COSA NE PENSO?
Una storia familiare che si dilata nel tempo, che corre, arranca, torna indietro ed avanza.
Un caleidoscopio emozionale.
Iniziamo nel 1908, andiamo agli anni trenta ma poi torniamo agli anni venti, proseguiamo fino al 1962, buttiamo un occhio al 1945 per arrivare fino a quel venerdì 28 aprile 2008.
André e la sua assenza, un'assenza di anni, quella del padre, quella del padre sconosciuto e per lui di un figlio sconosciuto.
Indubitabile figlio di suo padre.
La madre Gabrielle che lo affida alla sorella Helene, che poi sarà la figura che sempre reputerà madre...perché quella biologica passerà qualche momento con lui ma non lo riprenderà mai con sé.
Due sorelle così diverse.
Helene con una famiglia, col suo Léon e le tre figlie, con un cuore grande, un modo semplice e gentile.
Gabrielle nella sua Parigi, abiti eleganti e modi raffinati ma anche una freddezza nei gesti.
Un padre, come detto, sconosciuto.
Conoscerà il suo nome solamente nel giorno del matrimonio con la sua Juliette.
"Tuo padre si chiama Paul ed è un avvocato".
Quel Paul che noi avremo già letto attraverso i ricordi di vita precedenti, sapremo già il suo temperamento e la sua grande perdita, la sofferenza che alberga nel suo cuore e la sua tendenza alla passione senza legame.
André che arriva nella sua città, scruta la tomba di famiglia, legge nomi, date ma non riesce ad arrivare a lui.
Solamente il figlio, tanti anni dopo, lo incontrerà, a suo modo.
Un romanzo dallo stile narrativo unico quanto magnetico, che coinvolge il lettore e lo spinge in una lettura serrata.
Una storia breve ma ben costruita che permette di entrare nella storia di questa famiglia un passo alla volta.
Ci saranno momenti in cui si dovrà sostare in attimo e collegare i punti ma tutto poi risulterà fluido e meraviglioso nella sua essenza, anche se questa risulta ancorata ad un velo di sofferenza difficile da abbandonare.
Un libro che possiamo definire capolavoro, almeno io sicuramente lo definisco tale.
Mi ha coinvolto, mi ha rapita soprattutto attraverso il metodo narrativo.
Frasi lunghe quanto corte, molte virgole alle volte in altri momenti non considerate essenziali.
Un racconto si di sofferenza per quel padre, ma anche di amore verso una moglie, verso dei genitori anche se non biologici, verso delle sorelle anche se cugine.
Agli amanti del genere consiglio assolutamente la sua lettura.
Una lettura davvero molto interessante! Adoro le storie di famiglia
RispondiEliminaLeggo pochissime storie famigliari. Lo stile di questo però potrebbe conquistarmi
RispondiEliminaIl periodo storico in cui è ambientato è uno dei miei preferiti. Anche le saghe famigliari mi incuriosiscono, ma ne leggo poche. Dovrei aumentare le letture in questa categoria
RispondiEliminaNon conoscevo questa autrice e il suo libro. Grazie per averlo presentato :-)
RispondiEliminaDevo assolutamente iniziare a riprendere questo tipo di letture
RispondiEliminaMai sentito parlare di questa autrice. Comprerò qualcosa di lei
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