COSA NE PENSO?
Immaginate una piccola cittadina, la sua quiete, il sopraggiungere l'inverno.
Immaginate la neve che mite si deposita sui rami spogli e neri degli alberi, il vento che soffia e muove le creste, il gelo che tenta di insinuarsi nelle membra.
Immaginate ora che in questo scenario, vengano narrati dei personaggi, che ognuno di loro sia parte stessa della natura per similitudine di calma, solitudine.
Troviamo le sorelle Olivia ed Eleanor. La prima con occhi tristi e viso rotondo, con i capelli corvini che le incorniciano il volto, persa nei suoi pensieri, tra i libri, non molto avvezza alla conversazione, indecisa sull'avvenire.
La seconda più sbarazzina nella sua giovane età, si ritrova con un piede in fanciullezza e l'altro in età adulta, incapace di definire appieno le vicende vissute.
Troviamo poi il cugino, George Curle definito intelligente ed erudito, che intavola conversazioni su temi a lui cari e considerati essenziali ma perdendosi poi nei suoi pensieri ed incertezze.
Conosciamo anche Arnold Nettle, appena apparso nella cittadina per passare l'inverno in campagna ed evitare la malattia.
Ometto timido e di pochissime parole che vorrebbe dire molto ma niente dalla sua bocca viene espresso.
Col suo violoncello in spalla, unica cosa che può fare è cercare di allietare serate tra il suo silenzio e la sua musica.
Ma abbiamo anche una ragazzina tutto pepe, la "ribelle" del romanzo, che vorrebbe scappare dalla sua esistenza ed evaderne il più possibile. Parlo di Pauline Clark e della sua voce che riesce anch'essa a portare sollievo nelle serate noiose.
Concludiamo le presentazioni con un altro personaggio di spicco e di passaggio ovvero Mr Premiss, amico di George, uomo di cultura che risulta affascinante agli occhi dei più.
Un tipetto singolare, al quale piace ammaliare, sedurre con le parole ed i gesti.
Un racconto che vuol essere una dispiegazione di personalità adagiate sull'inverno dolce, calmo, senza pretese.
Non aspettatevi azione, non aspettatevi gesti plateali, non aspettatevi grandi e lunghe conversazioni perché il testo è una piccola e dolce carezza, una di quelle che vi sorprende al tepore del camino, il freddo fuori che impervia e la vostra tazza di tè fumante in mano.
Un inno soave e direi rilassante al silenzio e alla solitudine umana ove l'ambientazione riflette passo dopo passo ciò che viene narrato di vissuto tra le varie personalità incontrate.
Non ho altro modo di dispiegarlo se non con queste parole...quiete, calma, solitudine, malinconia ma al tempo stesso coperta che avvolge.
Sembra un libro tranquillo, da leggere davanti al camino con una tazza di the in mano, mi hai invogliato a leggerlo
RispondiEliminaMi sa di troppo tranquillo da quanto dici. Se non ci sono azione o colpi di scena si rischia la noia. Bellissima la copertina ma questo Fazi non mi convince.
RispondiEliminaIo adoro questo libro, che non ho ancora letto. I romanzi Fazi sono tutti bellissimi ❤️ @lemille_e_unapagina
RispondiEliminaMi attira molto l'ambientazione nella quale si svolge la storia
RispondiEliminaMi ha trasmesso la sensazione di un libro da leggere in tranquillitá di fronte a un camino acceso con una tazza fumante si té in mano
RispondiEliminaUna proposta molto interessante, mi aveva già attirato dalla copertina questa lettura!
RispondiEliminaMi attira! Lo segno subito!
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