COSA NE PENSO?
Tutto inizia da lei, da Talia. Una quindicenne in Colombia, finita in riformatorio per il suo atto violento a difesa di una grave ingiustizia.
Ma Talia non ha più tempo...Talia devo fuggire, tornare dal padre Mauro a Bogotà e volare negli Stati Uniti dalla madre Elena e dai fratelli Karina e Nando.
Una famiglia quindi divisa, scissa, che sente ogni giorno sulla pelle un dolore sordo. Uno di quelli che si prova solo quando l'anima si divide a metà tra la vita acquisita nel nuovo paese e ciò che si è lasciato in quello di origine.
Ma non sempre è stato così...
La storia si snoderà in un passato, un passato che vede sbocciare un grande amore tra Elena e Mauro, colombiani, poveri ma ricchi del loro sentimento.
Una prima figlia, la voglia di dare qualcosa in più alla famiglia, qualcosa che non sia povertà, qualcosa che non sia paura della guerra.
Gli Stati Uniti sembrano la soluzione ad ogni male, ma non sempre le cose vanno come si è sperato.
La famiglia vivrà un'esistenza a dir poco difficile, estenuante tra cambi continui di alloggi fatiscenti, tra la decisione di restare a scadenza del visto, tra la paura quotidiana per il futuro che gli aspetta.
Una rissa, un'accusa, un colombiano visto sempre come un nemico, un colombiano che non potrà mai sentirsi del tutto a casa.
Deportazione.
Una famiglia divisa.
Un padre che se ne và, una madre che per quanto sogni il marito e la sua Bogotà, decide di rimanere per i figli.
Una madre che si troverà poi a compiere una scelta che spezza il cuore, una scelta però necessaria per sopravvivere.
La piccola di casa, Talia...deve andare dalla sua abuela, Perla.
Ma ti farò tornare piccola mia...
Un aereo da prendere e il timore di essere scoperta, un padre che soffre ancora, nuovamente, l'ennesimo dolore da separazione.
Sa che non potrà vivere a lungo così, dovrà tentare il tutto per tutto per tornare da loro, per tornare dalla sua Elena, l'unico amore della sua vita.
Una storia struggente, ricca di emozione che si dipana tra le pagine, narrata in un linguaggio semplice ma evocativo che porta il lettore lì, da loro, dalla famiglia.
Un padre che sente di aver deluso in più occasioni la sua famiglia, una moglie sola che si sente in dovere di resistere per i figli, ma soprattutto per quella che non ha con sé.
Dei personaggi forti, intrisi di sofferenza per le sfide che la vita dipana loro di fronte ma anche forti contro ogni avversità.
Uno scenario di conflitto, povertà, sudore, di clandestinità, di migrazione.
Uno scenario che non vuole abbandonarci neppure oggi, neppure ai giorni nostri.
Uno scenario che continua a tormentare genitori, a dividere famiglie, a far sentire come diversi ragazzi su ragazzi.
Un libro tra i più belli letti quest'anno che mi rimarrà nel cuore.
Un'autrice che scopro ora e che spero di leggere ancora.
Grazie Fazi per averla donata anche a noi, ne avevamo bisogno, ora più che mai.
Non conoscevo questa nuova uscita. Grazie per averla presentata.
RispondiEliminaStorie molto lontane dalle nostre realtà eppure così forti e coinvolgenti. Ottima lettura da tenere d'occhio
RispondiEliminaC'è chi si tiene lontano da libri come questi. Io invece adoro il dramma e la resilienza
RispondiEliminaIl dramma mi piace. Questo libro ha una cover meravigliosa
RispondiEliminaOttimo consiglio di lettura da recuperare! Grazie.
RispondiEliminaNon deve essere una lettura facile, ma la leggerei
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