE PENSO? 

Dalla nota della traduttrice, scopriamo che questo è l'ultimo libro dell'autrice, originalissima scrittrice sinoamericana di indubbia qualità letteraria, spesso alle prese con temi vasti e stili di scrittura non omologabili.

In effetti, questo testo non racconta chissà che vicenda ma lo fa in un modo tutto suo, senza schemi, senza definirsi in qualcosa ma rimanendo incisiva, coinvolgente e fuori dal comune.

La storia parte dalla fine, ovvero quando Agnès riceve notizia della dipartita della sua più grande amica d'infanzia, Fabienne.

Questo innesca il ricordo e la riporta ai loro 13 anni e conduce il lettore in una avventura in particolare, quella ove giocarono ad essere scrittrici...

Il gioco divenne realtà con "i bambini felici" con una Fabienne ideatrice e una Agnès che, pur non essendo convinta, accetta di apparire come solo nome sul libro e di conseguenza, accetta di essere pasto mediatico come bimba prodigio.

Agnès quindi si troverà presto a Parigi davanti a giornalisti e fotografi, finirà poi in Inghilterra per essere istruita a Woodsway, scuola di un certo prestigio, presieduta da Mrs Townsend.

Si può coltivare la felicità?

Una realtà diversa, una situazione sempre più stretta, un'ambizione mai sentita, una necessità? Bah nemmeno quella...insomma Agnès si ritrova soffocata in una vita che non le sembra più nemmeno sua.

A Saint Rémy era la guardiana di porci e capre ma era quella la sua realtà, lei nemmeno voleva scrivere!

E poi lì, a casa, c'era Fabienne. L'unica per la quale valesse la pena qualcosa.
In Inghilterra, poteva contare solo sulle sue lettere e su quelle di un Jacques...

Ma Mrs Townsend sembra irremovibile, non vuole mandarla a casa...o forse lo farà indirizzando la realtà a suo scopo?

"Sono molti quelli che afferrano al volo qualsiasi occasione di fare il gatto che palpeggia il topolino stretto fra le sue zampe"

E se poi, una volta a casa, fosse inevitabile allontanarsi?

"Sarà dolore e dolore e dolore e dolore, da adesso in poi, non lo capisci?"

E poi finire come aveva sempre pensato di non finire, lontana dal suo paese questo si come l'aveva pensato e senza quell'amicizia, quell'amore bizzarro...nemmeno questo lo pensava eh...


Probabilmente avrete capito gran poco e mi scuso ma questo libro è davvero molto bizzarro.

La storia, di per sé, non è chissà che particolare ma è il modo di raccontarla, di portarla al lettore che lo prende e lo disorienta o al contrario, lo attacca alle pagine.

Un'amica che dice all'altra "sei ancora scema come un'oca", l'altra che fa tutto ciò che vuole l'amica solo per compiacerla...un rapporto strano, tra due persone fuori dal comune.

Una sembra amare l'altra ma di un amore che va oltre l'amicizia, l'altra di contro, non sembra vederla come tale ma auspica un futuro loro due soltanto, senza obblighi di matrimonio o figli.

Si parlerà anche di un vedovo che sembra volerne approfittare, di genitori che non si curano profondamente dei figli, di famiglie distrutte dalle perdite...insomma tutto molto denso, corposo ma allo stesso tempo disteso nel tempo.

Davvero, non riesco a raccontarvi per bene le sensazioni scaturite dalla lettura...se vi incuriosisce, dategli una possibilità.

Lascio una frase che mi ha colpita molto:
"L'amore di coloro che non hanno la possibilità di danneggiarci in modo irreparabile spesso sembra insufficiente; ci viene da pensare, a ragione o torto, che il loro amore non conti un bel nulla".
































I MIEI PRO

Stile originale e molto personale.

I MIEI CONTRO

Lo stesso del pro perché è difficile adattarsi ad uno stile così.







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Grazie alle ragazze/ai ragazzi che mi hanno seguito in questa lettura❣️
Grazie a Francesca per la copia ❣️














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venerdì 21 febbraio 2025

CRUSH OF A LIFETIME_VOLUME 3, Jeong Halim, Kim Yeonwoo

È STATO IL TUO PRIMO GIORNO DI SCUOLA VERO?

SCHEDA TECNICA:

Titolo: Crush of a Lifetime, volume 3
Autore: Jeong Halim 
Illustratore: Kim Yeonwoo 
Data di pubblicazione: 29 gennaio 2025
Ce: Gaijin/Renoir comics
Costo: cartaceo 14,15 euro
Disponibiltà primo volume: Amazon clicca qui
Disponibilità secondo volumeAmazon clicca qui
Disponibilità terzo volumeAmazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥💥/5
Serie: in corso 





TRAMA:

Yang Hye-Ji, soprannominata la Dea di Instagram, ha oltre 100.000 follower sulla sua pagina. Tuttavia, non ha mai avuto un ragazzo. Quando arriva al liceo, spera di colmare questo vuoto, ma si ritrova compagno di banco Jo Ki-sung, un vicino di casa che non sembra interessato alla sua popolarità.





COSA NE PENSO? 

Eccomi qui per la terza volta, da Hyeji e Kisung. La terza eh...quindi recuperate uno e due! Perché è un po' difficile non dire nulla!



Alla fine del secondo volume, abbiamo avuto modo di conoscere Jaehee, il famoso prodigio, il bellissimo, quello che sembra essere dovunque sia Hyeji, sembra costantemente seguirla, sembra beh...innamorato perso?

Ovviamente, lo abbiamo colto tutti tranne la nostra lei che, come ormai ben sapete, ad occhi a cuore solo per il nostro lui (il bellissimo numero uno per quel che mi riguarda).

In questo numero poi, avremo anche un nuovo gusto di caramelle gommose! Da non credere...e quello sciocco di Chiwan che ha voluto rubare il sacchetto e mettere in moto tutti gli eventi successivi...finiti con un cerottino sulla bua per Hyeji.

E poi...una innocente passeggiata che si trasforma in messaggi anonimi su picstagram che, per quanto sia abitudine, fanno sempre male.

"Fa paura, in realtà. Quanto mi odino.
E adesso sembra che tutti fingano di essere miei amici."

Arriva anche una confessione scomoda...

"Tu puoi fare quello che vuoi. E anch'io farò come voglio".

E concludiamo con una bella seduta in pronto soccorso ma non si sa mai che stelle luminose si possano vedere assieme dopo... 


La dea di picstagram torna ad ammaliarci assieme al bel ragazzo anti social.
Qui ci mettiamo dentro anche un terzo incomodo di spicco che potrebbe creare un sentimento nuovo in Kisung.

Una storia che continua a piacermi, che si dimostra sempre coinvolgente e che finisce i volumi sempre sul più bello!
Cioè, io ora devo aspettare aprile? Ma è una tortura!!

Lo stile come sempre, mi ricorda le anime della mia adolescenza, quelli romanticoni di amici più di amici con ottomila ostacoli a fermarli...ma che bellezza è?

Non posso che continuare a consigliare questa bellezza a colori! 

Poi posso dirlo? Io adoro il formato usato da Gaijin...lo trovo perfetto! Dimensioni ideali per leggere decentemente e godere delle tavole così ricche di emozioni e super cute.























I MIEI PRO

Una storia coinvolgente e particolare.

I MIEI CONTRO

Non ne ho da segnalare.








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Grazie ad Alberto per la copia❤️











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mercoledì 19 febbraio 2025

READALONG: LE RAGAZZE DELLA SCIENZA, Olivia Campbell

UNTERMENSHEN: SUBUMANI


SCHEDA TECNICA:

Titolo: Le ragazze della scienza 
Autore: Olivia Campbell 
Traduttore: Simone Aglan-Buttazzi, Valeria Lucia Gili
Data di pubblicazione: 31 gennaio 2025
Ce: Aboca
Costo: ebook 12,99 euro/cartaceo 20 euro
Disponibilità ebookAmazon clicca qui
Disponibilità cartaceo: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥/5




TRAMA:

Negli anni Trenta, la Germania era una fucina del pensiero scientifico ma, dopo che i nazisti presero il potere, le cittadine ebree e le donne furono costrette a lasciare i loro incarichi accademici. Hedwig Kohn, Lise Meitner, Hertha Sponer e Hildegard Stücklen erano scienziate eminenti nei loro campi ma, a causa delle loro origini ebraiche o dei loro sentimenti antinazisti, non ebbero altra scelta che fuggire. Lo straziante viaggio che le condusse fuori dalla Germania divenne una questione di vita o di morte, richiese sforzi titanici e il coinvolgimento di amici e altri scienziati di spicco. Lise Meitner fuggì in Svezia, dove poi scoprì la fissione nucleare (anche se il merito fu attribuito solo a Otto Hahn…), e le altre scapparono negli Stati Uniti, dove portarono la fisica avanzata nelle università americane: Hertha Sponer fece progredire lo studio degli spettri di numerosi composti chimici; il brevetto messo a punto da Hedwig Kohn migliorò l’illuminazione e il suo lavoro condusse all’interpretazione quantistica della dispersione ottica; Hildegard Stücklen fu in grado di determinare l’effetto delle radiazioni cosmiche sui meteoriti. A prescindere da dove approdarono, ognuna di loro rivoluzionò il campo della fisica quando sembrava non avessero nessuna possibilità di riuscirci, spronando altre giovani donne a fare lo stesso.

Frutto di un accuratissimo lavoro di documentazione durato anni e scritto con una prosa cinematografica, Le ragazze della scienza dà finalmente voce a queste straordinarie donne pioniere: il loro intelletto era altrettanto abbagliante di quello di tutti gli uomini con cui collaborarono, ma dovettero lavorare il doppio per dimostrarlo. Lise Meitner, Hedwig Kohn, Hertha Sponer e Hildegard Stücklen contribuirono a creare, di fatto, la prima generazione di fisiche, mostrandoci inoltre come la sorellanza e la curiosità scientifica possano trascendere i confini e persistere, o addirittura prosperare, di fronte a difficoltà apparentemente insormontabili.









COSA NE PENSO? 

È difficile parlare ottimamente di un libro come questo, un libro che sicuramente scuote l'animo, ti fa riflettere e ti bombarda di cose inaudite che però, ahimè, sono il passato...sono esistite, sono state perpetuate dagli uomini verso altri uomini, nel peggiore dei modi possibile.

Qui, verremo a conoscenza di quattro nomi in particolar modo, quattro donne che hanno fatto la storia della fisica, senza ricevere la giusta notorietà...Hedwig Kohn, Lise Meitner, Hildegard Stücklen e Hertha Sponer.

Dite la verità...conoscevate i loro nomi? O ricordate solo i ben più noti Planck e Einstein?

Partiamo con Hedwing.
Vent'anni di servizio presso l'istituto di Fisica dell'università di Breslavia e il suo status di terza donna in assoluto, in Germania, a essersi qualificata come professore di fisica.

Ma poi... un telegramma...Deportazione Polonia QUESTIONE di settimane
È il 7 maggio 1940 quando lo si scrive.

Il nazismo non era solo un sistema: era l'unico sistema. Era l'unica cosa riconosciuta, l'unica cosa che dettava decreti su decreti.

Era nata il 5 aprile 1887 a Breslavia, a suo tempo una delle più grandi città dell'impero tedesco (oggi si trova in Polonia).

Passiamo poi a Lise.
Membro fondatore "donne tedesche qualificate per insegnare a livello universitario".

Nata a Vienna nel 1878, lavoratrice e amica di Otto Hahn e James Franck.
La prima donna in Prussia a essere assunta come assistente scientifica, di Planck.

Il suo traguardo più rilevante di registrò nel 1926 quando divenne la prima professoressa a pieno titolo di fisica in Germania.

Parliamo poi di Hildegard che nel 1912 si spostò di quasi 260 chilometri allo scopo di terminare gli studi all'università di Gottinga.
Nel 1918 la raggiunge un'altra giovane donna, Hertha.

Entrambe intelligenti, volenterose e pronte ad imprimere il loro nome nella storia della fisica.

La donna, aveva vita difficile all'epoca...molti lavori le erano preclusi, tante università le rifiutavano, tanti le prendevano solo come mere assistenti non stipendiate...

Ma purtroppo, la situazione non fece che peggiorare dal 30 gennaio 1933, quando Adolf Hitler venne nominato cancellerie.

Aveva già cominciato a seminare idee retrograde, sessiste, misogine, antisemite. Non potè che continuare nel suo intento, anzi notevolmente peggiorare.

Il posto della donna è a casa dicevano...
Kinder, Küche, Kirche dicevano ovvero bambini, cucina, chiesa.
Questo era la donna, questo poteva essere anzi doveva essere.

E cosa restava alle donne? Ancor peggio se donne ebree? Restava solo fuggire, uscire dal paese il prima possibile...non dico per continuare ad avanzare nella loro carriera, ma per sopravvivere.

La Germania stava perdendo le sue menti migliori nel nome dell'antisemitismo e della misoginia nazisti.

Nell'arco di pochi anni, il diritto degli ebrei di istruirsi, esercitare una professione o muoversi liberamente, insomma di esistere, fu sistematicamente affossato.

Queste frasi mettono i brividi. C'è poco altro da aggiungere.

Il momento di svolta, il momento durante il quale tutti (almeno quelli non accecati dall'odio) videro chi erano i nazisti, fu in occasione de "la Notte dei Cristalli", per la prima volta i nazisti arrestarono in massa gli ebrei solo in quanto ebrei.

Un altro momento critico è sicuramente il 12 marzo 1938 con l'Anschluss, ovvero l'annessione tedesca dell'Austria.

L'Austria accolse con calore i nazisti e il loro antisemitismo. Tre giorni dopo l'annessione, mentre a Vienna i festeggiamenti scemavano, la gente iniziò a trascinare gli ebrei fuori dalle case per pestarli, derubarli, in certi casi addirittura ammazzarli.
Uno scioccante spettacolo di disumanità.

Hertha riuscì ad arrivare in Norvegia.
Hildegard va in Massachusetts grazie all'amica Emma. Hildegard fu la prima professoressa tedesca di fisica recatasi in esilio negli Stati Uniti sotto in nazismo.
Lise arriva nei Paesi Bassi.
Hedwig a metà agosto 1939, riesce ad avere un visto dal Regno Unito per muoversi. Peccato che due settimane dopo, dichiarò guerra alla Germania, perdendo ovviamente valore...Hedwing non avrà vista semplice, si suderà la sua fuga finché non riesce ad arrivare in Svezia, dove nel frattempo, è giunta anche Lise. Per Hedwing però, è solo una meta di passaggio per gli Stati Uniti, sperando di ottenere la possibilità di entrarvi.

Nel frattempo i nazisti continuano ad aprire campi di concentramento, come quello per donne di Ravensbrück, aperto il 19 maggio 1939.

Ma andiamo avanti, pensiamo alle nostre donne relativamente al sicuro, con il pensiero verso chi è rimasto indietro, conosciuto, parente o anche solo connazionale.
Pensiamo anche a delle donne che spesso, si ritrovano con stipendi da fame, con contratti temporanei, senza mai una certezza nella vita.

Mettiamoci anche poi una Lise che da un contributo massiccio ad una scoperta, in pratica la veicola, senza essere citata, senza essere inclusa nel premio Nobel che nel 1944 va ad Otto Hans, uno che era amico ma che sembra voltarle le spalle completamente in questo episodio come in molti altri.

E sapete qual'era questa scoperta? La fissione nucleare. Si, avete letto bene...

"La fisica ha dato pienezza a luce alla mia vita" diveva. Anche questa scoperta ne faceva parte eppure...quel che ancora concede terreno all'ansia, ovviamente, è che cosa farà l'umanità di queste nuove conoscenze, che potrebbero essere usate per portare distruzione su vastissima scala.

In effetti, ovviamente come già sapete, nel 1942 si avvia il progetto Manhattan guidato da Oppenheimer, al quale Lise si rifiuta di partecipare, non vuole essere associata all'uso catastrofico della sua scoperta.

Come ben sapete, alla bomba si arriva e la si usa pure...nonostante la guerra fosse già in conclusione, nonostante fossero chiare le conseguenze di una distruzione così ampia...

Ma boh...sembra che l'uomo come prima cosa, pensi sempre a come fare del male ad un altro uomo.

Fortunatamente qualche uomo in gamba c'era, qualche persona pronta ad aiutare il prossimo. 
Di contro, abbiamo anche molti che hanno calpestato, guardato solo le proprie esigenze.
Altri ancora che, ancora peggio, hanno semplicemente lasciato fare chiudendo gli occhi.

Seguiremo le sorti di queste donne straordinarie fino alla fine dei loro giorni. C'è chi rientrerà anche in Germania ad un certo punto.

La frase che chiude il testo, non penso si possa scordare. Ovviamente non la riporto, non è il caso di rovinare tutto.

Anche la conclusione è degna di nota, è da lacrime, quelle trattenute a stento durante tutto il viaggio.

Molte le citazioni presenti nel volume, con tanto di riferimento biografico.

Un libro che va letto, capito, preso con calma e senza fretta. 
Un libro che tiene vivo ciò che era per non ripetere mai nulla di simile.
Un libro che ci mostra, i passi fatti nell'emancipazione femminile. Passi che ahimè, sono tutt'altro che sufficienti ma sono sicuramente migliori del passato.

Non riesco a farvi sentire il subbuglio che alberga nel mio stomaco e il malessere al cuore dopo aver letto certi passaggi.

Profondo, disarmante, difficile. Ecco le tre parole di questa avventura letteraria.






















I MIEI PRO

Un libro profondo.

I MIEI CONTRO

Non ne ho da segnalare. Deve piacervi ovviamente l'argomento presentato. Se non siete avezzi alla fisica, nessuna paura. Ci sarà qualche passaggio tecnico ma solo per capire di cosa stiamo parlando.







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Grazie a Camilla per il team Tandemcollective per questa avventura e alla ce per la copia ❣️














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lunedì 17 febbraio 2025

READALONG: L'EREDE, Camilla Sten

LUI LO SA?


SCHEDA TECNICA:

Titolo: L'erede
Autore: Camilla Sten 
Traduttore: Renato Zatti
Data di pubblicazione: 4 febbraio 2025
Ce: Fazi editore
Costo: ebook 10,99 euro/cartaceo 18,52 euro
Disponibilità ebookAmazon clicca qui
Disponibilità cartaceo: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥,5/5




TRAMA:

Eleanor convive con la prosopagnosia, l’incapacità di riconoscere i volti delle persone. Un disturbo che causa stress, ansia acuta, e può farti dubitare di ciò che pensi di sapere. Una sera la ragazza si reca a casa della nonna Vivianne per la consueta cena domenicale. Ad accoglierla sull’uscio non trova però la nonna, ma una persona cui non riesce a dare un nome, che scappa via per le scale. Dentro casa, la nonna è distesa sul tappeto accanto a un paio di forbici con le lame spalancate. Nella stanza, odore di ferro e carne. La nonna, quella nonna che l’ha cresciuta come una madre, è stata uccisa. Passano i giorni, e l’orrore di essersi avvicinata così tanto a un assassino – e di non sapere se tornerà – inizia a prendere il sopravvento su Eleanor, ostacolando la sua percezione della realtà. Finché non arriva la telefonata di un avvocato: Vivianne le ha lasciato in eredità una tenuta imponente nascosta tra i boschi svedesi. È la casa in cui suo nonno è morto all’improvviso; un posto remoto, che da oltre cinquant’anni custodisce un passato oscuro. Eleanor, il mite fidanzato Sebastian, la sfrontata zia Veronika e l’avvocato vi si recano in cerca di risposte. Tuttavia, man mano che si avvicinano alla scoperta della verità, inizieranno a desiderare di non aver mai disturbato la quiete di quel luogo. Chi era davvero Vivianne? Quali segreti si è portata nella tomba?








COSA NE PENSO? 

Mi chiamo Victoria Eleanor, ma nessuno mi chiama Victoria, nessuno eccetto Vivianne.

La nostra storia ha inizio con una fine, quella della vita di una donna, Vivianne, la nonna di Eleanor.

Non erano le sue mani. Le unghie non erano lunghe e rosse; non c'era il grosso anello di topazio sull'indice della mano destra. 
Erano macchiate di qualcosa che sembrava ruggine...

Un volto vuoto, dettagli non chiari e non fissati, un'ombra che se ne va senza parlare e lascia la scena ad un corpo esamine con delle forbici d'argento troppo vicine.

Ma perché un volto vuoto? Perché Eleanor soffre di prosopagnosia. Significa che il suo cervello non registra i volti umani come accade alle altre persone. Non riconosce le facce, quindi deve memorizzare altri segni distintivi. 
Non riconosce nemmeno se stessa allo specchio.

E per quanto Vivianne non fosse una nonna come possiamo immaginarla noi, anzi...le briciole che donava dovevano bastare...comunque Eleanor ne sente una vivida mancanza.

Per farvi capire, era una nonna che diceva cose di questo tipo: "A volte un bel viso è tutto ciò che si possiede. Mettiti il rossetto. Dio sa che non sei abbastanza brillante per non aver bisogno di essere carina".

"Non volevo troncare del tutto i rapporti con Vivianne. Era mia nonna in teoria, mia madre in pratica. Impossibile vivere con lei e impossibile vivere senza di lei".

Difatti Eleanor aveva perso la madre per malattia, ancora troppo piccola per potersela cavare da sola e finì con la nonna per l'appunto...in una crescita a suon di rigidità, tirate di capelli e piccoli attimi di follia di affetto.

Il dover affrontare momenti duri nella crescita e la sua malattia che per sua nonna doveva rimanere senza diagnosi, la porta anche ad entrare in terapia. È proprio qui che le viene consigliato di iniziare a mettere della distanza da Vivianne.
Questo anche grazie al suo fidanzato, Sebastian, col quale convive.

L'accordo era una cena a settimana, la domenica, una telefonata a settimana, il mercoledì. Sempre rispettato da ambo le parti apparte alla fine, apparte negli attimi precedenti a lasciare questa terra...messaggi in segreteria...sento le loro voci nelle pareti, mi sussurrano frasi...

Eleanor quindi, si ritrova senza la figura che è stata il suo riferimento per decenni e si trova anche a capire che la nonna aveva parecchi segreti con lei o argomenti dei quali non voleva parlare...scopre infatti che possedeva Solhöga...il suo segreto per tutta la vita.

Si trattava di un vecchio edificio circondato da boschi e da un terreno da caccia di pertinenza, all'incirca a un'ora e mezza di strada a nord di Stoccolma.

È proprio qui, alla scoperta di questa abitazione, che Eleanor e Sebastian si ritrovano a varcarne la soglia per un inventario necessario, seguiti da un avvocato sconosciuto di nome Rickard e raggiunti da zia Veronika che non vedeva da anni immemori.

Ma non solo, è proprio in questi momenti che parte una narrazione parallela...quella che inizia dal 18 giugno 1965 grazie al diario di una che in quella casa ci ha lavorato, Anushka.

Ora che abbiamo spalancato le porte al passato, continueremo a saltare da una parte all'altra finché, ovviamente, non capiremo perché, finché non verremo a capo dei segreti nascosti tra quelle mura.

Primo problema? Il custode di una vita, Mats Bengtsson non si trova...non risponde al telefono e non si scorge nella proprietà...eppure si nota la sua presenza...

Secondo problema? La zia è proprio come la ricordava e vorrebbe non doverci avere a che fare anche se, da piccola la adorava...

Terzo problema? La paura. La paura è valida, ma non deve necessariamente essere reale. La paura è reale, ma non deve necessariamente essere la tua verità.
Ma paura di cosa? Di ombre che sembrano muoversi tra gli alberi, di scricchiolii sulle assi di legno, di porte socchiuse, di una spinta misteriosa dentro un montavivande...

Eleanor sente che c'è qualcosa di sbagliato. Ma il fidanzato continua a trovare una giustificazione ad ogni cosa, nella sua mente continua a risuonare la voce di sua nonna morta, l'avvocato continua a fare fin troppe domande.

E poi, un diario ritrovato scritto in polacco, un taccuino con date annotate in modo preciso, date che si bloccano il giorno precedente alla morte di Vivianne, A+M, non sarebbe bene se qualcuno mi sentisse...

Una storia passata, una cameriera che non poteva più essere Anushka ma doveva essere Annika, nessuna amica tranne Märit, con la figlia Kicki, due occhi che fissano di un azzurro impossibile, una cosa sbagliata che porta a conseguenze irreparabili...

Ma com'è morta tua cugina? È stato un tragico incidente.

E nel presente un problema dietro l'altro, uno che esce a prendere una bottiglia e non torna più, altre due che lo cercano per poi rientrare con una bisognosa di cure...un messaggio che arriva per puro caso data la tormenta di neve che blocca il segnale, "aiuto capanno caccia rikrd".

Una voglia di andarsene ma senza successo. Un momento nel quale tutti i nodi presenti e passati vengono al pettine, le carte verranno scoperte, le verità a lungo celate portate alla luce. Una verità che può sconvolgere. 

"Tu e io siamo uguali, Victoria. Non dimenticarlo mai. Abbiamo solo noi stesse"


Un thriller sicuramente ricco di suspance, di colpi di scena e di una tensione viva nelle pagine che mantiene il lettore vigile, pronto a fare le 2 di notte se necessario.

Una narrazione che si dipana su due piani temporali e dà modo anche al passato di parlare, da modo alla verità di uscire per mano di chi l'ha vissuta.

Personaggi ben delineati e tutti sospettabili. Non abbiamo chissà quanti nomi eppure...sembrano avere tutti qualcosa da nascondere.

Eleanor, la nostra protagonista, sente una voce della nonna defunta nella testa, sembra paranoica e sospettosa di ogni...ma forse ha ragione?

Sebastian, fidanzato che potremo definire dalla giustifica pronta. Per lui, tutto deve essere inquadrato e tutto deve essere assolutamente logico e lineare...si bello ma dove vivi?

Vivienne, la morta. Una donna...dai possiamo dire crudele e la possiamo definire anche piena zeppa di segreti e di bugie snocciolate. Ma quei gesti cosa nascondono? 

Zia Veronika, una tipetta bella tosta che, per quanto irruenta, sembra voler bene davvero alla nipote nonostante la lontananza...ma che abbia un motivo anche questa cosa?

L'avvocato, che ha telefonato, ha fatto andare là i coinvolti ma...qualcuno si è domandato chi lo conoscesse?

Anushka, ragazza straniera in un nuovo paese, costretta a lasciarsi alle spalle se stessa e non solo una volta...

Evert, il nonno. Un uomo dolce, sensibile a quanto sembra...forse è per quello che è arrivato a tanto...

Ma chi ha ucciso Vivianne? Chi l'ha fatto sapeva della malattia di Eleanor e quindi era consapevole del fatto che non potesse identificarlo? Perché Vivianne avrebbe dovuto tenere segreta una casa che sembrava amare così tanto? E potrei continuare all'infinito eh...ma tranquilli, per quante domande abbiate, tutto troverà risposta.

Vi troverete a dare la colpa a chiunque ma sarete davvero in grado di capire tutta la storia? Io confesso, mi ero messa nella giusta carreggiata ma non avevo pensato a come si sarebbe potuta attuare la cosa...

Come sempre, non pretendete che vi racconti troppo che altrimenti...che curiosità avrete nel leggerlo?

Per me questo testo è promosso. Non ho letto il precedente dell'autrice del quale ho sentito pareri contrastanti...ma posso dire che questo non mi ha affatto delusa e l'ho letto molto rapita.












I MIEI PRO

Un bel thriller ricco di suspance.

I MIEI CONTRO

Non ne ho da segnalare.







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Grazie a Camilla per il team Tandemcollective per questa avventura e a Cristina di Fazi per la copia ❣️














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domenica 16 febbraio 2025

LETTURE IN FAMIGLIA: MILO. STORIA DI UN BAMBINO COME TUTTI GLI ALTRI, Paquito Catanzaro, Lisa Molinaro

CINQUANTASEIESIMO APPUNTAMENTO RUBRICA #LETTUREINFAMIGLIA

SCHEDA TECNICA:

Titolo: Milo. Storia di un bambino come tutti gli altri 
Autore: Paquito Catanzaro 
Illustratore: Lisa Molinaro 
Ce: Fioranna 
Data di pubblicazione: 15 gennaio 2025
Prezzo: cartaceo 11,40 euro
Disponibilità: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥💥/5
Tipologia: Narrativa sulla diversità per bambini dai 5 anni





TRAMA:

Cos'è l'autismo? Come lo si spiega ai bambini? Sono queste le domande alle quali prova a dare una risposta la storia di Milo, un racconto illustrato che si rivolge ai giovanissimi lettori, in particolare a quelli che chiedono: «Perché quel bambino si comporta così?». Domanda che l'io narrante, un compagno di classe di Milo, rivolge alla sua mamma. È lei a spiegare perché il suo piccolo amico parla poco, a volte gioca da solo e di tanto in tanto si agita senza essere sgridato ma ricevendo, anzi, le attenzioni della maestra. Lì dove non arrivano le conoscenze o l'esperienza, è l'immaginazione di un bambino a trovare risposte. La diversità diventa così un muro di cuscini da buttar giù col sorriso.










COSA NE PENSO?

Conosco un bambino, il suo nome è Milo.
Ha due occhi, due mani, un naso solo. E tanti capelli biondi. È uguale agli altri, ma non tutti la pensano così.
Qualcuno ripete una parola: DIVERSO.

Questo l'inizio di questo illustrato che, come avrete intuito, parla di un argomento importante da affrontare fin dalla tenera età.

I bambini hanno occhi sul mondo gentili, senza pregiudizi. E allora perché capitano talune situazioni incresciose?
Perché la paura fa fare cose brutte, perché i bambini sono estremamente stimolati dall'esterno, dagli adulti che non sempre sono degli adulti modello.

Il bambino della storia, chiede alla mamma perché Milo sarebbe diverso e lei risponde in maniera perfetta: è un modo differente di vivere la vita. Gli spiega anche che la parola è autismo ma mica è una malattia come il raffreddore, ma nemmeno un dono ecco.

Il bambino pensa che Milo sia semplicemente suo amico e che sia forte per questo.

Ma cosa c'è di più bello? 


Un illustrato dal big formato che incanta i più piccoli come i grandi.
Super disegni, pieni di dolcezza, dallo stile tipico dei bambini ovviamente a livello professionale ma che, a mio avviso, fa sentire i più piccoli ancora più coinvolti perché donano la capacità di comprenderne appieno il significato.

Il testo non è molto ma ha di quelle frasi così profonde e belle che boh...tu le rileggeresti in continuazione.

Penso che sia un albo da far conoscere, da condividere, da regalare.

Un messaggio profondo veicolato dagli occhi e pensieri di un bambino influenzato dai giusti stimoli esterni.

Un libro che proporrei anche nelle scuole.

Il tema della diversità mi è assolutamente molto caro e penso debba essere trattato con tatto e dolcezza come qui, sempre più spesso.

Ci conto. Ci contiamo.






















COSA NE PENSA GRETA?

Un libro che mi ha colpita perché parla di un argomento difficile con estrema naturalezza.

Nella mia classe, c'è una ragazza diversa ma un diverso non come Milo. Per me è una compagna di scuola, con le sue caratteristiche peculiari come tutti.

Come sempre per letture in famiglia, vi mostro le mie illustrazioni/pagine preferite...

Un bacio dalla vostra Greta.









I MIEI PRO

Una lettura importante, da fare.


I MIEI CONTRO

Non ne ho da segnalare.






Grazie Matilde per la copia❤️


La rubrica #lettureinfamiglia sarà online molto più spesso d'ora innanzi, vi aspettiamo! 


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GDL: LA NOTTE ROSSA, Rebecca Godfrey

TUTTI I PROBLEMI SPARISCONO QUANDO MUORIAMO SCHEDA TECNICA: Titolo : La notte rossa Autore : Rebecca Godfrey  Traduttore : Fabio...