giovedì 5 gennaio 2023

AMORI ETERNI : ZELDA & FRANCIS SCOTT FITZGERALD

UNA FOLLE COPPIA

SCHEDA TECNICA:

Titolo: Zelda e Francis Scott Fitzgerald 
Collana: Amori eterni
CE: Emse Italia 
Data uscita in edicola: 31 dicembre 2022
Prezzo: 7,99 euro
Per saperne di più: Clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥💥/5



LA COLLANA:

Cleopatra e Marco Antonio, Giuseppe e Anita Garibaldi, Frida Kahlo e Diego Rivera, John e Jacqueline Kennedy, Ramses e Nefertari, Marie e Pierre Curie. In qualsiasi ambito, nel mondo dell’arte, della storia, della politica, della scienza, ci sono coppie iconiche, indimenticabili, che con la loro passione hanno emozionato, incuriosito e fatto sognare un vasto pubblico di lettori. Per la prima volta in edicola un originale progetto editoriale dedicato ai grandi amori della storia. Racconti coinvolgenti ricostruiscono in modo romanzato la vita delle coppie più famose che hanno influenzato il corso della storia. Una collana di volumi monografici in un’esclusiva edizione: sofisticate copertine con sfondi floreali e dettagli color oro, stampate su carta in rilievo.


REALTÀ EMSE ITALIA:

Emse Italia, appartiene ad una importante casa editrice internazionale, specializzata nella creazione e diffusione di contenuti informativi e con sede in Spagna.

Con un catalogo molto ricco, fatto di opere destinate a diversi target, Emse commercializza i propri prodotti in tutto il mondo attraverso i più grandi gruppi editoriali nazionali e internazionali.
Dalle collezioni destinati ad un target di adulti, alle opere per bambini, lo scopo di Emse è portare le grandi idee e le discipline della conoscenza a tutti, attraverso lo sviluppo di progetti basati su un approccio innovativo in cui il massimo rigore e la componente educativa si combinano con il divertimento.





LE CITAZIONI:

"Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato"
F.Scott Fitzgerald. Il grande Gatsby







COSA NE PENSO?

Il 11 giugno 1933, un dottore e la sua segretaria si apprestano a suonare il campanello di casa Fitzgerald.

Un uomo stanco, segnato dalla vita apre la porta. Una moglie apatica, smorta, totalmente diversa dalla donna vivace e solare che era solo due settimane addietro, lo raggiunge poco dopo.

Il medico sperava in una seduta migliore della volta scorsa ma non si aspettava lei, così, lei che urla che non è stato un incidente, la sua intenzione era proprio bruciare tutto.

E perché? Perché signora Fitzgerald? Perché io non esisto.

Una diagnosi di schizofrenia, con tendenze lesive ed autolesive, con allucinazioni e fasi catatoniche...ma anche con incredibili momenti di lucidità. 

Una narrazione sentimentale tra moglie e marito, soggettiva e si spera ancorante alla realtà.

Quindi partiamo e facciamolo dall'inizio...

Era il 1918 quando Zelda e la sua migliore amica Tallulah se ne stavano "al circolo", come sempre d'altronde. 

Volevano divertirsi con tutti quei soldati che passavano di lì.

Ma poi incrociò due occhi di quello che sembrava un angelo...Francis Scott Fitzgerald. 

Qualche parola scambiata e poi... sparì.
Ma dopo giorni, nel dondolo del suo portico, un mazzolino di fiori fa capolino...
E poi una chiamata, anzi più di una perché Zelda voleva farsi desiderare o forse vendicarsi perché sentiva il potere che lui aveva su di lei e non poteva accettarlo.

Le chiamate diventarono davvero tante e a tutte le ore ma lei non voleva cedere.
Arrivò il suo 18esimo compleanno ed il desiderio di Zelda era lui, solo lui....lui che si fece trovare lì.

Un pacchetto regalo, due bicchieri e una candela.
Zelda già lo amava si rese conto, già immaginava tutto il futuro.
E in quel pacchetto trovò degli stralci del primo romanzo di F.Scott, il romantico egoista.
La protagonista era ispirata proprio a lei...che ne fu entusiasta...ma col senno di poi si rese conto che lui faceva così...ti prendeva la vita, le parti migliori, per i suoi scritti e poi ti restituiva il vuoto e diventavi una specie di tostapane rotto che prima o poi veniva gettato via...

Francis Scott aveva un ricordo estatico del loro innamoramento...dolce, folle e trasgressivo.
I bagni nudi al fiume, arrampicarsi sugli alberi, ubriacarsi proprio di fronte a casa...la prima volta che fecero l'amore...tutti momenti, ricordi felici.

Ma poi la guerra finì e lui non era stato chiamato al fronte...aveva l'amore certo ma non la gloria e lui voleva anche quella.
Poteva riuscirci con i suoi scritti ma il suo romanzo era stato rifiutato.
Decise quindi di partire per New York, doveva farcela...ad ogni costo.
Collezionò 122 rifiuti.

E poi la ciliegina sulla torta, una lettera di Zelda...per un altro! La rottura, il vuoto, il buio...tutti gli averi spesi in alcool.
Venne trovato in un vicolo da un angelo custode che gli salvò la vita. Tornò in Minnesota, mangiava, scriveva, dormiva finché non ricevette il suo si.

Di qua dal paradiso venne pubblicato il 26 marzo 1920.
Una settimana dopo lui e Zelda si sposarono.

Ora aveva tutto.

La festa dei matrimonio degenerò in gente ubriaca e cose rotte, nonché incontri di più persone in bagno...i due coniugi quindi si diedero alla macchia...una notte passata in giro per la città...uno speakeasy, un bagno vestito nella fontana. Non c'erano limiti, loro due e la loro felicità...sopra il tetto di un taxi.

Zelda e Scott sembravano davvero complici raccontando di questi momenti, uno terminava le parole dell'altro. 
Forse era quello il segreto...forse mantenere così le sedute avrebbe fatto guarire lei ma anche lui...

Ma già la seduta successiva non iniziò nel migliore dei modi...Scott trasandato con un bicchiere di whisky in mano, Zelda iperattiva , in fase di frenesia maniacale di cui l'ultima cosa è far sì che sua figlia batta il record personale di salto alla corda.

Ma tornando a ricordare...il primo anno di matrimonio, i mesi prima dell'arrivo della figlia Scottie. 
La coppia scandalosa, sempre ubriachi, pazzi e folli e schifosamente ricchi.

Anche prendendo in affitto una casa di campagna non riuscivano a star tranquilli...un invito a qualche amico diventava mezza New York tanto che per litigare in santa pace si doveva evadere da quella casa.

Ma poi Zelda chiese a Scott se gli sarebbe piaciuto avere una persona sempre con loro...quasi si stava per arrabbiare Scott finché Zelda non ammise di essere incinta.

Era tempo di crescere.

Ma non ne erano realmente capaci...provarono a tornare ai loro paesi natali, prima uno e poi l'altro ma era solo la noia, un modo di vivere diverso dal loro...bastava qualche amico e tutto tornava come sempre tra feste ed alcool.
Loro non erano fatti per una vita da adulti.
Decisero quindi di prendere casa al di là della baia, per mettere un po' di distanza con la grande città ma non funzionò di certo.

Litigate continue, tira e molla. Scott che voleva che Zelda se ne andasse per scrivere...Scott che appena Zelda se ne andava già si sentiva solo.

È in quello strano e caotico periodo che nacque il Grande Gatsby. 
Scott si sentiva come Jay Gatsby...famosissimo ma terribilmente solo ed infelice.

I due proseguono, il racconto avanza e anche i nodi al pettine. Zelda asserisce che Scott le ha rubato frasi su frasi che ha messo in bocca poi ai suoi personaggi...gli scrittori prendono ispirazione dalla vita, tu la rubi!

E poi il nodo più grande, eccolo che finalmente esce...Zelda ha scritto un libro.
E l'ha fatto in sole cinque settimane.
E Scott l'ha aiutata a pubblicarlo...perché tutto è sempre grazie a lui, perché lui doveva essere l'unico scrittore della famiglia.

Ma Scott sa qual è il vero problema...il suo tradimento. Zelda ha inviato il manoscritto al suo editore, senza dirglielo!

Ma avevo paura del tuo giudizio, per te sono una nullità, una pazza irresponsabile.

Scott ha tutti i buoni motivi per pensarlo! Dare fuoco ad una casa? Cercare di buttare giù tutti da una scogliera?

Queste non sono fantasie da libro ma realtà!

Ma Zelda non sta bene, Zelda lotta contro una malattia...lei vede cose spaventose, cose che capisce esser dentro di lei.

Un bicchiere rotto fortunatamente da tregua a questa nuova seduta che sembra una lotta di provocazioni senza esclusione di colpi.

È necessario ricomporsi e lasciare fluire le parole l'uno dell'altro senza accusare, senza puntare il dito, senza emettere giudizi...con assoluta sincerità.

Ma è anche necessario parlare finalmente di quel momento, di 10 anni fa...
Scott non riesce a dimenticare, Zelda non ci crede che lui si ostini a vivere nel passato.

La fine di tutto, è stato questo.
La fine di tutto ha il nome di Edouard Jozan.

Le sedute si interruppero, era stato tutto troppo gravoso, Zelda aveva avuto un'altra ricaduta.

Ma il dottore sentiva di non poter tenere tutto per sé e così decise di tenere le copie carbone delle trascrizioni delle sedute e di farle pubblicare 10 anni dopo la sua morte.

Ciò che non viene narrato per voce loro, viene preso dai ricordi del dottore stesso.

Terribili ricadute, frustrazione.
Francis Scott Fitzgerald solo con il suo libro da finire.
Zelda sola, dimagrita, cambiata.

Nel 1975 Scottie, adulta, era lì per loro, insieme, vicini ma liberi nel loro riposo eterno.

Due vite spente presto, una per infarto, l'altra in un terribile incendio.
Due vite spericolate, pazze, sopra i limiti il più delle volte.


Avevano tanto dalla vita, tutto, forse troppo.
Una storia incredibile e folle.
Un racconto questa volta portato attraverso sedute, aneddoti, ricordi, sofferenze e gioie.

Un'incredibile lettura. 























I MIEI PRO

Una collana bella e nuova, che racconta di amore e devozione, di passione.

Una coppia qui narrata che conoscevo solo di nome ma che ho scoperto qui, in tutta la loro particolarità.

I MIEI CONTRO

Non ne ho da segnalare, certo che no!





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Grazie grazie ancora ad EMSE Italia ❤️




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