COSA NE PENSO?
La nostra storia inizia in quel di Milano nel settembre 1939, a ridosso della seconda grande guerra.
Ci troviamo presso i signori Colombo e conosciamo la nostra piccola protagonista per la prima volta, Bianca.
Con lei vi è la madre, Giovanna, cameriera dei signori, nonché una dolce quanto burbera cuoca di nome Ida e la nipote Maria.
La vita di Bianca prosegue spensierata, tra la cucina, la mansarda, tra gli abbracci della madre e i racconti di Maria.
Nell'aria però, si inizia ad avvertire una parola che non è che un infausto presagio...guerra.
Bianca spera di poter comunque andare a scuola, proprio non vede l'ora e per un po' questa sua conquista sarà sufficiente a riempirle l'animo di gioia.
Ma con la guerra arrivano anche le sirene, i rifugi, la paura, i detriti...
Giovanna teme per la vita sua e della figlia tanto da lasciare tutto alla volta di Garivalda, per trovare ospitalità dalla sorella Augusta con la quale non ha più avuto rapporti dopo che la famiglia ha voltato le spalle a Giovanna proprio per la sua gravidanza.
Il viaggio verso la campagna sarà duro, impervio ma la meta lo sarà ancora di più.
Un cognato con addosso sempre toni accessi e accusatori, un uomo che si prende ciò che vuole, sempre...
Una sorella astiosa, infelice che non ha più il temperamento di un tempo. Soggiogata dalla vita che si ritrova a vivere, da un marito che lo è solo di status.
Una sorella che si presenterà come senza volontà, senza più coraggio. Le sono rimasti solo testa bassa ed ubbidienza...
Insostenibile è la parola chiave ma Giovanna per la figlia stringe i denti, piange lacrime amare senza essere scorta.
Ma un triste giorno qualcuno nota e provvede..."torna a Milano Giovanna, vattene da qui".
Bianca vivrà nuovamente l'abbandono che già aveva avvertito sulla pelle lasciando Milano ed ora ancor di più.
Solo la signorina Elvira le è di conforto, una donna che parla, ascolta, racconta.
La storia quindi ora si snoderà anche su il destino di Giovanna che, con la prosecuzione della guerra, non troverà la città che aveva abbandonato.
Assi di legno, porte sbarrate, detriti, sola.
Ma almeno in tal frangente, potrà dire di aver fortuna.
Solo una cosa manca come l'aria...la sua Bianca...ma quelle lettere le sono di conforto...
Bianca da canto suo, continua un'esistenza fatta di racconti del suo cugino preferito Giuseppe, di lavori di casa con la zia Augusta e nel terrore dello zio Ruggero...
Il tempo passa, la guerra vede la fine, i soldati tornano dal fronte, si avverte aria di libertà.
Ma il tempo passa anche per Bianca...ormai 14 anni ha compiuto.
Sguardi impudenti, mani viscide...una grande verità che cerca di venire a galla...
Anche Bianca se ne deve andare...e chissà dove il futuro la porterà, intanto alla volta della città...
Un libro che potremo definire uno storico di formazione ove gli anni della guerra faranno da sfondo in modo differente a seconda del luogo in cui essa stessa viene narrata.
Una storia di crescita di una bambina che ha dovuto diventare adulta in fretta, cogliere determinati insegnamenti, vivere di speranza.
Uno spaccato di Italia e di gente dell'epoca scritto in modo incantevole, fluido dando spazio a ricordi e sentimenti.
Un finale aperto ad una vita che proseguirà e speriamo lo farà nel migliore dei modi, perché Bianca se lo merita un futuro che le dia di più del suo passato, merita di conoscere tutta la verità...quella taciuta dalla nascita, quella della fuga ma anche quella di certe lettere...
Personalità ben delineate e descritte, chi più e chi meno presente ma pur sempre parte rilevante del tutto.
Ho trovato molto poetico Giuseppe, adorato il temperamento dirompente di Ida e sentito una grande empatia per la piccola Bianca.
Ho avuto difficoltà nell'accettazione completa di Giovanna per alcune scelte compiute ma pur sempre una donna di cuore rispetto alla famiglia che si ritrova.
Augusta sembrerà mostrare un lato più dolce ed emotivo ma sarà solo un momento fortuito, lontano dagli occhi indiscreti del marito crudele e padrone.
Rimane la curiosità di conoscere il resto della storia e incrocio le dita per te cara Bianca.
Ho sentito spesso parlare di questo libro e sempre in maniera positiva.
RispondiEliminaIl titolo mi fa venire i brividi. Grazie per la segnalazione 😍
RispondiElimina@lemille_e_unapagina
Ho letto anche io la storia di Bianca e so già cosa le accadrà, perché ho proseguito con il secondo libro, ma non ti anticipo nulla!
RispondiEliminaMi piace molto questo titolo, devo segnarmelo! Inoltre leggo sempre commenti positivi su quest'autrice!
RispondiEliminaNon conosco l'autrice,ma mi sembra una buona segnalazione
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