LIBERA NOS A MALO
Titolo: Iniziazione
Autore: Sabrina Quaranta
Data di pubblicazione: 17 marzo 2024
Ce: Neri Pozza
Costo: ebook 4,99 euro/cartaceo 16,15 euro
Disponibilità: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥💥/5
TRAMA:
Lorenzo Meyer è sparito. Aveva ancora indosso i vestiti per la cerimonia del Voto – la tunica in velluto rosso, la cintura con lo spadino – ma dopo la messa di quella notte, la seconda domenica di ottobre del 1989, nessuno l’ha più visto. È una ricorrenza sentita in paese, il Voto, il rinnovo di una promessa antica alla Vergine, ma da allora è anche il ricordo del bambino scomparso, la celebrazione di una comunità in cui nulla potrebbe succedere, in cui nulla è mai successo. È anche la notte in cui, da sempre, i ragazzi si ritrovano alla diga, al limite del paese, dove all’insaputa degli adulti si consuma nella ferocia e nell’incanto della loro età di mezzo un’iniziazione che chiamano «Battesimo». Quella notte del 1989, la notte del suo Battesimo, a Lorenzo è successo qualcosa. Di quella notte esiste una verità ufficiale, quella di una ragazzina di dodici anni, che ha indicato un uomo, il colpevole, e un luogo, la sua casa. Era Anna che adesso, dopo trent’anni di assenza, è tornata. Anna che è la cicatrice attorno a cui il paese si è rimarginato. Anna che, come tutti, ha preferito dimenticare. Eppure in paese qualcuno ricorda. Forse è Caterina, sorella di Lorenzo e migliore amica di Anna, cui la lega un segreto inconfessabile. Forse è la madre di Anna, che il suo segreto l’ha portato nella tomba. Forse è Giovanni, tredicenne di oggi in cui rivivono gli slanci e le crudeltà dell’adolescenza. Che cosa accadde, e accade ancora, nei campi avvolti dalla nebbia, sui sentieri fra l’argine e la vecchia distilleria di menta?
COSA NE PENSO?
Il Voto è stato nel 1630, a ottobre. Vennero scelti dodici uomini devoti per la missione, per salvare il paese dalla peste.
Dove ora qui ci sono strade e negozi, c'era solo palude.
Ogni seconda domenica di ottobre, viene ora celebrato l'anniversario di quel Voto ma anche in aggiunta, la scomparsa del bambino, di Lorenzo Meyer.
La sua scomparsa ha aperto una ferita e la comunità ha dovuto ricrescerci intorno perché era come se fosse figlio di tutti e quella vigilia del Voto del 1989 è stato portato via alla comunità.
Ma cos'era successo quella notte? Anna Grimaldi aveva testimoniato ed inchiodato il colpevole dicendo la verità...ma siamo sicuri che lo sia ancora trent'anni dopo?
Lei che torna la, in quella casa ove viveva con la madre Maddalena, quella madre deceduta tre mesi prima, quella madre che dava sempre maggior credito e forse anche affetto a Lei, quella madre con la quale il silenzio era l'abitudine piuttosto che il dialogo.
Quella madre che ha nascosto ricordi in cantina, cose...ma di chi sono?
L'ultima discussione con Massimo suoi sui fantasmi e lei che parte da sola per la città da dov'era scappata.
Bussa alla porta che ben ricorda, pensa arriverà Cate ad aprire e invece si affaccia Alessandro che elude le sue domande...e poi una risata strana dai piani superiori...ma è lei? No, è Rita.
Perché non hai voluto ascoltarmi al funerale? Ma lo sai dov'è la tua Cate ora?
Anna vorrebbe solo chiudere gli occhi e dimenticare ma invece inizia a ricordare una realtà che non collima con i suoi ricordi...ma come può quindi fidarsi di se stessa?
E se non avesse visto davvero quello che dice di aver visto? E Sergio Giachino cosa ha fatto? E a chi?
Di Lui rimane solo la casa dei Manichini...una casa nel bosco piena di leggende...una casa che Giovanni ha visto di recente...quella sera che non doveva essere alla diga...spia!
E poi...la storia che si ripete, un battesimo della diga, uno scherzo di cattivo gusto...Altre due amiche con segreti e cose non dette...Alice e Cecilia non ricordano forse i misteri di Anna e Caterina?
Una città che rimane sempre la stessa, una città dalle evocazioni e dai ricordi confusi o semplicemente truccati a piacimento...
Una realtà distorta per ottenere sempre una vittoria.
Un romanzo davvero suggestivo e ben descritto. Una storia originale, che si regge bene in piedi e che potrebbe benissimo essere reale.
Un linguaggio ottimo, serio ma non troppo articolato, che parla con la voce di chi narra e solo una cosa può sapere raccontarla al meglio.
Evocativo, misterioso, antico.
Un libro da leggere tutto di un fiato per lasciarsi trasportare in una storia senza precedenti.
I MIEI PRO
Un storia antica e suggestiva.
I MIEI CONTRO
Nessuno di particolare da segnalare.
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