mercoledì 2 febbraio 2022

GUERRA DI INFANZIA E DI SPAGNA, Fabrizia Ramondino

IL BISBIGLIO, IL CANTO, IL TINTINNIO

SCHEDA TECNICA:

Titolo: Guerra di infanzia e di Spagna
Autore: Fabrizia Ramondino
CE: Fazi editore  
Data di pubblicazione: 20 gennaio 2022
Prezzo: ebook 9,99 euro/cartaceo 17,57 euro
Disponibilità: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥,5/5



TRAMA:

Titita è una bambina curiosa e vivace che, a causa degli impegni diplomatici del padre, si trova a trascorrere i primi anni della sua infanzia sull’isola di Maiorca. È il 1937, in Spagna infuria la guerra civile e di lì a poco scoppierà un conflitto mondiale senza precedenti. Ma in quella bolla colorata e piena di sole che è Maiorca, Titita passa le sue giornate persa in una sua personalissima battaglia, un continuo incontrarsi e scontrarsi con tutto ciò che la circonda, a cominciare da se stessa. Le esplorazioni nel lussureggiante giardino della villa in cui abita con la famiglia, i giochi e i travestimenti in compagnia del fratello maggiore Carlito, i rimproveri e gli insegnamenti dell’amata balia Dida; e poi i momenti di tenerezza con il padre, i ricevimenti formali organizzati dalla madre, i racconti sognanti della nonna in visita da Napoli: ogni giorno la piccola Titita scopre un pezzetto di mondo, trovando sempre più difficile conciliare, dentro di sé, il senso di libertà che percepisce nella natura con l’incomprensibile severità dell’universo adulto. In questo confronto, tuttavia, la sfida più grande sarà fare i conti con quel microcosmo segreto e sempre cangiante che è la propria individualità: gli impulsi, i capricci, i desideri, gli affetti, le paure che formeranno la sua persona.
Con una prosa ipnotica che mescola finzione a verità, sullo sfondo di un’isola che è prima di tutto luogo dell’anima, Fabrizia Ramondino compie un viaggio meraviglioso nell’interiorità di Titita, ripercorrendo le tappe e le contraddizioni di un’infanzia speciale. Guerra di infanzia e di Spagna è un classico della narrativa contemporanea, dalle cui pagine trapelano tutta l’originalità e lo straordinario talento di un’autrice che è riuscita a conquistarsi un posto di primo piano nel panorama letterario dell’ultimo Novecento.




COSA NE PENSO?


Siamo agli albori del 1937, momento in cui dilaga la guerra civile spagnola e appare all'orizzonte la convinzione sempre più reale di un secondo conflitto mondiale.


Siamo a Maiorca, un piccolo angolo di fantasia ed estraneità, siamo con Titita e con i suoi ricordi.


Un'infanzia che viene raccontata, narrata a cavallo continuo tra realtà ed immaginazione attraverso episodi di crescita, momenti di gioco e dilemmi dell'anima che vanno a delineare ciò che sarà l'io adulto.


Tra i mille travestimenti con il fratello Carlito, tra i ricevimenti di mamita, tra la dolcezza burbera della balia Dida e tra i piccoli momenti di spensieratezza con papito scopriremo, di capitolo in capitolo, nuove parti, nuovi pezzi di vissuto, di mondo.


Gli occhi di Titita ci mostreranno come una persona può trasformarsi in animale, come un fiore possa evocare un'infinita gamma di domande, come un rumore possa trasmettere ricordi più o meno piacevoli.

Interessanti i continui parallelismi e metafore di vita, la visione di fanciullezza in questioni "adulte".

Ho trovato emblematico il momento di definizione dei regali ricevuti da papito ove ogni più piccolo oggetto nasconde grandi turbe, gioie o componimenti grotteschi.


Vivremo anche tra i racconti della nonna napoletana e del suo vissuto di guerra più brutale e centrale.


Difatti Maiorca sembra attraversata solo a tratti dal conflitto. Ogni tanto un aereo amico vuole spaventare le povere bimbe nei campi ma nulla di più.

Al contrario Napoli vive le sirene, i bombardamenti, le macerie ma sempre con un tocco delicato che possa essere assimilato da una natura così giovane, anche se, badate bene, niente finzioni o distorcimenti di realtà.


Scopriremo poi l'esistenza di molte donne "traviate" che Titita interpreterà con la sua genuina fanciullezza.


Un testo profondo e molto esplorativo non adatto ad ogni lettore e da non leggere con frivolezza.

Un testo a tratti quasi troppo descrittivo e peculiare se vogliamo, un testo che appare più fluido a mano a mano che si entra in contatto con l'io profondo della scrittrice.


Ho trovato maggiore armonia dai racconti del collegio in avanti se devo essere sincera, prima a momenti, ho faticato con la gestione emozionale, temporale e stilistica.

Una lettura che ho assaporato sentendomi quasi sopraffatta e in difficoltà alle volte.



Lo consiglio?


Certo, penso sia uno scritto di grande simbologia e creatività che andrebbe comunque letto e gustato con calma, con la lentezza necessaria.











I MIEI PRO

Una creatività ed immaginazione dilaganti, simbolismi e giochi.

I MIEI CONTRO

Un testo non di certo semplice.











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Grazie a Cristina di Fazi editore per questa copia ❤️




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6 commenti:

  1. Non so se lo leggerei, a me piacciono i libri dinamici, dove le azioni superano le descrizioni...

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  2. Una storia bella ma intensa, sicuramente come consigli tu, è un libro che va letto e gustato!

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  3. Non credo di essere portata per letture come queste, soprattutto se si ricorre a simbolismi.

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  4. A me ispira molto questo libro. Devo solo trovare il tempo...
    @lemille_e_unapagina

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  5. Il contesto spagnolo lo conosco poco. Sarebbe unteressante una lettura come questa ambientata proprio lì, in anni così difficili

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