Titolo: Un mostro chiamato Girolimoni
Autore: Fabio Sanvitale, Armando Palmegiani
Data di pubblicazione: 19 marzo 2020
Ce: Armando Editore
Costo: cartaceo 14,25 euro
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Valutazione personale: 💥💥💥💥💥/5
TRAMA:
Gino Girolimoni: un nome che a Roma vuol dire infame. Il nome di chi avvicina le bambine, le cerca, le vuole, le prende. Un nome usato ancor oggi. Già, ma chi era davvero Gino Girolimoni? Un uomo benestante, coinvolto nella Roma degli anni Venti in una storia molto più grande di lui, così, dall'oggi al domani. Arrestato, accusato di ben sette tra stupri e omicidi a danno di bambine. Peccato che Girolimoni fosse completamente innocente, peccato che ogni prova fosse inventata di sana pianta per placare l'isteria, la follia che ormai s'era impossessata dei quartieri della città, della gente. Fabio Sanvitale e Armando Palmegiani, con l'aiuto di esperti di primo piano, ricostruiscono la vicenda dandone il quadro storico e criminologico completo. Rifacendo le indagini, passo passo, strada per strada, sospetto per sospetto, con le tecniche investigative di oggi.
COSA NE PENSO?
La vicenda definita Girolimoni, riguarda gli anni tra il 1924 e il 1928, siamo a Roma.
Tutto inizia precisamente il 31 marzo 1924 con Emma, la bambina sopravvissuta, colei che è venuta fuori dal buio con le mutandine in mano.
64 giorni dopo toccherà a Bianca, il paino se l'è portata via. Lei non avrà la fortuna di poterne parlare poi.
Come Rosina che non uscirà mai più dal suo nascondiglio.
Ma poi anche Elsa, e nel 1925 Celeste, di soli 17 mesi, prelevata dal suo letto e non per strada come le altre.
Ma ancora Elvira e infine, il 13 marzo 1927, Armanda.
Per tutto ciò, viene accusato il sor Gino Girolimoni con delle accuse alquanto campate in aria, senza arte né parte...ma un colpevole era necessario...
Fortunatamente per lui, l'8 marzo 1928 viene prosciolto visto che il giudice si rende conto che il caso non sta in piedi...però intanto è stato dentro, però intanto la sua vita sarà rovinata fino alla fine.
Non ha più usato il suo cognome per ciò che portava, ancora oggi a Roma se uno ci prova con chi non dovrebbe, si dice Er Girolimoni...senza nemmeno sapere perché si dice ma intanto si dice...
Il poliziotto che indaga a fondo sulla vicenda e ne scrive anche, entrerà in scena solo nel 1927...Giuseppe Dosi.
Lui si che si muoverà alla ricerca di prove, guarderà fascicoli, incapperà in un fattaccio di Capri per mano di un certo inglese, tra l'altro pastore...non un uomo qualsiasi...
Ma anche qui... è vero? Le prove sono corrette? O è l'ennesimo granchio?
E poi si troverà trasferito, messo a tacere, addirittura finirà in un postaccio... tutto per la sete di verità che non faceva comodo a tutti a quanto pare...
C'è da dire, che ai tempi di certo non vi era la scientifica di oggi, non c'erano né conoscenza né mezzi...forse, riprendendo oggi in mano la faccenda...qualcosa si potrebbe anche capire.
Occorrono dei professionisti per farlo però, per stilare un profilo psicologico del Mostro di Roma.
I due autori di questo saggio, si rivolgono al dottor Giorgio Bolino, alla psicologa Chiara Camerani e al primo dirigente della polizia di stato da poco in pensione, Ruggero Perugini.
Loro ci sapranno dire qualcosa in più, ci confermeranno dati o li confuteranno. Ma sapremo mai davvero chi ha commesso il tutto?
Roma negli anni è cambiata, certe case o strade di un tempo sono scomparse. Certi fogli, certi incartamenti importanti...volatilizzati, certi motivi politici scoperti...insomma una vicenda bella intricata ove un Mostro rimane libero e un uomo perde la faccia per tutta la vita anche se innocente.
Un saggio true crime di denuncia e indagine davvero molto interessante e ovviamente crudo.
Mostrerà la realtà del tempo così come deve essere, senza addolcire nulla, senza omettere particolari.
Verranno portate anche immagini di luoghi, di persone coinvolte, di una vittima.
La lettura potrà essere ostica in vari punti per l'orrore che se ne leggerà ma è la realtà e come tale non si può edulcorare.
Per quanto io non legga il genere, questo mi ha stimolato a varie riflessioni e varie emozioni, per lo più di rabbia.
Un testo che consiglio se volete conoscere una vicenda giudiziaria di rilievo, ove un uomo innocente è stato preso e trattato a pesci in faccia da tutti. Un uomo che è stato prosciolto nel silenzio e nella vergogna di chi la ce lo aveva messo.
Errori eclatanti col senno di poi, coinvolgimenti politici in sordina assurdi.
I MIEI PRO
Un saggio davvero ben scritto e di interesse per il true crime.
I MIEI CONTRO
Nessuno di particolare da segnalare.
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