martedì 20 aprile 2021

FUNKO POP : JANE OF THE VOLTURI

I VAMPIRI E IL LORO FASCINO 

SCHEDA TECNICA:

Categoria: Movies 
Numerazione: 326
Tipologia: Special edition, New York comincon
Valore di mercato attuale: 19 sterline
Data di rilascio: 2016
Disponibilità: Amazon clicca qui



COSA RAPPRESENTA:

Jane è nata in Inghilterra intorno all' 800 dC, figlia di una donna anglosassone e un soldato. È nata pochi minuti prima del gemello fraterno, Alec. Sia Jane che Alec manifestano forti capacità psichiche fin da piccoli, quando ancora erano umani.

Aro è venuta a conoscenza di Jane e suo fratello attraverso i pensieri di un nomade in visita. 
Interessato dai loro poteri, li osserva con calma da lontano. 
Nell'intanto, si nota come chi si comporti male con loro non faccia sempre una buona fine. 

I popolani, impauriti, li accusarono di stregoneria e per questo furono condannati al rogo. 
Aro interrompe giusto in tempo l'esecuzione e li ammette entrambi nella guardia come i due vampiri più giovani del gruppo. 

Il dolore provato un quegli attimi da Jane, la porterà ad acutizzare in maniera esponenziale i suoi poteri una volta trasformata. 

Infatti provoca dolore con la mente, lo stesso che lei ha sentito sulla sua pelle. 




APPROFONDIMENTO SUL TEMA VAMPIRI:


Il vampiro è un essere mitologico o folcloristico che sopravvive nutrendosi dell'essenza vitale (generalmente sotto forma di sangue) di altre creature, nonché una delle figure dominanti del genere horror. 

Nonostante entità di tipo vampirico siano diffuse in numerose culture ed epoche il termine "vampiro" divenne popolare solo agli inizi del XVIII secolo, in seguito all'influenza delle superstizioni presenti nell'Europa dell'est e nei Balcani, dove le leggende sui vampiri erano molto diffuse, sebbene fosse noto anche con altri termini, come βρυκόλακας (vrykolakas) in Grecia e strigoi in Romania. La superstizione nei confronti dei vampiri crebbe a tal punto da far nascere una grave isteria collettiva che in alcuni casi portò a piantare paletti nei cadaveri e ad accusare alcune persone di vampirismo.

I folcloristici vampiri dell'Europa dell'est presentavano una notevole varietà di rappresentazioni, dal simile agli umani al cadavere putrefatto.
La voce vampiro è presente nel dizionario filosofico di Voltaire. Fu il successo del romanzo Il vampiro di John Polidori (1819) ad instaurare la carismatica e sofisticata figura del vampiro nelle arti che influenzò le opere vampiresche del XIX secolo e ispirò personaggi come Varney il vampiro (1845) e Carmilla (1872).

È però il romanzo Dracula, scritto nel 1897 da Bram Stoker, ad essere considerato la quintessenza del romanzo vampiresco e che fornì le basi per le opere moderne. Dracula trattò una mitologia costituita da lupi mannari e altri demoni dando voce «allo stato d'ansia di un'epoca» e «alla paura della società patriarcale vittoriana».
Il successo di questo libro fece nascere un distintivo genere vampiresco che è ancora popolare nel XXI secolo, con un'impressionante collezione di libri, film, videogiochi e serie televisive.

Una necropoli in un insediamento greco sull'isola di Sicilia è ritenuta molto peculiare perché detiene i resti di "revenants", una figura non-morta simile a un vampiro o zombi. Gli antichi greci credevano che alcuni corpi morti potessero rianimarsi e che per tenerli nelle loro tombe, dovessero essere ritualmente uccisi o intrappolati all'interno in qualche modo, come bloccare il corpo con frammenti di anfora o grandi pietre, come è stato fatto nella necropoli di Passo Marinaro in Sicilia.


ALCUNE IDEE SU COME NACQUE LA SUPERSTIZIONE 

Sepoltura prematura 

È stato ipotizzato che le leggende sui vampiri fossero influenzate da singoli individui sepolti vivi a causa delle mancate conoscenze mediche dell'epoca. In alcuni casi in cui delle persone avevano sentito dei rumori provenire dall'interno di una tomba, si erano poi scoperti, scoperchiandola, segni di unghiate sulla bara, da cui la vittima aveva tentato di fuggire. In altri casi la persona sepolta viva aveva battuto la testa contro la bara, sanguinando dal naso e dalla bocca; il sangue fece credere a chi aveva dissotterrato la bara che il cadavere si fosse "nutrito". Altre volte i rumori erano causati, come già spiegato, dalla fuoriuscita di gas durante la DECOMPOSIZIONE. Un'altra causa di tomba trovata incomposta erano inoltre le frequenti profanazioni.

Contagio 

Il vampirismo folcloristico è stato associato alle morti per misteriose o non identificabili malattie, spesso presenti in una particolare famiglia o comunità. L'allusione all'epidemia è palese nei casi di Peter Plogojowitz e Arnold Paole, e ancor di più nel caso di Mercy Brown e nelle credenze sui vampiri del New England in generale, dove una specifica malattia, la tubercolosi, era associata agli attacchi dei vampiri. Così come la forma polmonare della peste bubbonica, questa malattia causava danni ai polmoni e faceva uscire sangue dalla bocca.

Porfiria

Nel 1985 il biochimico David Dolphin propose un collegamento tra la rara malattia del sangue porfiria e il folclore sui vampiri. Notando che la condizione viene trattata con eme intravenoso, egli suggerì che la consumazione di grandi quantità di sangue potesse in qualche modo trasportare l'eme attraverso la parete dello stomaco fino al circolo del sangue. I vampiri non erano quindi che malati di porfiria che bevevano sangue a sufficienza da alleviarne i sintomi. La teoria fu successivamente respinta, poiché si scoprì che il sangue non alleviava affatto i sintomi né tantomeno i malati di questa malattia sentivano l'urgenza impellente di nutrirsi di sangue. Inoltre, Dolphin aveva confuso i vampiri della finzione con quelli del folclore, la maggior parte dei quali non si nutrivano di sangue. Similmente, viene fatto un parallelismo tra la sensibilità alla luce del sole dei vampiri e la fotofobia causata dalla porfiria; anche in questo caso, si tratta di una caratteristica che non era presente nel folclore originale, ma nacque solo successivamente. In ogni caso, Dolphin non proseguì nel diffondere le sue scoperte. Nonostante sia stato rigettato dalla comunità scientifica, il collegamento alla porfiria ottenne l'attenzione dei media ed entrò a far parte del moderno folclore popolare.

Rabbia 

La malattia della rabbia è stata collegata al folclore vampiresco. Il dottor Juan Gómez-Alonso, un neurologo all'Ospedale Xeral a Vigo, in Spagna, scrisse di questa possibilità nella rivista scientifica Neurology. La suscettibilità all'aglio e alla luce potrebbero essere dovute a una ipersensibilità, che è sintomo della rabbia. La malattia può inoltre attaccare parti del cervello e causare disturbi del sonno (schemi del dì e della notte ribaltati) e ipersessualità. Secondo una diceria, se il paziente riusciva a riflettersi nello specchio, allora non era malato di rabbia. Lupi e pipistrelli, che sono spesso associati ai vampiri, possono essere entrambi portatori di rabbia. Questa malattia, inoltre, può portare a mordere altre persone e a perdere sangue dalla bocca.



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COSA NE PENSO? 

La figura del vampiro in letteratura mi ha sempre affascinata. 

E voi? 

Questo pezzo lo trovo davvero molto bello e suggestivo. 





Per rimanere aggiornato, seguimi anche su instagram e/o nel mio canale youtube. Ogni sabato un funko unboxing. 

6 commenti:

  1. No vabbè, troppo bella!
    Adoravo Twilight, ma non ho mai letto i libri, prima o poi li leggerò

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    Risposte
    1. Anch'io devo ancora leggere i libri ma li ho tutti a casa 😉

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  2. amavo il suo personaggio in Twilight e il funko pop è troppo carino, amo gli occhi rossi

    RispondiElimina
  3. Non conosco questo personaggio, ma il funko è davvero molto bello!

    RispondiElimina

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