INTERVISTA ALL'AUTRICE
Titolo: Tutta colpa di Alfredo
Autore: Gabriella Candida Candeloro
CE: Segreti in giallo/Pub me
Data di pubblicazione: 24 novembre 2020
Prezzo: ebook 2,99 euro/cartaceo 12 euro
Disponibilità: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥/5
Una parola fa da padrona in un testo dalla trama unica: fidati!
Ma partiamo dalla trama:
TRAMA:
Valentina non si fida.Alla continua ricerca di un equilibrio interiore che esprime danzando sulle punte di gesso.Proprio quando sembra cedere alla tentazione di aprirsi al mondo, accade qualcosa che la destabilizza, qualcosa che minerà la sua intera esistenza.In questa storia nulla è come appare, i pezzi del puzzle si spargono nuovamente sul tavolo e lei deve ricominciare a comporre una nuova figura.Un fatto inaspettato, una lettera, un viaggio, la porteranno nel ventre della "testuggine", nelle viscere profonde della sua anima.
MA VENIAMO A NOI:
1) Quando inizia e in che modo il suo amore per la scrittura?
Posso affermare con certezza che la scrittura in qualche modo ha sempre fatto parte della mia vita. Da piccolissima, facevo i miei primissimi goffi tentativi, “scarabocchiando” su un piccolo quaderno sul quale mio padre teneva la contabilità di casa. Mi inventai dei simboli tutti miei, che solo io sapevo decifrare, allo scopo di trattenere le storie che mi venivano a trovare nei sogni. In seguito imparai l’alfabeto “ufficiale” e tradussi le mie storie. Ancora ne conservo un vivido ricordo. Per tutto il tempo la scrittura mi ha accompagnata lungo i vari percorsi di vita, le scelte, i cambiamenti restando l’unico punto fermo. Ho capito piuttosto tardi che questo avrebbe potuto essere un mezzo per comunicare con più persone, che poteva diventare altro dal gesto intimo e personale di uno scambio epistolare o la stesura di un diario, per esempio. La lettura naturalmente è stata fondamentale in questo percorso di consapevolezza e autodeterminazione.
2) “Tutta colpa di Alfredo” con la trama cosi originale, é stato ispirato da qualche evento reale?
Come dicevo in precedenza, le mie storie “arrivano” dai sogni, a volte in forma di immagini, spezzoni di trame, tasselli mancanti di un racconto; altre volte come nel caso di “Tutta colpa di Alfredo”, l’embrione della storia è arrivato tutto in una notte. Era giugno, stavo aiutando un giovane autore a sistemare la bozza del suo primo romanzo, un horror che nulla ha che vedere con il mio modo di scrivere, eppure qualcosa deve essersi smosso ed eccola lì, la trama con la sua lisca di pesce bella chiara sulla prima pagina del mio quadernone. Poi furono giorni intensi, e nella prima stesura ci finirono due dei temi che mi stanno più a cuore, l’ecologia e l’inclusione dei bambini con neuroatipicità. Qualcosa di ciò che vivo quotidianamente è sicuramente finito nel romanzo, gli studi fatti sulle neuroscienze per tentare di capire e aiutare mio figlio nel suo percorso riabilitativo, o alcuni fatti di cronaca riguardanti lo sversamento di sostanze nei campi, nottetempo, provenienti da discariche o termovalorizzatori. Per il resto la trama è frutto del sogno di quella notte afosa di giugno.
3) La protagonista Valentina ha qualcosa di lei?
Potrei dire di no, superficialmente. Valentina ha avuto ed ha una vita molto distante dalla mia, non mi somiglia certo fisicamente, né nel modo di esprimersi. Ma alla fine qualcosa della sua visione del mondo in effetti mi appartiene, il suo approccio alle difficoltà, il suo tentativo di migliorarsi per cambiare anche solo minimamente il mondo intorno a lei. Questo credo. Poi Valentina incarna alcuni miei sogni di bambina mai realizzati, come quello della danza classica. Ma si ispira nei gesti e nella fisionomia a due persone che ammiro moltissimo. Ho sempre bisogno di visualizzare il personaggio prima di riuscire a connotarlo e farlo vivere in una storia.
4) L'ambientazione da sogno e stata descritta in maniera magistrale: sono luoghi che conosce e porta nel cuore lei stessa?
Certamente, come anticipavo ho la necessità di visualizzare le cose che descrivo, per quanto riguarda Sperlonga ne trattengo magnifici ricordi di alcuni viaggi che feci con mio padre, o con gli zii che commerciavano in ortaggi e si approvvigionavano spesso a Fondi. Sperlonga la vidi l’ultima volta all’età di sedici anni, ma è ancora lì vivida nella memoria la sua bellezza. Bologna è il capoluogo della regione in cui vivo e meta assidua, crogiolo di moltissime esperienze formanti della mia vita. Per quanto riguarda gli “interni” invece sono frutto della mia fantasia, naturalmente per descriverli prima ho dovuto fare una serie di bozzetti che rendessero l’ambientazione plausibile seppure inesistente e moltissima ricerca sulla fattibilità per le soluzioni ecologiche adottate da Alfredo.
5) Nel libro è molto presente l'amore per l'ambiente e la lotta all'ecomafia. Nella vita di tutti i giorni è un tema rilevante per lei?
Direi imprescindibile. Sono convinta che al di là della scarna informazione che ci giunge dai canali ufficiali, si faccia davvero poco nel nostro paese e nel resto del mondo per contrastare seriamente il fenomeno dilagante della cementificazione, della conversione agricola all’intensivo indiscriminato, dell’imboscamento o stoccaggio indiscriminato di rifiuti tossici. Ogni tanto si sente parlare di incendi, di odori, di ritrovamenti fortuiti di fusti ma tutto finisce sempre in un nulla di fatto. Il tempo di una notizia e poco più. Credo manchi la volontà seria, a livello dirigenziale di risolvere davvero il problema. Perché anche se molti si lamentano, pochissimi si rendono conto di quanto sia seria la situazione che dura da molto più tempo dell’attuale emergenza che purtroppo ha fatto passare in secondo piano davvero tutto. Un’emergenza ben più radicata, duratura, e innestata nel nostro tessuto sociale. Riguarda le eclatanti storture a macrolivelli, come i comportamenti individuali. Si tratta in entrambi i casi di una questione di scelte. A breve, non avremo più la possibilità di scegliere e sarà l’inizio della nostra fine come specie.
6) Da lettrice, qual è il genere che maggiormente la attrae?
Diciamo che da quando iniziai a leggere sono stata una divoratrice di libri, necessari come il cibo, forse di più. Ho avuto varie fasi, ma posso affermare che i gialli, quelli veri, strutturati, accattivanti non hanno mai lasciato la mia libreria. Ne ho sempre almeno uno in lettura. Mi piacciono molto anche le biografie, i romanzi storici, i saggi su argomenti umanistici, i romanzi russi, i racconti americani, quelli inglesi di fine ottocento, gli italiani dimenticati come Mattioni o Biamonti, o nuovi emergenti di talento. Mi piacciono i romanzi anche, ma devono lasciarmi qualcosa. E la poesia, non sono una intenditrice ma adoro la poesia. Poi, tra un libro e l’altro sento fortissima e costante la necessità di leggere almeno un libro di favole. Credo che nelle favole ci siano molti strati, molti livelli di lettura che aiutano ad aprire la mente e tenere allenato lo spirito creativo.
7) “Tutta colpa di Alfredo” potrebbe avere un seguito in futuro?
Me lo stanno chiedendo in tantissimi in realtà, credo che i personaggi si siano fatti in qualche modo benvolere. Al momento non ho in cantiere un seguito, ma non escludo che in futuro Valentina e Alfredo non facciano un’altra capatina nei miei sogni.
8) Attualmente sta scrivendo o pensando ad una nuova storia? Se sì, può darci qualche anticipazione?
Attualmente sono alla seconda stesura di un romanzo che ho abbozzato qualche anno fa. Una trama che mi convinceva ma a cui non riuscivo a dare corpo, fino ad ora. La seconda stesura è quella dove si lavora di più, quella ostica dove devi aggiungere, rimpolpare ciò che è scarno, renderlo vero, e togliere ciò che è ridondante che interessa solo chi scrive ma deve essere lasciato indietro. Si tratta di un romanzo che affronta altri argomenti a me cari, come la violenza domestica, e la memoria culturale attraverso i gesti, le tradizioni. Sarà strutturato su due livelli, due storie in una, due epoche e qualche picolo mistero. Vedremo.
9) C'è qualcosa che vuole dire ai suoi lettori?
Vorrei soprattutto ringraziare chi ha avuto la pazienza e la gentilezza di leggermi, che ha avuto fiducia nel mio linguaggio ed è arrivato in fondo alla storia. Chi è stato così gentile da contribuire alla sensibilizzazione e all’aiuto concreto della onlus AIDEE alla quale sono andati parte dei proventi delle vendite. Ho scritto di notte, nelle le pause tra una commissione e una faccenda, ho scritto in ogni angolo di casa che fosse abbastanza silenzioso, e qualche volta nella mia testa, mandando a memoria frasi e passaggi prima di poterli scrivere. Ho cercato di essere onesta, che non significa scrivere cose vere, ma che vengono da quel luogo che ogni scrittore conosce, quell’altrove che ti risucchia e nel quale ti senti a casa. E spero che sia arrivata almeno una piccola parte di quella onestà.
Grazie all'autrice per le belle ed esaustive risposte che mi ha donato e con me a voi.
E MI RACCOMANDO:
Vi invito a leggere anche la mia recensione, la troverete qui nel blog il 23 gennaio.
Un grazie come sempre va a segreti in giallo edizioni e alla super Raffaela di the reading's love, che ha creato anche questo super banner.
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Intervista super interessante che ci permette anche di capire un po' meglio il libro
RispondiEliminaVero, l'autrice ha dato delle bellissime risposte raccontando molto di sé e del suo libro. Ti aspetto domani con la recensione 😘
Eliminameravigliosa questa tua intervista *-* devo dire che sono molto curiosa delle uscite di questa CE
RispondiEliminaGrazie 💓 a me piace tantissimo, difatti nel blog, trovi un bel po' di loro titoli 😅
EliminaMi incuriosiscono sempre molto le interviste gli scrittori, perché ci permettono di andare più a fondo nelle loro creazioni
RispondiEliminaMolto vero. A me piace molto cercare le domande giuste da porre 😉
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