lunedì 10 maggio 2021

BLOG TOUR SORPRESA EXTRA: RICORDAMI!, Daniela Poggi

LA MIA INTERVISTA 




SCHEDA TECNICA:

Titolo: Ricordami! 
Autore: Daniela Poggi
Data di pubblicazione: 15 aprile 2021
Ce: La vita felice 
Prezzo: cartaceo 14 euro
Disponibilità : Amazon clicca qui


Per conoscere appieno questo testo, partiamo dalla trama. 



TRAMA:




Le prime ore della sera. Una stanza. Un letto sul quale è distesa una donna che, per anni, giorno dopo giorno, è scivolata nell’oblio dell’Alzheimer. Una poltrona dove siede la figlia, perfettamente conscia che quella sarà la notte che libererà la madre dalla prigionia del corpo. L’autrice si mette a nudo senza timore del giudizio o della critica in un flusso di parole che compongono un soliloquio. È un urlo silenzioso che esplode senza remore, come una necessità di confermare la propria esistenza, là dove la malattia ne cancella ogni traccia. Il tempo scorre lentamente, segnato dai rumori dell’esterno e dalla danza della fiammella di una candela: prima che sia troppo tardi tutto deve essere detto, ricordato, rivelato.
Daniela Poggi si svela nella malinconia di una maternità mancata, nel senso dell’abbandono vissuto nei collegi, nella ricerca di una felicità sempre in fuga da se stessa e dagli altri attraverso viaggi, vissuti in gioventù, a volte al limite dell’incoscienza. Racconti di vita confermati da fotografie ingiallite che la figlia metterà nelle sue mani perché le porti con sé in quel viaggio estremo. E di fronte all’asprezza del morbo della madre, della morte prematura del padre e della perdita dei figli, l’autrice mantiene una profonda consapevolezza delle scelte compiute come emblema del suo innato spirito libero. Piccoli giochi narrativi ironici e divertenti compongono il puzzle del racconto per concludersi in una scena di vita quotidiana, mentre la madre esala l’ultimo respiro.




MA VENIAMO A NOI :

Ho avuto l'enorme piacere nonché onore, di poter porre le mie domande all'autrice. 

Qui sotto trovare una Daniela che ulteriormente si racconta a me e a tutti noi. 




1)Cosa l’ha spinta a raccontare una storia così profonda ed intima attraverso le parole scritte? 
Le parole scritte hanno una forza prorompente. Puoi leggerle e rileggerle, sottolinearle. Meditarle. Farle tue. A differenza dell’immagine che a posteriori può assumere un’altra visione, un altro significato nel tuo immaginario. La parola che hai scritto è quella e resterà per sempre. Un libro non può morire mai.


2)Ho visto con piacere che i proventi del libro saranno devoluti. Vuole illustrarci questa realtà?
Conosco l’associazione Salento Alzheimer da diversi anni. Il loro lavoro sul territorio è costante, assiduo inarrestabile. Formano volontari, aiutano le famiglie, promuovono eventi per sollecitare la ricerca. La presidente è una donna Rosaria Toscano, una guerriera, nonostante la sua malattia terminale. Ho voluto ringraziarla per tutto il suo impegno attraverso i proventi del libro. A me è stato dato il dono di pubblicare, a loro il dono di ricevere un supporto economico.

3)Oltre alla malattia di Sua madre, si narra attraverso le Sue avventure giovanili in varie realtà e città. Quale Le è rimasta più nel cuore?
Ho amato moltissimo Londra. La mia prima esperienza di giovane indipendente: una casa, un lavoro, la mia vita. Una società fredda ma efficiente. Devi essere capace di cavartela da sola perché non è facile trovare aiuto, almeno a quei tempi. Una città che ti forma. 

4)Avendo vissuto in più città, quale sente davvero CASA?
Vivo a Roma dal ’79. Potrei dire che è casa mia; sento invece di appartenere a quella mia piccola Albissola Marina in provincia di Savona. La piccola Daniela si rivede là, in quella salita di Via Magroria, dove urlava la sua gioia per i bei voti presi a scuola.

5)Con questo testo, ci ha fatto conoscere una Daniela nuova, una Daniela che ha avuto una vita piena di emozioni contrastanti. Come l’ha fatta sentire raccontarsi così apertamente?
Ho scritto liberamente senza pudore, senza remore. L’ho fatto in primis per me stessa. Elaborare quell’assenza di mia madre, ripercorrere la mia vita e centrarmi sul presente. Ritrovare le emozioni vissute molto tempo prima per sentirmi viva ancora oggi e felice di ogni mia esperienza. Ogni cosa ha assunto un valore ancor più forte e significativo. Sapere che chi mi legge finalmente può conoscermi in una veste nuova più vera, mi fa sentire meglio. Sono una persona prima di essere un personaggio pubblico! E poi chissà, qualcuno può ritrovare parte del suo vissuto e può essere d’aiuto. 


6)Ho trovato tra le pagine anche una persona devota, la preghiera l’ha sostenuta nei momenti più difficili?
Sempre. Se non avessi avuto il dono della Fede credo che mi sarei persa. Da sempre, da subito. È la mia ancora di salvezza, di pace e di fiducia. Un cammino costante in cui chiedo di rendermi degna di seguire le orme di Gesù e poter essere strumento di gioia e luce.


7)Se dovesse descrivere il suo libro con tre parole, quali userebbe?
Vero, delicato, profondo.

8)Nel romanzo cita una Sua opera teatrale “ Io, madre di mia madre”. Vuole dirci qualcosa in più per chi non l’ha vista in questa veste?
Nel 2008 scrissi questo recital con musica dal vivo per rendere omaggio all’esperienza che stavo vivendo con mia mamma. Era destinato ad un festival di teatro. La sua malattia doveva essere portata alla luce del sole. Le persone dovevano sapere che esiste l’Alzheimer e che la tua vita non è più la stessa. Fu un enorme successo. La forza del teatro e il coraggio di raccontare il dolore e la morte guardando in faccia le persone, ha reso, in un certo senso, la malattia una protagonista che tutti dovevano conoscere per capirla ed accoglierla là dove sarebbe stato necessario. E dalla conoscenza avere meno paura.

9)E’ stato molto bello per me, leggere di così tanti cuccioli nel corso della Sua vita. Intuisco quindi che sia un’amante degli animali. Cosa Le hanno lasciato?
Ritengo sia un grande dono e un privilegio crescere accanto ad un animale; nel mio caso con un cane. Loro hanno accompagnato la mia vita e Lillo, il principe bianco maremmano, continua a farlo. Mi hanno resa tutt’uno con la natura. Me lo hanno insegnato loro. Camminare nei prati, nei boschi, in riva al lago o al mare, percorrere sentieri di montagna e tutta la natura esplode intorno a te. Restare in silenzio sdraiati uno accanto all’altro e provare la gioia più grande dell’amore vero, puro, disinteressato, fedele. E quell’amore per loro mi ha resa più consapevole: diventare vegetariana per più di 35 anni e ora da 6 anni, vegana. Se li ami, come puoi uccidere i loro simili per nutrirti? 

10)Tutta la sofferenza che si legge per la malattia della madre è stata alquanto toccante, i racconti che Le rivolge per farsi in qualche modo conoscere meglio, profondi e rivelatori. Ma qual è invece il ricordo che conserva con più gioia nel cuore di Sua madre?
Sicuramente quando siamo state insieme a Londra. Ma anche a Torre del Mare.  Quando felice mi applaudiva a teatro o gioiva degli amici che venivano a casa.  Un servizio fotografico che ci hanno fatto per Gioia e la truccarono! Era splendidamente euforica.  
 






Rimanere sintonizzati perché a breve uscirà la recensione. 


Ancora grazie infinite a Daniela Poggi e alla sua umanità, gentilezza e garbo. 






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Un grazie a Matilde Bella che mi ha nuovamente coinvolto. 












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