COSA NE PENSO?
Era il 1591, era epoca di re e regine.
A Costantinopoli, capeggia Murad il grande, in Inghilterra la regina Elisabetta, in Scozia il cugino, re Giacomo VI.
Dalla prima città menzionata, parte una delegazione, una di quelle inviate per rapporti politici da definire, una di cui fa parte anche il medico personale del sultano, Mahmoud Ezzedine.
Lasciare Saruca ed il figlio Ismail non è semplice ma se è Murad che chiede non si può rifiutare. È necessario quindi partire per Londra e sperare in una breve permanenza.
Quello che il medico non sospetta minimamente è che diventerà un dono, un dono che è per sé stesso una condanna.
Una parola di troppo in una taverna, un appoggio ad un dottore inglese, un capo consigliere del sultano che trama...
Un dono...
Ezzedine deve rimanere, deve rimanere come medico della regina...
Una città estranea, un musulmano in mezzo a protestanti, una mancanza di casa estenuante.
E se...e se...fosse tornato in patria contro tutti e tutto e affrontato il suo destino? E se non fosse mai partito? Ma quello che è fatto è fatto.
Quello che sospetta ancor meno è che sarà solo l'inizio e solo il primo dei doni.
Da un castello all'altro, tra anni che passano inesorabili e attraversando anche una conversione al protestantesimo con tanto di cambio nome, un nuovo Matthew Thatcher arriverà alle porte di Edimburgo, arriverà a Giacomo VI.
Ma non sarà lì per caso...un certo Geoffrey Belloc lo assolderà per una missione di vitale importanza: scoprire la vera natura religiosa del re.
Cattolico? Sarebbe un bagno di sangue.
Sarebbe un buttare al vento anni di lotte religiose e genocidi.
Ma non è di certo semplice capeggiare vicino alla corona...cosa vuoi e chi ti credi di essere mago turco?
Ma il gioco degli scacchi cambierà la sorte della missione e lo farà in modo davvero inusuale.
Mago c'è bisogno di te, fai la tua diagnosi.
La Chiarezza è fondamentale.
A rapporto Matthew.
Ti riporterò a casa, lo prometto.
Un romanzo che viaggia tra nazioni e popoli, che narra di personaggi e delle loro storie.
Un romanzo che narra di un medico e della sua rocambolesca vita...di come abbia impedito il peggio.
Uno storico che sa molto di spy story, dilatandosi tra intrighi e trame che si intrecciano dove ognuno osserva l'altro, ma l'altro non sa di essere a sua volta osservato...
Se penso a questo scritto, mi appare ancora un piccolo punto di domanda di fronte a me.
Ho trovato alcune parti davvero meritevoli e ben narrate come altre le ho trovate tediose e non prettamente necessarie alla dispiegazione del testo.
Un finale aperto a varie possibilità e che non ti aspetti, sconvolge un po' e destabilizza il lettore che si sente però maggiormente coinvolto nell'ultima parte della narrazione.
Un libro che con qualche capitolo in meno qui è lì penso mi avrebbe convinta maggiormente.
Una narrazione che ben definisce il contesto storico e che accompagna degnamente il lettore tra le pagine, ma anche per l'appunto un utilizzo "fuori misura" delle parole arrivando a raccontarci dettagli non così importanti e che spezzano fin troppo il filo conduttore.
E poi il finale...
Il contesto storico è sicuramente un punto a favore per questo libro. A volte come dici tu meno pagine, potrebbero dare maggiore spessore al contenuto
RispondiEliminaAl lettore di un romanzo storico deve essere inculcata la voglia di andare a cercare da sé informazioni storiche. Non gli si deve fare "il libro di storia" per ogni avvenimento. Accenni ma non pedanteria.
RispondiEliminaSembra interessante questa proposta, peccato per le parti prolisse che spezzano la narrazione!
RispondiEliminaSto rivalutando molto gli storici, soprattutto quelli legati alle figure femminili
RispondiEliminaAdoro questo periodo... Molto curiosa!!!
RispondiEliminaAh beh potrei adorare anche questo libro😍
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