COSA NE PENSO?
Mi chiamo Simone de Beauvoir e sono nata a Parigi nel 1908.
Mio padre era avvocato, la nostra casa era bella grande e vivevamo bene senza che ci mancasse nulla.
In casa mia si leggeva moltissimo, anche a me piaceva tantissimo!
Leggere e scrivere erano le mie grandi passioni.
Come tutte le bambine di quei tempi frequentai una scuola per sole ragazze dove si insegnavano anche cose come il cucito, che di certo non imparavano anche i ragazzi.
Perché queste differenze?
Perché dovevo, come unico scopo di vita, sposarmi ed avere figli?
Non ero disposta ad accettare per forza questo modo di vivere.
Mio padre ovviamente voleva un matrimonio anche per oltre che per mia sorella e ci aveva fatto la dote con orgoglio.
Ma arrivò il giorno in cui perse tutto, anche le nostre doti.
Lui si disperava per la disgrazia, io gioivo perché sarei potuta diventare ciò che desideravo!
I miei genitori mi consigliarono di studiare all'università e optai per filosofia vista la mia attitudine a pormi sempre delle domande, anche se mio padre non era in accordo...la filosofia è per ragazzi! E chi l'ha deciso?
Qui conobbi Jean-Paul Sartre. Avevamo le stesse passioni, la vedevamo allo stesso modo e presto fummo inseparabili. Ci innamorammo e trascorremmo quasi tutta la vita assieme.
Terminati gli studi, iniziai a tenere lezioni di filosofia e finalmente a pubblicare i miei primi romanzi!
Mi resi conto che c'era anche un'altra cosa che mi interessava molto...la disuguaglianza fra uomini e donne.
Colori proibiti per bambini e bambine? Giochi differenti?
Le diseguaglianze iniziavano fin da piccoli.
Le donne erano considerate fin dall'inizio esseri inferiori...
A quel tempo scrissi un libro che mi rese famosa in tutto il mondo avendo abbracciato il femminismo: il secondo sesso.
Gli ultimi anni della mia vita ho continuato a scrivere e ho viaggiato in tutto il mondo.
Restava ancora tanto da fare ma chiusi gli occhi per sempre serena per ciò che avevo dato e fatto.
Oggi le cose sono diverse e le donne possono molto ma bisogna continuare a lottare e a celebrare l'8 marzo come lotta all'uguaglianza di genere. (E non come spesso accade usare quella giornata per uscire e sballarsi per non dire altro).
Una donna che ha lottato per ciò in cui credeva, per l'uguaglianza e che voleva, nel suo piccolo, fare qualcosa di concreto per cambiare il modo di pensare.
E ricorda...puoi essere ciò che desideri!!
Una donna straordinaria, come sempre una lettura meravigliosa da condividere.
Come sempre illustrazioni bellissime coinvolgono ed accompagnano i piccoli lettori nella scoperta.
Un testo come sempre, scritto in modo che possa essere compreso e capito anche dai più piccoli che si appassioneranno alla lettura e alla scoperta, attraverso anche divertenti giochi.
Un'altra lettura condivisa entusiasmante e molto istruttiva.
Un diciottesimo di collana davvero entusiasmante, chissà chi scoprimero la prossima volta.
Non la conoscevo affatto. Super utili questi libricini per far scoprire anche a noi adulti personaggi di cui non sapevamo nulla.
RispondiElimina