LA FORMA NON DEVE MAI SUPERARE IL CONTENUTO
Titolo: Cose che non voglio sapere
Autore: Deborah Levy
Data di pubblicazione: 9 febbraio 2024
Ce: NN editore
Costo: cartaceo flessibile 6,99 euro/cartaceo rigida 14,25 euro
Disponibilità: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥💥/5
TRAMA:
In un momento difficile della sua vita, Deborah Levy si mette in viaggio. Si sente in balìa di forze ineluttabili che l’hanno spinta verso destinazioni non scelte, e così decide di stabilirsi a Maiorca per intraprendere, nell’intimità che solo un paese straniero può offrirle, un cammino intellettuale ed emotivo nel solco tracciato da Virginia Woolf, Simone de Beauvoir e Marguerite Duras. Nata e cresciuta nel Sudafrica dell’apartheid, che ha poi dovuto lasciare per ragioni politiche, ha vissuto in Inghilterra, paese di adozione, dove è diventata scrittrice, moglie e madre. Nel primo volume dell’Autobiografia in movimento, Levy indaga le ragioni profonde della sua identità di donna, ma soprattutto fa luce su emancipazione e ruoli sociali oggi, raccontando lo scandalo rappresentato da un femminile che sceglie di sradicarsi, e invece di avvizzire come un fiore cresce e si rafforza. Lucida e schietta, sensuale e ironica, Deborah Levy racconta la ricerca della propria voce, un percorso in salita dove l’amore è un appiglio labile e transitorio, e gli ostacoli si chiamano casa, società, patriarcato. "Cose che non voglio sapere" è un memoir femminista dove, sovvertendo ogni regola, le parole tornano a essere azioni e costruiscono la via letteraria alla libertà.
COSA NE PENSO?
Siamo a Maiorca con una scrittrice, in un tavolo da tre sola...al quale si aggiunge poi un commerciante cinese.
Una storia da raccontare in risposta ad una domanda semplice ma complessa. Una storia che non pensava di raccontare, luoghi che pensava di aver dimenticato.
Una storia che parte nel 1964 nel Sud Africa.
Una famiglia bianca in un popolo di neri costretti alla divisione forzata.
Un padre bianco contro l'apartheid...la prigione lo aspetta.
Tutti dovevano essere coraggiosi.
Un'infanzia in attesa, la difficoltà a parlare.
Il viaggio a Durban dalla madrina per cambiare aria...una realtà diversa da quello che credeva, una lontananza che fa male.
E poi...nel 1974, l'Inghilterra.
La voglia di essere inglese ma la consapevolezza di venire da lontano.
Dei genitori lontani, dei compiti non voluti, punture...
Quella parola scritta sui tovaglioli di uno squallido bar intriso di fumo, la voglia prepotente di cambiare vita e prendere in mano il futuro...un futuro di scrittrice.
Dei pianti nelle scale mobili o trasportatori verso l'infinito.
Una fuga ancora e ancora da un mondo difficile da accettare, da una politica che fa e che dice cose non consone al pensiero.
Quei desideri calpestati da noi stessi alle volte.
Un libro breve ma super intenso, a tratti crudo e tagliente. Un argomento difficile, da un punto di vista differente.
Un racconto da diario di vita, il diario polacco.
Una protagonista con una storia ricca, forse troppo per la tenera età.
Un linguaggio accorto, studiato, per nulla banale.
Inmemerevoli citazioni letterarie.
Un testo difficile da raccontare a parole... è tutto una sensazione da vivere sulla propria pelle.
Non vedo l'ora di leggere il seguito.
I MIEI PRO
Da leggere, non si può dire nulla di più.
I MIEI CONTRO
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