lunedì 25 marzo 2024

IL CACTUS NON HA COLPA, Roberta Marcaccio

LA FINE È L'INIZIO DI OGNI COSA.

SCHEDA TECNICA:

Titolo: Il cactus non ha colpa
Autore: Roberta Marcaccio 
Data di pubblicazione: 13 febbraio 2021 nella prima edizione, rivista e messa a nuovo ad inizio 2024
Ce: Independently published
Costo: ebook 4,99/cartaceo 14,00 euro
Disponibilità: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥,5/5





TRAMA:

Gli eventi traumatici della vita sono i terremoti che non ci aspettiamo. Diamo per scontato lavoro, salute, affetti fino al giorno in cui qualcosa o qualcuno non scardina le nostre certezze.
È quello che succede a Rebecca, dopo una vita dedicata a ciò a cui teneva di più e che la rendeva felice.
In pochi minuti e senza una spiegazione ciò che amava le viene tolto e lei si ritrova a dover fare i conti con una vita a cui non è abituata e, soprattutto, a ripartire da zero.
Ciò che faceva parte delle sue giornate non esiste più, neanche le persone. Le restano soltanto due certezze indistruttibili: Ilaria e Vittorio.
Saranno loro ad aiutarla a rimettersi in piedi? Avrà la forza necessaria per ripartire o dovrà prima suturare le ferite dell’anima?



INFORMAZIONI BIOGRAFICHE:

Roberta Marcaccio vive in Romagna.

Ha pubblicato il romanzo Il cactus non ha colpa (2021) e il racconto Amori eterni come l’acqua alle fontane (2022) nell’antologia Dolcezza tra le righe (Triskell Edizioni); la raccolta di racconti Profumo di camelia (2022 - Bakemono Lab Edizioni); i romanzi Tranne il colore degli occhi, Ti raggiungo in Pakistan e la raccolta C’è poco da ridere con CaRoL Books.

Nel 2023 pubblica il romanzo Heidi, nessuna stella deve morire, una storia nata dopo un viaggio in Val Gardena e all’Alpe di Siusi e nel 2024 pubblica la nuova edizione de Il cactus non ha colpa (entrambi con CaRoL Books).

Ha collaborato con la rivista Il Colophon e ricevuto il Diploma di Merito per il racconto L’Hotel Rimini incluso nella raccolta C’è poco da ridere.











COSA NE PENSO? 

Il cactus non ha colpa. Lo so. 
Rebecca però non può farne a meno. 
Una data: 6 novembre. Una lettera: la fine della carriera che ha riempito la sua vita negli ultimi 20 anni. Degli antidepressivi: carboidrati, pigiama, Ilaria e Vittorio.

La gioia e la morte, la felicità e la depressione, la soddisfazione e la disperazione.

Da Cattolica a Point-Saint-Martin, con tappe intermedie...per tornare poi al punto di partenza e cambiare totalmente corso della propria esistenza.

In fondo, lei è una Tristérda, ovvero una testa dura e non si può di certo arrendere ora...nonostante tutto....

Le cicatrici, quando rimarginano, lasciano un segno che non si cancella.
È così...il tempo può guarire ma è difficile dimenticare, soprattutto se persone che si reputavamo amiche, ti fanno lo sgambetto.

Rebecca, una protagonista dedida solo al lavoro, alla SoftGen e ai suoi colleghi.
Un punto fermo però è la migliore amica Ilaria, portavoce sempre di verità, anche scomode.

Vittorio poi, lo si può definire un angelo assolutamente. Un uomo che lascia spazi, che sa ascoltare e dire le cose giuste al momento giusto. Meglio di così!

Quando un giorno stravolge la propria vita, non si può far altro che prendere in mano tutto di nuovo, con coraggio, determinazione.
L'impatto può essere pesante e fa soffrire certo...ma si può e si deve rinascere.

Rebecca ce lo insegna a suo modo. Io la prendo di esempio, visto che anche a me la stessa data ma del 2023, ha cambiato per sempre la vita.

Io non per il lavoro, ma per qualcosa di molto più grave. Ma capisco bene che se per una persona il lavoro è tutto, vieni travolta e avvolta da una tristezza cupa e da una depressione pericolosa.


Testo estremamente scorrevole, lo stile narrativo è quello tipico dell'autrice. Siamo sul pezzo, senza punti morti, senza noia.
Torniamo al passato per capire a fondo il trauma, il presente.
Personaggi ultra caratterizzati.


Ho letto anche, i tre personaggi...racconto extra donato dall'autrice. Idea meravigliosa! La giusta ciliegina sulla torta...


















I MIEI PRO

L'autrice sa rendere ogni suo testo di impatto e non prolisso. Storia veritiera.

I MIEI CONTRO

Non ne ho da segnalare.







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Grazie alla cara Roberta che ha creduto in me anche questa volta❣️














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2 commenti:

  1. A volte ci troviamo davanti ad eventi che solamente ci possono sbrare insormontabili ma che allo stesso tempo potrebbero portarci a momenti di grande veramente. A volte abbiamo bisogno di un'auto per vedere il lato positivo delle cose

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  2. *un aiuto ( scusa 🤣 di nuovo)

    RispondiElimina

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