TI ODIERÒ, SE POTRÒ; ALTRIMENTI TI AMERÒ MIO MALGRADO.
Al tredicesimo piano troviamo Amunet come receptionist ed Anubi come supervisore di questo bizzarro albergo.
Ma che succede se arriva qualcuno di diverso? Qualcuno che non ricorda chi è, nemmeno il suo nome. Qualcuno senza la caramella dei ricordi...un'anomalia in un sistema perfetto...colei che può distruggere ogni cosa.
Amunet è costretto a chiedere l'aiuto di Anubi, colui che lo definisce ancora un novellino...anche se insomma i suoi 100 anni di esperienza se li è fatti.
Importante è che, almeno per ora, il grande direttore Osiride non ne sappia assolutamente nulla.
Sarà necessario muoversi tra i piani, fare un percorso a ritroso con questa fantomatica ragazza senza nome.
Amunet nel frattempo, cercherà risposte da sé, con l'aiuto di un personaggio alquanto pericoloso...il dio del caos, Seth.
Due avventure parallele iniziano a muoversi all'interno della Duat.
Un receptionist che si sente diverso, non un manichino legato alla madre Dea Maat.
Una ragazza che vuole a tutti i costi ricordare.
Amunet e Seth si addentreranno fino alle caverne dell'oltretomba alla ricerca di una pepita, che permetta di giudicare la ragazza...una pepita davvero speciale...una parte fondamentale di essa...una parte che Ammit vorrebbe tutta per sé.
Anubi e l'anomalia invece, viaggeranno a ritroso col treno delle anime di Ra e del suo strano aiutante che a lei sembra proprio di aver già conosciuto...fino a giungere all'obitorio, il primo passo, da Sia e Hu.
Un nuovo defunto, un ingiudicabile, Nora sei proprio tu?
La ragazza senza nome riacquista un'identità di colpo. Sei Nathan! Ma null'altro...cos' avranno in comune? In fondo lui ha una caramella nera...
Una frase poi che serpeggia tra i ricordi: "Dove arde il desiderio c'è sempre una fiamma che brucia".
Un nome su di un pezzo di carta: Ilary.
La consapevolezza, ricordi dolorosi che graffiano, un corpo che si sta disfacendo.
Un giudice che comincia a sentire ciò che non dovrebbe, un desiderio nascosto da realizzare.
Cosa ne sarà della Duat? E se Nora non fosse la vera anomalia?
Una storia davvero particolare che si dipana in un albergo d'oltretomba tra giudici, dei, manichini, biblioteche e ricordi in volumi.
Un racconto che immagineresti creepy, ma che ne contiene solo un piccolo accenno e che si concentra maggiormente su l'umanità, sulla nostra parte che ci rende mortali.
Desideri soppressi, una vita che appare vuota.
D'altra parte dei ricordi che quando riaffiorano fanno male in modo indicibile, un giudizio per ritrovarsi.
Un linguaggio semplice, delle descrizioni molto vivide di tutto l'ambiente ricreato dall'autore. In alcuni punti l'ho trovato leggermente rallentato e forse pieno di informazioni ma poi ritrova slancio e tiene il lettore incollato per conoscerne l'epilogo.
La storia sembra originalissima. Molto interessante nonostante non sia un genere che leggo spesso
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