COSA NE PENSO?
Veniamo accolti nella storia con il ritrovamento di un corpo, un corpo di un giovane e talentuoso biologo che sembra essersi suicidato in modo alquanto plateale.
Un episodio che sembra quasi a sé e che collegheremo solo molto più avanti nella storia.
Lorenzo Baroldi, rinomato primario all'ospedale di Roma, non riesce a spiegarsi una morte avvenuta nel suo reparto.
Un uomo africano che appariva in perfetta salute, si presenta in pronto soccorso con quelli che sembrano dei sintomi banali ma che in breve tempo, lo accompagnano verso una misteriosa morte.
Il medico decide di dover fugare le incertezze ed indagare anche perché scoprirà ben presto, che altre due morti inspiegabili e dai sintomi terribilmente simili hanno coinvolto uomini neri.
In viaggio attraverso le strade di Roma in uno stile fluido ed elegante, non esageratamente aulico, non esageratamente elementare.
Il viaggio che porterà Lorenzo a scomode verità e lo farà coinvolgendo un amico di vecchia data che sarà indispensabile alle indagini, il Nario Domenicucci.
Un noir a sfondo medico ove si da ancora importanza alla verità, alla vita umana, alle persone.
Conosceremo un lato oscuro nella medicina, un lato che non si preoccupa del singolo individuo.
Un lato che guarda solo la propria reputazione e credo, anche a discapito di vite umane che sia in un modo o nell'altro.
Fausto Piepoli si è davvero suicidato?
Un protagonista audace che non verrà delineato di tutto punto ma che conosceremo attraverso le azioni e i valori.
Un Lorenzo che fa una promessa ed è deciso a rispettarla, ad ogni costo.
Una leggenda legata ad una statua che darà una bella chiave di lettura e anche il titolo a quest opera.
Ma non troveremo solo l'indagine nel libro.
Troveremo anche una rinascita di un'amicizia lontana, quella tra Lorenzo e Nario, che verrà dispiegata un po' per volta fino a stabilizzarsi nel finale.
Il Domenicucci infatti, verrà interpellato da Baroldi come amico di vecchia data ed in quanto detective, quando si rende conto di non potercela fare da solo per una storia che si fa troppo pericolosa.
Un finale che mi ha lasciato un po'...diciamo l'amaro in bocca.
Mi aspettavo un qualche colpo di scena che invece non c'è stato.
È anche utile sottolineare però, che non stiamo parlando di un thriller ma appunto di un noir, ove si da lustro alla tematica sociale, in questo caso ai rifugiati di guerra, al sistema di accoglienza e mettiamoci anche nel calderone delle grosse multinazionali.
Epilogo quindi non di effetto ma sicuramente e purtroppo veritiero.
Epilogo che verrà dispiegato nelle pagine quasi a volerci accompagnare per mano e farci digerire la cosa un po' per volta.
In conclusione, un noir davvero ben scritto e che scorre via veloce, un lato della medaglia oscuro nella medicina.
Un lato verso i rifugiati che viene al più delle volte dimenticato.
Sono più propensa per i thriller però se trovo un buon noir, non lo disdegno. Ha una trama interessante però non so se riesca a catturarmi
RispondiEliminaHa una scrittura pulita e scorrevole, il tema medico è presente ma non troppo tecnico da non esser compreso
EliminaMolto interessante come noir ! Grazie per la dettagliata recensione
RispondiEliminaUn piacere 😘😘
EliminaNon ho mai letto un libro di questo genere, ma la trama mi intriga molto
RispondiEliminaSe lo leggerai fammi sapere poi
EliminaInteressantissimo!
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