venerdì 30 ottobre 2020

BLOG TOUR : LA NEGROMANTE, Laura Pegorini

INTERVISTA ALL'AUTRICE 

SCHEDA TECNICA:

Titolo: La negromante 
Autore: Laura Pegorini 
CE: Segreti in giallo edizioni/Pub me
Data di pubblicazione: 4 ottobre 2020
Prezzo: ebook 2,99 euro/cartaceo 10,45 euro
Disponibilità: Amazon clicca qui
Valutazione personale: 💥💥💥💥💥/5




Oggi, attraverso questa interessante tappa del blog tour, parliamo di "la negromante" attraverso le parole della stessa Laura Pegorini che ringrazio molto per aver risposto alle mie domande. 

Per entrare subito nel vivo e per una migliore chiarezza espositiva, partiamo dalla trama:


LA TRAMA:

Suor Febe, orsolina di 26 anni razionale e testarda, con una solida fiducia in se stessa e nelle proprie capacità, è delegata a recarsi, al posto del fratello, in un cupo villaggio del territorio cremonese per verificare le accuse mossse dalla popolazione contro Annaluna e Vernante, uniti da un rapporto morboso e inquietante: riuscirà a scagionarli dal Tribunale del Sant'Uffizio, che li indaga per stregoneria? Nella sua ricerca della verità, è accompagnata da Padre Geraldo, che con lei condivide la convinzione che ciò di cui dobbiamo aver paura non è la strega, ma chi le punta il dito contro senza saperlo.

In poche pagine, la lettera di Suor Febe al fratello vuole essere una denuncia contro gli innumerevoli pregiudizi di cui sono sempre state vittime le donne, soprattutto quelle considerate diverse dalle convenzioni sociali.


MA VENIAMO A NOI:

Partiamo subito con la prima domanda 💥

1) Com'è nata la passione per la scrittura?
Sarò un po’ prosaica, ma se non altro onesta: non ricordo esattamente. So solo che ho iniziato a farlo intorno ai 13 anni, dopo che Mariella Ottino e Silvio Conte vennero a scuola a parlarci del loro libro per ragazzi “Il segreto della bessa”. Ricordo che mi è sembrato meraviglioso creare storie che gli altri leggessero per provare emozioni. 

2) A fine libro ci porti a conoscenza di aver scritto la bozza in soli tre giorni: qual è stata la molla che ha azionato il meccanismo per una scrittura così rapida?
Avevo l’idea di questo romanzo in testa da un mese prima circa e a volte riflettevo su come portarlo su carta. I miei dubbi vertevano principalmente sul genere del testo (nacque come horror) e sulla voce narrante, che già dall’inizio doveva essere una giovane donna. Oltre alla scrittura, sono una persona che pianifica e organizza molto per cui per me la stesura è una fase piuttosto rapida. La molla è scattata nell’esatto momento in cui ho capito che dovevo lasciare che Sorella Febe mi guidasse nell’indagine, era lei la detective! 

3) Sorella Febe si presenta in maniera eclettica e all'avanguardia per essere una suora: a chi ti sei ispirata? Ha qualcosa di te?
Per Sorella Febe non mi sono ispirata a nessuno in particolare, anche se nella mia infanzia ho conosciuto una giovane suora filippina molto sui generis. Diciamo che Sorella Febe è come vorrei essere: sagace, con la risposta sempre pronta, dotata di una naturale leadership nonostante l’aspetto. In comune abbiamo la fame di conoscenza, la memoria citazionistica e la tendenza a razionalizzare tutto, a volte anche in eccesso. 

4) Hai scelto come ambientazione la tua città: c’è un aspetto che ami maggiormente di Cremona?
La storia è ambientata soprattutto nella campagna circostante Cremona, che troppo spesso nei libri viene accusata di essere grigia e piena di casermoni anni ’70. So bene quanto la pianura possa essere meno attraente del mare o della montagna, ma la nebbia ha un fascino ineguagliabile e i colori del paesaggio mi stupiscono ogni giorno. Di Cremona amo soprattutto il fatto di essere una città a perfetta misura d’uomo, dove è facile tanto stare da soli quanto in compagnia; inoltre, in pochi minuti si può bere un aperitivo in Piazza del Duomo (una delle più belle d’Italia) e poi camminare lungo il fiume Po.

 5) Cosa vorresti che rimanesse impresso ai lettori del tuo romanzo?
Mi piacerebbe che rimanesse impressa la tenacia di Sorella Febe nel ricostruire la verità alla base del caso che deve risolvere, anche quando essa è terribile. E magari qualche parola del mio dialetto!

6) Affermi di non essere credente: cosa ti ha spinto a scegliere una tematica così legata alla Chiesa?
Sono una persona estremamente rispettosa degli altri e non mi permetterei mai di giudicare ciò a cui ognuno crede. La Chiesa rappresentata nel romanzo simboleggia qualsiasi istituzione, gruppo o persona che accechi gli altri sino a nascondere la profonda umanità dietro tutti noi, ciò che noi siamo nel profondo. Inoltre, sono piuttosto avversa a dogmi e leggi che vadano a minare la libertà individuale e sostengo che ognuno debba guardarsi in casa prima di giudicare gli altri: da qui, il refrain biblico “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”. Nella fattispecie, in questo caso volevo mettere il lettore con le spalle al muro: uccidere due persone innocenti per una ottusa richiesta esterna oppure lasciarle in vita e prendere atto del loro passato controverso e del loro rapporto non convenzionale?

7) Hai già in mente o addirittura già abbozzato nuove avventure per la nostra super protagonista?
Certamente! Non ho ancora scritto quasi nulla, ma nella prossima avventura Sorella Febe avrà a che fare con una cultura molto diversa dalla sua e nella terza (sperando di arrivarci) la sua proverbiale sagacia e la sua fede cieca nella ricerca subirà un trauma. 

8) In 3 parole, come definisci il tuo romanzo?
Verosimile, sfidante e cupo.

9) Cosa diresti se ti chiedessero un motivo per leggere il tuo libro?
C’è una suora di 26 anni che cita Asimov e Marx, what else? Scherzi a parte, una storia che lega l’indagine psicologica con uno specifico contesto storico-sociale come il ‘600 lombardo, attraverso gli occhi di una giovane suora piuttosto originale può essere un buon motivo per leggere il libro.

10) Cos'è per te scrivere? Cosa rappresenta nella tua vita?
Risponderò con le parole di Inge Feltrinelli: “I libri sono tutto, i libri sono la vita”. Scrivere è sempre stato lo strumento attraverso cui penso e reagisco al mondo esterno, grazie al quale mi costruisco opinioni e con il quale posso dire la mia senza che ne nasca una polemica: per questo faccio parlare i miei personaggi. Inventare trame e personaggi poi è un passatempo di cui non posso fare a meno!



E MI RACCOMANDO:

Vi aspetto qui nel blog per la recensione approfondita molto presto, stay tuned 💥


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