SCHEDA TECNICA:
Titolo: Il partigiano della breakdance
Autore: Roman Froz
Data di pubblicazione: 27 settembre 2024
Ce: Cairo
Costo: ebook 10,99 euro/cartaceo 16,15 euro
Disponibilità ebook: Amazon clicca qui
Disponibilità cartaceo: Amazon clicca qui
Genere: Autobiografia
Numero di pagine: 152
TRAMA:
Molto prima di vedere i breaker alle Olimpiadi di Parigi 2024, Roman non sentiva altro. Arrivato a otto anni dalla Russia, ha iniziato a ballare per le strade di Conversano prima e di Milano poi, inseguendo un sogno irrealizzabile perché in Italia, allora, non esistevano strutture, non esistevano competizioni ufficiali. Non esisteva, semplicemente, la breakdance. Non era niente. Non aveva futuro, per molti, ma il futuro è quella fionda che ti spedisce tanto più avanti quando più indietro va lo slancio del passato e quello di Roman arriva fino alla Seconda guerra mondiale, evocato dal suo nonno ispiratore: «Abbiamo liberato Vienna dai nazisti» gli racconta «ma il nostro compito non è finito. Combattiamo tutti i giorni, per tutti coloro che non possono farlo, per ogni uomo, donna e bambino che sogna la libertà».
La libertà che sognava da ragazzino, Roman l’ha trovata nella breakdance, con cui ha battagliato contro una lingua nuova, una cultura lontana, il giudizio di chi lo additava come il «russo», quello «diverso».
Il russo italiano, però, ha fatto strada e l’Italia l’ha fatta con lui, arrivando ai vertici delle classifiche mondiali, fiera di essere la bandiera sul petto di un vincitore, salvo poi radiarlo per essersi esibito a Mosca senza autorizzazione. Del resto le sfide in questa disciplina si chiamano «battle», forse perché bisogna sempre lottare contro qualcosa. Contro il tempo, la gravità, la fatica, il talento degli avversari, le istituzioni e il passato, indicato nel luogo di nascita, che non ti lascia mai e diventa storia. Quella di Roman Froz, il partigiano della breakdance.
BIOGRAFIA:
Froz, pseudonimo di Roman Gorskiy (Mosca, 25 agosto 1985), è un ballerino russo naturalizzato italiano, campione italiano e vincitore del titolo dell'Europa occidentale del torneo mondiale di breakdance Red Bull BC One.
Dopo una gestazione di undici anni, nel settembre 2024 ha pubblicato per Cairo editore un'autobiografia intitolata Il partigiano della breakdance.
LE PAROLE DELL'AUTORE:
Mi hanno sempre detto che non ce l'avrei fatta e che non sarei arrivato da nessuna parte; "E' passata di moda", "si ballava negli anni '80" mi dicevano. La breakdance non prometteva niente di buono, ma io mi ero ormai totalmente innamorato di questa danza. Da allora sono passati 25 anni, la breakdance oggi è alle olimpiadi, nei teatri, nelle accademie di danza, in tv e nella vita di tanti giovani sparsi in tutto il mondo. Con due campionati italiani e uno europeo vinto alle spalle, ho realizzato il sogno della mia vita contro ogni pronostico. E' stato un percorso lungo e molto difficile, e quello che si vede è solo il risultato, un po' come essere in cima alla montagna osservata dalla folla che non vede invece il lato che hai scalato. Ho sempre voluto ispirare gli altri a fare qualcosa di grandioso e vivere per grandi scopi, per questo ho deciso di raccontare quanto mi ci è voluto a scalare quella montagna e a che prezzo. "Il partigiano della breakdance" è un libro che puo' dare uno sguardo diverso sul significato della parola "Educazione" e cosa sia davvero il sacrificio. Un libro che puo' accendere il fuoco che avete dentro.
La libertà che tanto ho sognato, le regole che tanto avevo disprezzato, ora tutto era realtà. A 16 anni i miei genitori si trasferirono a Milano e mi hanno lasciato da solo per finire gli studi. Da solo nel pieno della mia adolescenza, nel pieno della mia avventura nella breakdance. Festini, alcolici, ragazze e tanto altro girava per casa in quel periodo. Non c'erano più ostacoli, barriere, nè limiti. Finalmente potevo fare tutto quello che volevo senza nessuno che mi dicesse cosa fare. Dopo non molto tempo mi sono reso conto che quello stile di vita non mi rispecchiava, e soprattutto non mi avvicinava ai miei sogni. Non ero motivato ad allenarmi, gli stupefacenti agivano negativamente facendomi perdere la tonicità fisica. Dopo non molto tempo riscoprii con mio grande stupore che è proprio in quelle regole che ero veramente libero, che ero me stesso. Questa è la mia avventura, l'avventura del "Partigiano della Breakdance".
COSA NE PENSO?
Sicuramente un testo particolare che sicuramente racconta una vita che molto da dire.
Che aspettate? Continuate a seguirmi per la prossima tappa.
Grazie a Matilde per avermi coinvolta ancora una volta ❤️
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