mercoledì 24 aprile 2024

L'ARCHIVIO DEI DESTINI, Gaëlle Nohant

AI TESTIMONI, E A TUTTI COLORO, UOMINI E DONNE, CHE TENGONO VIVA LA MEMORIA DEGLI SCOMPARSI

 
SCHEDA TECNICA:

Titolo: L'archivio dei destini  
Autore: Gaëlle Nohant 
Traduttore: Luigi Maria Sponzilli
Data di pubblicazione: 23 gennaio 2024
Ce: Neri Pozza 
Costo: cartaceo flessibile 9,99 euro/cartaceo rigida 19 euro
Disponibilità: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥💥/5



TRAMA:

Irène è francese ma vive a Bad Arolsen, nel cuore della Germania, e dal 1990 lavora in un centro di documentazione dove, dalla fine della guerra, si conducono ricerche sul destino delle vittime del regime nazista. Il centro era stato concepito dalle potenze alleate che avevano previsto come, sparato l’ultimo colpo di artiglieria, il mondo si sarebbe trovato di fronte a milioni di scomparsi di cui indagare le sorti. Per quell’impiego, cui è approdata rispondendo a un annuncio, Irène scopre in realtà un’autentica vocazione. Meticolosa al limite dell’ossessione, ricuce i fili tagliati dalla furia di Hitler cercando le tracce di coloro che non sono più tornati, e ogni giorno si lascia assorbire dalle montagne di carte sulla loro vita e soprattutto sulla loro morte. A discapito delle attenzioni da dedicare al figlio che sta crescendo da sola, dopo un divorzio tempestoso. Poi, nell’autunno del 2016, le viene affidato un compito molto particolare: restituire migliaia di oggetti rinvenuti nei campi di concentramento alle famiglie dei loro proprietari originari. Oggetti modesti, che nascondono segreti, storie. Che si tratti di un Pierrot di stoffa, di un medaglione con la Vergine o di un fazzolettino ricamato, Irène sa che ognuno di essi è simbolo di un corpo che non c’è più. Se restituiti, gli scomparsi in qualche modo ritroveranno posto tra i vivi. In questa ricerca, Irène incontrerà persone che la muoveranno e la guideranno, da Lublino e Varsavia a Parigi e Berlino. E alla fine di quella strada troverà ad attenderla un passato che la riguarda.











COSA NE PENSO? 

Sarà difficile parlare di questo testo. Un libro affascinante dal punto di vista storico ma straziante dal punto di vista umano.

La sofferenza intrisa nelle pagine, è difficile da dimenticare. Continuo a pensarci e ripensarci.

Irène ha una missione nella vita. Non è un mero lavoro il suo...ritrovare famiglie, dare il passato indietro a chi l'ha perso, trovare nomi, riconsegnare oggetti...
Tutto questo grazie agli Archivi di Arolsen, un luogo della memoria nella cittadina di Bad Arolsen.

Un compito nuovo e difficile, solo lei può farcela, nomi su nomi che escono da testimonianze di ogni tipo possibile..

È così che, in una smorta luce autunnale, tutto ha inizio.

Da otto anni lavora con Henning nella Sezione di ricerca e tracciamento dei destini.

Deve assolutamente poter ridare indietro parti di loro a chi li ha amati ma anche a chi ancora non li conosce...Eva, Wita, Allegra, Lazar...sono solo alcuni esempi.

Osa fare promesse che spera di mantenere, perché tutti si meritano di sapere, tutte le vite sono importanti, tutti vanno ricordati.

"Non si può recuperare una persona, pensa Irène asciugandosi le lacrime, ma se si riesce a restituirle un po' di ciò che le è stato sottratto, senza sapere bene cosa, niente è completamente perduto."

Assolutamente si, Irène esprime tutto il mio pensiero in questa citazione.


Un testo di sofferenza ma anche affascinante e pieno di ciò che non si deve mai dimenticare.

Un linguaggio accorto ma semplice, capitoli ben suddivisi, un'attenzione che rimane viva nel lettore.

Lacrime sempre presenti durante la lettura perché, per quanto la storia la conosciamo, non siamo mai davvero pronti a saperne di più, a leggere di orrori, soprusi.

Un testo difficile da digerire o dimenticare, un testo che rimane attaccato all'anima, un testo che dovrebbe essere letto e portato nel cuore.

Le vittime ne hanno bisogno, noi ne abbiamo bisogno perché sempre più, la storia ci mette davanti a sofferenze indicibili e purtroppo anche il presente ne è carico...verso chi, secondo non si sa che criterio, è giudicato diverso.

Un libro che va letto per smuovere coscienze.

Un testo che lascia anche un piccolo spazio a sentimenti positivi, grazie alla nostra protagonista.
Racconta anche dei suoi turbamenti, delle sue ansie di mamma divorziata e di mamma consapevole del mondo.

Non posso e non mi sento di dire altro, solo leggetelo anche se fa male ad ogni fibra del vostro corpo.

La verità si sa, fa male alle volte ma è giusto conoscerla, sempre.





























I MIEI PRO

Da leggere, non si può dire nulla di più.

I MIEI CONTRO

Non ne ho da segnalare.







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Grazie Giulia per la copia ❣️














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