COSA NE PENSO?
Siamo in quel di Sicilia, precisamente a Ragusa e, quanto a periodo, siamo nel pieno del ventennio fascista. Ci troviamo nell'anno 1934.
Vittorio Borgia viene trovato senza vita in quel di una cava, ucciso e senza tanti complimenti, torturato per estorcere...esattamente cosa?
Il questore Rubino non vorrebbe l'incarico, dice al suo commissario Vincenzo Ibla di lasciar perdere...ma le cose non andranno proprio così.
Fatto sta che alla fine Vincenzo si troverà ad indagare eccome sulla sparizione di Vittorio, legato anche da un senso di amicizia.
Non sarà solo.
Un certo Franco Durante arriverà addirittura da Milano, per lo più in volo con Italo Balbo (in pratica una leggenda), per affiancare Ibla, nonostante le sue reticenze...
Si dovrà imparare a convivere quindi, dai sto milanese sembra anche in gamba ma nasconde qualcosa...
Un'operazione segreta, Ausonia, dell'uranio, il duce coinvolto...
Ma come le indagini iniziano, un filo intricato di eventi, informazioni e personaggi si scaglia sui due e ci fa rimanere col fiato sospeso per tutta la lettura.
Prendiamo qualche esempio...
Madame Florence, donna di un casino, parla di ragazze misteriosamente scomparse...
Che Vittorio stesse indagando?che l'abbiamo freddato per questo?
Non avete idea di cosa scopriremo...
E perché non parlare di Bruno Puglisi?un bimbo molto carino ma che non sembra somigliare ai genitori...
Una pistola ritrovata tra i cespugli, senza impronte...ma che sono poi ste impronte digitali?
Ed in tutto ciò qualcuno trama nell'ombra...Smith vada e faccia rapporto...un tatuaggio su di una mano, un'aggressione, dei morti...
Niente vi farà capire chi c'è a capo di tutto, nulla sarà lasciato al caso...tutto sarà dispiegato e collegato ma, a tempo debito!
Quindi dai leggete e soffrite un po' come ho fatto io, lasciatevi cullare dalle parole e perdetevi nelle vie di una Ragusa dal sapore antico e tra i profumi della caponata della Rosetta che come la fa lei....nessuno! Che poi questa Rosetta è anche alquanto affascinante...e perspicace pure!!
Un giallo che possiamo definire anche storico per l'ambientazione collaterale adottata che ci terrà una buonissima compagnia attraverso uno stile narrativo adatto alla tematica, con un po' di sano dialetto qui e lì e personaggi dai più svariati nomi e soprannomi.
Carnazza dai fai partire sta Balilla che si va.
Devo dire che, nei primi capitoli, ho un po' faticato a seguire il filo ma una volta immersi a dovere nella storia, tutto verrà semplice ed armonico.
Capitoli brevi con a capo i nostri protagonisti principali, aiuteranno ancor di più il lettore a rimanere al passo senza perdersi.
Un finale ben costruito che si delinea un piccolo passo alla volta, unendo molti misteri e sparizioni.
Un giallo che consiglio agli amanti del genere.
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