COSA NE PENSO?
Il tutto parte da quel giorno d'estate, il 16 luglio 1895 e da una foto di famiglia ove sfioriamo per la prima volta diverse personalità, tra le più diverse tra loro, che coloreranno le pagine.
Ma prima di poter vivere a 360 gradi la famiglia, dovremo passare per la primavera del 1900.
Cina, una guerra, italiani mandati al fronte tra cui un giovane ragazzo che in quello scatto estivo era presente, Ernesto Bondoli.
In una situazione così grave come la guerra, trovare conforto ed amicizia è essenziale. Conosciamo quindi Mario Bardin, il nostro uomo principale, la vera essenza di questa storia.
Difatti Mario approderà alla famiglia Bondoli con la fine della guerra e con un triste messaggio da consegnare al patriarca Filiberto e con la voglia inspiegabile di finalmente poter attribuire un vero volto a quelli conosciuti solo attraverso quella foto, quella che accompagnò Ernesto ogni giorno.
Troveremo donna Renata, le figlie, i nipoti. Mario in cuor suo, aveva desiderato posare i suoi occhi su Virginia, la figlia più giovane e anche la più bella.
Ma si sa, la vita non va sempre come progettato. Si potrebbe finire per sposare una nipote, spinta alla conquista di un uomo solo per vincere contro la zia.
Ma è anche vero, che l'amore quello intenso, quello passionale, quello struggente, prima o poi, trova la strada per venire alla luce.
Per mano con Mario, viaggeremo negli anni dal matrimonio, alla morte del patriarca e al suo nuovo ruolo di uomo di casa, passando per la seconda grande guerra, arrivando agli anni 50 inoltrati, finendo sorprendentemente quasi ai giorni nostri.
Ogni evento, ogni anno, ogni emozione, è descritta dall'autore in maniera minuziosa, quasi maniacale. Perché anche una carezza può fare la differenza in un mondo grigio.
Attraverseremo gravi lutti e perdite in seno alla famiglia, ma anche gelosie e tradimenti. Vivremo anche però e per fortuna oserei dire, l'amore puro e semplice, non solo per mano di amanti ma anche per mano di madre e figli, di nonno e nipote.
Come spesso accade, nella disperazione un raggio di sole può far capolino e rendere il dolore più sopportabile.
Questa speranza sarà Lidia, una dolce bimba salvata dalle macerie a Civitavecchia durante un attacco aereo. Rimasta orfana, troverà in Mario il nonno che le mancava, il nonno che l'avrebbe amata come sangue del suo sangue.
La povera Lidia mai avrebbe pensato al trattamento che col senno di poi, avrà da alcuni membri della famiglia.
Ma forse il male che viene fatto chiederà lo sconto, presto o tardi, in un modo o nell'altro.
Non posso e non voglio raccontarvi troppo della storia, di tutti gli avvenimenti che si sussuegono senza sosta nelle pagine perché vanno letti e fatti propri, nella gioia ma anche nella sofferenza.
Ho accennato ad alcuni nomi ma troverete personaggi su personaggi, vivrete storie su storie dalle più frivole alle più gravose e sofferenti.
Chi come me è sensibile all'ennesima potenza, potrebbe piangerne ma potrebbe poi anche sorridere al riconoscere finalmente la gioia.
Una narrazione densa e molto fitta, data da capitoli estremamente lunghi e come dicevo, super minuziosi e dettagliati in tutto.
Ho trovato la prima parte un po' ostica, forse meno fluida del resto del romanzo. Avrei forse snellito la guerra in Cina ma è anche vero che lo scrittore avrebbe snaturato se stesso.
Passato questo iniziale scoglio, il coinvolgimento è tale che dimenticheremo i momenti difficili e lasceremo spazio alla voglia di conoscere qualcosa in più e sempre di più.
Ho amato nonno Mario in tutto e per tutto, la dolce Virginia, la forte Lidia. Ho detestato Aurora, ma soprattutto Candida (vi prego se lo leggerete datemi man forte in tal senso).
In conclusione, un libro che mi ha dato e lasciato tanto. Un romanzo familiare che mi ha colmato. Un testo che ricorderò.
Un pesco, un inverno freddo, dei fiori, un sorriso.
Mi sto appassionando molto ai romanzi del genere, grazie per il consiglio!
RispondiEliminaNe sono contenta, anch'io come te ne sto leggendo sempre di più
EliminaUn libro che va dritto in wishlist
RispondiEliminaNe sono felice e buona lettura
EliminaNon leggo tantissime saghe famigliari però questa sembra averti davvero catturato
RispondiEliminaÈ molto ricca e densa di avvenimenti e personalità. Ciò la rende ancor più piacevole
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