martedì 13 aprile 2021

DEL PRIMO AMORE, Manuel Sgarella

IN MEMORIA DI GIUDITTA PASTA 

SCHEDA TECNICA:

Titolo: Del primo amore  
Autore: Manuel Sgarella 
CE: Ode edizioni 
Data di pubblicazione: 1 aprile 2021
Prezzo: ebook 2,99 euro/cartaceo 13,99 euro
Disponibilità: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥/5



TRAMA:

L'amore fra Giuditta e Vincenzo è un sentimenti puro che resiste negli anni duri delle lotte per la conquista della libertà. In un'Europa post napoleonica, i due protagonisti vivono le medesime passioni di spirito che accenderanno il Romanticismo. È in questo sfondo storico che emerge, intensa e contrastata, la storia fra la cantante Giuditta Pasta e il compositore Vincenzo Bellini. Un amore intenso, ingabbiato, impossibile.



INFORMAZIONI BIOGRAFICHE

Manuel Sgarella ha 45 anni e da oltre 20 lavora come giornalista. La passione per il cinema e la narrazione delle storie lo ha portato a diplomarsi in sceneggiatura alla Civica Scuola del Cinema Luchino Visconti di Milano. Nel 2005, dopo aver vinto il concorso per sceneggiature di lungometraggio al Sonar Script Festival, ha frequentato il corso Rai-Script a Roma. Nel 2009 è diventato giornalista professionista e nel 2013 è stato tra i finalisti del "Premio Solinas Storie per il Cinema" con il soggetto "Nemmeno le lacrime", poi diventato il romanzo "Cosa Rimane di Noi", pubblicato da Amazon Publishing nel 2017. 
A livello giornalistico, oltre a occuparsi di cronaca locale, nel 2013 ho passato quasi un mese ad Haiti raccontando per Varesenews.it la vita in uno dei paesi più poveri del mondo. Nel 2017 ha scritto il film documentario “Digitalife”, diretto da Francesco Raganato e prodotto da Varese Web con Rai Cinema. 
È sposato, ha due figlie e il tempo libero lo passa a leggere libri o sui campi da tennis (sport di cui è diventato istruttore nel 2019). 




COSA NE PENSO?

Un romance storico inno ad una donna, una voce, al suo amore impossibile e alla sua tanto agoniata ricerca della felicità.

Tutto inizia da un semplice e fugace incontro.
Una giovane Giuditta che si esibisce nel suo primo palco in un'opera minore guidata dallo zio Filippo, il suo sostegno.
Un giovane Vincenzo che si trova a Milano curioso di sentire lui stesso la voce di cui si inizia a narrare.
Una gerbera rossa.

Questo bastò al giovane Bellini per consacrare il suo cuore alla bella e talentuosa Giuditta.
Questo bastò per iniziare a scrivere delle lettere piene di sentimento alla giovane che mai rispondeva.

Giuditta infatti, leggeva e rileggeva con ardore ogni riga ma non poteva abbandonarsi a ciò che il cuore guidava, non poteva essere libera.

Costretta al matrimonio con Giuseppe Pasta, un uomo appassionato anch esso di bel canto ma senza alcun talento. Un uomo che non smetterà mai di usarla negli anni solo per il denaro. Un uomo che si ostinerà a solcare i palchi senza esserne all'altezza, un uomo che non sarà marito, né padre, mai.

Giuditta apre il suo cuore e dimostra ogni fibra del suo essere, solo in palcoscenico, un'opera dopo l'altra, un'ovazione dopo l'altra.

Il suo successo esplode dapprima a Parigi, città che l'ha consacrata ma il suo posto in fin dei conti, era Milano.

Una città da cui fugge in continuazione per allontanarsi da quel marito non voluto, da quella vita che non la aggrada.
Ma quella vita le ha dato anche Clelia, una figlia che ama e che non può lasciare ancora sola.

Nel frattempo Vincenzo accresce i consensi del pubblico ma sente che la sua vita non è completa senza quell'amore tanto agognato.

Arriverà il momento di sottoporre la sua opera alla sua amata, arriverà il momento di sentirla cantare sulla sua musica, arriverà il momento ancora più amaro per la vicinanza che non porterà a nulla.

Fino ad un dolce momento, fugace, rubato.

Giuditta svegliati, Giuditta corri a prenderti la tua felicità.

Ma forse, la felicità non è quella che si aspettava. Forse per qualcosa o qualcuno sarà troppo tardi.

Un romanzo in terza persona, suddiviso a capitoli denominati da date che ripercorrono la storia di questo amore tormentato ma anche di un Italia soggiogata dagli austriaci, un Italia che vuole e cerca di riprendersi la libertà.

In alcuni momenti perde un attimo di efficacia e rallenta, ma quei momenti saranno necessari per poter comprendere e sopportare tutte le sofferenze ed emozioni da vivere poi.

Una donna che non ha mai preso in mano la sua vita, una donna che ha preferito rimane schiava della sua epoca, senza lottare per ciò che voleva, senza far sentire la sua voce anche al di là del palcoscenico.
Una donna che forse capirà il potere della libertà, solo grazie alla stessa bella figlia, figura sicuramente più coraggiosa e rivoluzionaria.

Una storia che sarà sofferenza, che sarà emozione.
Una storia che vi consiglio di affrontare e conoscere. 






I MIEI PRO

Le vicende portare alla luce con ardore ed eleganza di espressione. 

I MIEI CONTRO

Non ne ho di rilievo da segnalarvi. 




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Grazie grazie ancora alla Ode edizioni per questa copia ❤️




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