COSA NE PENSO?
Una famiglia, una famiglia moderna, una famiglia come tante quella composta da mamma e papà, la figlia maggiore Liv, quella di mezzo Ellen e il piccolo di casa Håkon.
Una famiglia della Norvegia che però, ad inizio racconto, vediamo in vacanza nella nostra bella Roma.
Una vacanza che ricorderanno molto bene negli anni a venire...certo perché è il compleanno di papà, settant'anni...certo perché mamma e papà annunciano di aver deciso di separarsi.
A settant'anni? Non avete più niente da darvi?
I figli reagiscono ognuno a loro modo a questa notizia che, per quanto poco, destabilizza e ferisce a qualsiasi età.
Il libro è diviso difatti in cinque macro sequenze ove i fratelli prendono parola in prima persona, ove raccontano la storia senza mai però tornare sui propri passi se non in flash di ricordi ma sempre proseguendo, condendoli però di tutto ciò che è il loro patrimonio emozionale.
Le due sorelle si alterneranno nei primi quattro blocchi, ad Håkon sarà dedicata l'ultima parte.
Ma scopriamoli un po' meglio...
La mamma, una donna lavoratrice indipendente, una di quelle donne risolute che quando sono madri tendono a lasciare piccole critiche velate ogni qualvolta ne hanno occasione ma che in fondo amano i propri figli profondamente.
Una donna che si dimostra anche fragile non volendo esserlo.
Il papà, uomo anch'esso legato al lavoro, allo sport. Uno che non si fa mancare le cose da fare, forse anche troppe. Uno che sa ascoltare e giocare coi figli.
Uno che sembra anch'esso forte ed indistruttibile ma che dimostra di non esserlo poi sempre quando i ricordi riemergono prepotentemente.
Liv, moglie di Olaf e madre di Agnar e Hedda è la classica donna di casa, protettiva con i figli, con determinate regole educative e che vive le emozioni molto di petto.
La notizia dei genitori la scuote difatti moltissimo, tanto da sentirsi vuota, persa in tutti i sensi e tanto da mettere in crisi anche il suo matrimonio.
Non capisce come i fratelli possano essere così rilassati di fronte al finire di una storia così lunga, fatta di quello che sembrava affetto ma che a quanto pare, era solo una grande bugia.
I suoi due pilastri, il suo modello di coppia che si separa.
Ellen, la figlia di mezzo, quella che è sempre stata più indipendente e quindi per questo anche quella più lasciata libera...o forse quella alla quale è stato donato meno tempo.
La notizia inizialmente non la percuote molto ma solo perché nella sua testa non c'è spazio per altro se non per la maternità.
Una maternità che sogna, vorrebbe afferrare, rincorre da un anno col compagno Simen ma senza frutti.
Una donna che vuole essere madre e che non riesce a diventarlo, sono io il problema.
Lo stress, la paura, il fallimento...tutto porta ad una profonda crisi di Ellen che arriva con l'ultima goccia che fa traboccare il vaso.
La famiglia sarà tutto ciò che la rimetterà in piedi e chissà il futuro cosa riserverà...
Håkon, il maschio di casa ed arrivato quando ormai non ci si sperava più. Nato con una malformazione cardiaca e quindi considerato sempre come il più fragile della famiglia. Lui che si è sentito sempre un po' escluso dal rapporto speciale delle sorelle per i tanti anni di differenza, anche se non lo da a vedere...lui che cerca ancora costantemente la loro approvazione anche non lo da a vedere...
Ragazzo dal pensiero liberale, di quelli che si infervorano con parole e che sentono solo la loro verità.
Ora la pensi così fratello, vedremo quando avrai accanto la persona giusta...io non cambierò per nessuna...o forse no...
Il racconto si chiude così, con una pennellata di vita, con un qualcosa di non detto nell'aria e posso dire? Si chiude come non avrei mai pensato.
Avrei voluto continuasse, non avrei voluto lasciare questa famiglia che in tanti momenti mi ha ricordato qualcuno di conosciuto anche a me.
Un modo di scoprirsi e di riscoprire l'altro attraverso momenti di vita che ti cambiano inesorabilmente.
Uno spaccato di vita autentico e narrato in modo semplice ma accattivante, che ti fa leggere il libro tutto di un fiato.
Separarsi a quell'età deve avere alla base una causa importante. Nemmeno io riesco a immaginare il motivo
RispondiEliminaUn racconto che sicuramente porta a riflettere sulle relazioni mutevoli, sull'importanza di seguire il proprio bene e sulle imprevedibilità della vita.
RispondiEliminaFa riflettere💙
RispondiEliminaSicuramento una storia interessante e che fa riflettere. Anche se separarsi cosi fa davvero strano.
RispondiEliminaUn libro che devo leggere e che mi incuriosisce molto soprattutto ora che ho letto le tue impressioni!
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