E AVRÒ UN PO' DI PACE LAGGIÙ, CHE LA PACE DISCENDE GOCCIA A GOCCIA
SCHEDA TECNICA:
Titolo: Il Bird hotel
Autore: Joyce Maynard
Data di pubblicazione: 21 giugno 2024
Ce: NN editore
Costo: ebook 9,99 euro/cartaceo 16,80 euro
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Disponibilità cartaceo: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥/5
GDL: il mio #tuttipazziperNN
TRAMA:
Irene è sola al mondo: da piccola ha cambiato nome, dopo che la madre è rimasta vittima di una bomba innescata dal gruppo di attivisti che frequentava; poi, artista emergente a San Francisco, ha perso marito e figlio in un incidente fatale. Senza più stimoli né prospettive, arriva quasi per caso in Centroamerica, in un villaggio affacciato su un lago ai piedi di un vulcano. Qui trova alloggio a La Llorona, l’albergo meraviglioso e decadente di Leila, una donna che come lei ha alle spalle un passato complicato. Irene non sa raccontare di sé, non lo ha mai fatto: la paura che la sua vera identità venga scoperta e il dolore per il doppio lutto subìto la paralizzano. Così, ogni sera Leila la distrae con le storie degli ospiti che negli anni sono passati di lì. Grazie a lei, Irene riscopre interesse per la vita e ricomincia persino a disegnare. Finché Leila all’improvviso le lascia in eredità l’albergo, a patto di restaurarlo completamente: anno dopo anno, Irene ricostruisce anche se stessa, trovando in Tom l’amore inaspettato che sembra scritto nel suo destino. Il Bird Hotel è la storia romantica di una donna in fuga da tutto, che trova la forza di non arrendersi e continuare a sognare. Come in L’albero della nostra vita, Joyce Maynard intreccia cultura pop e storia americana, e celebra il potere salvifico della natura e dell’arte, semi da cui può germogliare la speranza anche nei momenti più cupi.
COSA NE PENSO?
Parto a parlarvi di questo testo con l'incipit che molto porta al lettore:
"Avevo ventisette anni quando decisi di saltar giù dal Golden Gate Bridge. Un pomeriggio avevo una vita splendida. E mezz'ora più tardi volevo solo morire."
"Non potevo tornare a casa, non avevo più una casa. Fu così che finii al Bird Hotel."
Ma facciamo un passo indietro, con la nostra protagonista bambina, una bambina che dal 1970, dalla fine della madre che si faceva chiamare Diana, crebbe con la nonna e diventò per tutti Irene.
Un segreto da portarsi nella tomba, un'esistenza mutata, una mancanza costante nella vita anche se quella madre era una donna sui generis, una donna con la valigia facile e con l'amore per gli uomini facile a sua volta...e non sempre le scelte erano delle più felici come quell'ultima, come quell'ultima che la fa lasciare dalla nonna per mai tornare...
Un padre ce l'aveva? Si ma aveva una nuova vita, non era mai stato presente nella sua, ogni tanto il suo nome saltava fuori ma nulla di che...
E poi, balziamo ad un tempo più avanti...nella vita adulta e arriviamo a Irene con Lenny ed Arlo, arriviamo ad una camminata sul lato soleggiato della strada, arriviamo ad un palloncino che vola, arriviamo a ciò che ci porta al momento dell'incipit.
E ora rimane solo la fuga, allontanarsi, cercare un rifugio dove non essere nessuno, dove non avere nessuno...un viaggio casuale, un autobus ancora di più, una barca fino a La Esperanza, Lago la Paz... fino a Walter di 7 anni che la porta da Leila a la Llorona.
Una nuova esistenza, quasi onirica, una vita sospesa al di fuori da quella vera quasi sembra, una dimensione nuova ove il tempo appare rallentato e ove tutto si dipana da una bocca di vulcano e un lago.
Tante figure quelle che girano attorno a questa nuova realtà...Katerina, Wade, Rosella, Andres con la sua lettura astrologica, Gus e Dora amici nuovi che nascondono intenzioni scomode.
Ma anche ospiti con le loro storie di vissuto eccezionali, ospiti che si trovano più vicini che mai, ospiti che si separano.
Vi nomino Jun Lan, una donna forte, determinata con un obiettivo in testa molto chiaro, un desiderio da realizzare.
Ma anche Jerome Sapirstein con la sua idea per un libro, col suo amore per gli uccelli esotici e non solo.
Ma perché non citare la coppia Victoria e Bud che, uniti da un grande amore, dovranno affrontare una sfida davvero ardua per colpa di un locale straniero...
Per ultimo, ma non per importanza, cito Tom Martinez che avrà un ruolo fondamentale nell'esistenza di Irene e la sconvolgerà.
Tra calamità naturali, carte in spagnolo firmate e inoppugnabili, piante esotiche e super colorate, uccelli piumati bellissimi, una paura dell'acqua, un hotel che è rinascita, questa storia di vita si dipanerà veloce tra le pagine per quanto la dimensione quasi si confonda alle volte, per quanto i momenti rallentino.
Una narrazione sospesa che crea meraviglia e immerge in un mondo sospeso del tempo e nello spazio.
Mi trovo di nuovo conquistata da questa autrice e dal suo stile unico.
E vi lascio con una frase che mi ha colpita: L'utilità di una tazza consiste nel suo essere vuota.
I MIEI PRO
Aura quasi onirica della narrazione.
I MIEI CONTRO
Non ne ho di rilevanti da segnalare, per chi non è avezzo alla scrittrice, potrebbe risultare rallentato in certi punti descrittivi.
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Grazie alle ragazze/ai ragazzi che mi hanno seguito in questa lettura❣️
Grazie a Sara per la copia ❣️
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